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24/10/2012 04:11:59

Gli assicuratori insistono: a Trapani le aliquote fiscali sulle polizze auto vanno ridotte

Per avanzare questa richiesta hanno un incontro alla Commissaria Straordinaria della Provincia di Trapani.
Dall’aprile scorso i cittadini della provincia di Trapani pagano una nuova tassa.
La Giunta Turano, infatti, all’inizio dell’anno ha aumentato del 3,50% le imposte che gravano sulle assicurazioni auto.
Scrive il Presidente degli assicuratori, Venuti: "Si tratta di una imposta iniqua, che non viene utilizzata per migliorare la viabilità delle strade provinciali. Avevamo cercato di spiegare le nostre ragioni, ma l’ex Presidente Turano non ha voluto ascoltarci e ha usato parole di scherno nei nostri confronti. Finalmente anche il Consiglio Provinciale si è accorto degli sperperi perpetrati dall’ex Presidente Turano, e ha approvato all’unanimità una mozione nella quale si afferma sostanzialmente la volontà di cancellare questa tassa scellerata". Ecco la lettera :

 

                                       Alla Dottoressa Luciana Giammanco
                                                             Commissario Straordinario della
                                                             Provincia Regionale di
                                                             Trapani

                                                             Trapani, 19 ottobre 2012

Egregio Commissario,
questo sindacato -che rappresenta la maggioranza degli agenti di assicurazione italiani e della provincia di Trapani- sin dallo scorso mese di aprile, ha avanzato una richiesta di modifica della delibera della Giunta Provinciale (n.17 del 27/01/2912) con la quale è stata aumentata l’imposta sui premi assicurativi della RCA nella misura massima (+3,5%). Al fine di esporre al Presidente Turano le ragioni di questa richiesta, il 20 marzo scorso abbiamo chiesto un incontro, senza ottenere risposta.
Il Presidente del Consiglio Provinciale Poma, invece, ha partecipato alla nostra Conferenza Stampa del 19 aprile scorso, ha ascoltato le nostre proposte e il giorno 27 dello stesso mese ha organizzato un incontro con i Capigruppo del Consiglio, nel corso del quale abbiamo potuto esporre le nostre ragioni.
Durante la discussione consiliare sul bilancio dell’Ente, il Presidente Turano, dimostrando poca sensibilità nei confronti delle opinioni altrui, ha fatto una comunicazione al Consiglio in merito a questa questione, utilizzando nei nostri confronti toni di scherno, altamente offensivi.
Nonostante questa dimostrazione di prepotenza istituzionale, dimostrando il nostro grande spirito di collaborazione con le istituzioni, al di là delle persone che le rappresentano, il 21 giugno scorso abbiamo rinnovato la nostra richiesta di incontro al Presidente Turano, rispondendo ad alcune affermazioni frutto di evidente disinformazione, accompagnando tale richiesta con parte della documentazione che avevamo in animo di consegnargli qualora ci avesse ricevuto; ma anche in questo caso non siamo stati degnati di una qualsiasi risposta.
Il Consiglio Provinciale, nonostante avesse espresso in più forme la volontà di modificare o di mitigare l’aumento delle imposte assicurative, alla fine, approvando il bilancio, la avallava, con nostra grande delusione.
Lo stesso Consiglio però adesso, nell’ordine del giorno del 21 settembre scorso, esprime un ripensamento considerato l’uso improprio del “Fondo di riserva” operato dalla Giunta Turano, sperperato in una serie di contributi che appaiono erogati con evidenti fini clientelari dall’ex Presidente, adesso candidato alle prossime elezioni regionali. Il Consiglio, infatti, esprime una sostanziale adesione alla nostra proposta di rivedere la scelta di aumentare le imposte sulle assicurazioni.
Per quanto precede, La preghiamo volerci fissare un incontro al fine di analizzare questi temi, dimostrado, nonostante la ovvia differenza di ruoli, quella sensibilità all’ascolto che non ha caratterizzato la Presidenza Turano.
Questa lettera deve essere ritenuta “aperta”, nel senso che verrà diffusa alla stampa, perché riteniamo che sulle questioni che riguardano la vita quotidiana dei cittadini, il confronto deve essere pubblico.
La ringraziamo per la cortese attenzione e, mentre restiamo in attesa di un, cortesemente sollecito, cenno di riscontro, La salutiamo cordialmente.