È suggestiva nella sua semplicità la processione nel mare della frazione di Tre Fontane, a Campobello di Mazara, della Madonna Assunta in cielo che si è tenuta oggi. Questa processione a mare è il momento mariano più esaltante dell’estate per la Diocesi di Mazara del Vallo. A Tre Fontane la processione è quella più partecipata di fedeli, turisti e bagnanti. La statua lignea della Madonna viene salutata dalla folla presente sugli 8 chilometri di spiaggia e accompagnata da barche a motore: dapprima si costeggia il bagnasciuga ad ovest della torre saracena, poi ad est ed infine il rientro a terra per la messa conclusiva in piazza Favoroso dopo la processione con la fiaccole.
Quest’anno, per la prima volta durante i suoi 5 anni di episcopato, è arrivato anche il Vescovo monsignor Domenico Mogavero per la processione e per presiedere la Santa messa. «La parrocchia di Tre Fontane – spiega don Pietro Pisciotta – può essere definita la parrocchia del campobellese emigrante, perché tornando qui per le ferie con amici, parenti e conoscenti, scioglie il voto di ringraziamento a Dio per il felice ritorno ed invoca dalla Vergine la gioia del rientro definitivo». La tradizionale processione a mare della Madonna si tiene anche nella borgata di Marinella di Selinunte. Qui la devozione, soprattutto dei pescatori che vivono la borgata anche di inverno, è al Cuore Immacolato di Maria.
La processione del simulacro si terrà domenica 19 agosto e partirà dalla parrocchia della borgata e, dopo aver attraversato le principali vie, arriverà al porto dove il simulacro verrà imbarcato su una tipica imbarcazione da pesca. L’imbarcazione che trasporta il simulacro, accompagnata da tutte le altre barche, arriverà sino alla frazione di Triscina: dalla spiaggia turisti e residenti saluteranno il passaggio della processione. La festa, poi, continuerà al porto dove si terrà la seconda ed ultima serata del festival di arti piriche: aziende produttrici di giochi d’artificio si sfideranno in uno spettacolo fatto di fuochi e musica.
«La festa dell’assunzione della Vergine Maria appartiene a quelle celebrazioni che nel tempo sono state sopraffatte da una perdita di senso, diventando rituale di divertimento di massa, al quale non ci si può sottrarre per non sentirsi emarginati, spiega il Vescovo monsignor Mogavero. Addirittura, talune assemblee liturgiche lasciano trasparire una certa inquietudine infastidita se la celebrazione eucaristica non viene ridotta all’osso. Eppure, questo mistero della nostra fede reca un messaggio talmente unico ed esaltante, che è un grave errore privarsene, dice ancora Mogavero. Meno male che la religiosità semplice del nostro popolo ha saputo custodire alcune tradizioni devozionali che, accanto a innegabili aspetti più o meno folkloristici, tiene vivo e desto lo spessore spirituale di quei riti che richiamano al senso del mistero e che aiutano a riscoprire i legami profondi tra la verità creduta per fede e i luoghi dell’esistenza quotidiana».