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14/11/2012 07:39:37

Consiglio Comunale di Marsala. Martinico lascia Grande Sud. Alagna non si dimette da consiglere

 Per assistere a un consiglio comunale la cosa migliore é andarci quando il Palazzo VII Aprile si vede illuminato al primo piano. Si é sicuri che c'é consiglio. Se, invece, si aspettasse di vederne l'avviso sul sito del Comune, non si vedrebbe mai un consiglio, perché non c'é alcun avviso di convocazione nella prima pagina, né tra le "ultime notizie" né tra gli "avvisi importanti". Nemmeno si trova nel link del "consiglio" e nell'altro dell' "attività del consiglio". Il presidente Sturiano ne tenga conto.
Poiché sopra c'é luce, salgo la scala ed entro. Sono le 17 ed é giusto l'ora in cui dovrebbe iniziare questo consiglio. Ci sono numerosi consiglieri ma non tutti. Alle 17, 30 il presidente, Vincenzo Sturiano, fa chiamare l'appello, ed essendo il numero dei presenti legale, avvia la seduta. All'ordine del giorno ci sono 22 argomenti: dalle modifiche allo Statuto Comunale, all'adesione al patto dei sindaci per la riduzione delle emissioni di anidrite carbonica, al progetto per la realizzazione di un parcheggio in Contrada Ciancio, al piano di utilizzo del demanio marittimo. Seguono una decina di riconoscimenti di debiti fuori bilancio, che bene non fanno al Comune, poiché si tratta di spese non regolarmente impegnate, che pure bisogna pagare in base a sentenze. Bisognerà stornare soldi da altri programmi. Dopo ci saranno le interrogazioni e infine cinque dibattiti su vari oggetti: determine adottate dal sindaco, Regolamento Consulta Comunale dello Sport, la sicurezza come diritto del cittadino, la revoca di una delibera della giunta - come farà il consiglio a revocare una delibera di un altro organo, lo vedremo durante la discussione di quest'argomento - , la distilleria in Contrada Strasatti diventata rifugio di extracomunitari.
Come si vede, si tratta di un ordine del giorno ricco di argomenti, e alcuni di un certo spessore. Il presidente nomina i tre scrutatori di rito, per le prossime votazioni. Adesso sarebbe necessario, secondo legge, esaminare i verbali della precedente seduta ed approvarli. Ma prima di introdurre quest'argomento, il presidente comunica di avere ricevuto una lettera dal consigliere Vincenzo Martinico, di dimissioni dal suo gruppo consiliare e di passaggio al Gruppo Misto. Dalla voce del presidente apprendo che il dimissionario dal Gruppo intende essere più libero, nel nuovo Gruppo, di esprimere le proprie idee e dare i propri voti.
Bene. A questo punto mi metto comodo e aspetto la discussione sugli oggetti dell'ordine del giorno. Invece, niente. Invece di introdurre l'esame dei verbali della precedente seduta, il presidente dà la parola al consigliere Di Girolamo. Mi sembra di capire che vorrebbe la presenza della giunta, che non c'è. Il presidente annuncia che dovrebbe venire il sindaco. In attesa che arrivi, lo stesso consigliere chiede la sospensione della seduta per dieci minuti. Il presidente concede. La seduta era iniziata da dieci minuti, con mezz'ora di ritardo, e viene sospesa dopo dieci minuti, per altri dieci minuti.
I dieci minuti di sospensione scadono e la seduta non riprende. I consiglieri escono e rientrano dalla sala, anche più volte, così per muoversi. Alle 18 arriva il vice sindaco, Antonio Vinci, e a ruota il neo assessore e consigliere Oreste Alagna. Non ha intenzione di dimettersi da consigliere e fa bene. Il posto a Sala delle Lapidi non glielo può togliere nessuno, ma quello in giunta dipende dalle bizze del sindaco. Meglio non rischiare. Intelligente, questo Oreste. Finalmente arriva il sindaco, in camicia bianca e giacca beige dal taglio aperto su una gonna terra bruciata. Sembra fresca e riposata, al contrario dei consiglieri che appaiono sfiancati dall'attesa.
Si riprende la seduta, con il consigliere di prima, quello che ha chiesto la sospensione. Parla per una mezzoretta del più e del meno, ma dal mio posto non si capisce granché. Mi sposto e chiedo al mio nuovo vicino se sono io a non capire . Mi dice che nemmeno lui ci capisce niente. Meno male. Anche il presidente a un certo punto interrompe per dire che non ci capisce tanto. Capisco soltanto che si parla al di fuori dell'ordine del giorno.
Il tanto atteso sindaco se ne va dopo meno di mezzora, senza aver proferito una parola.
Al di fuori dell'ordine del giorno, un altro consigliere Russo chiede di parlare, e il presidente acconsente. Parla di diverse cose, del carcere che é stato chiuso, dell'Ospedale, del GAL. Dichiara di far parte della maggioranza, ma di non accettarne gli errori.
Un altro consigliere Carnese, visto che si può parlare a ruota libera, riprende i discorsi di chi l'ha preceduto e ne aggiunge di nuovi.
Intanto, della giunta sono andati via tutti, all'inglese.
E' ora di cena, e me ne vado anch'io. Gli scrutatori, nominati dal presidente ad inizio di seduta, non hanno svolto alcun compito, perché non é avvenuta alcuna votazione. Anzi, per meglio dire non é iniziato alcun dibattito sugli argomenti all'ordine del giorno.
Leonardo Agate