Nel merito: la CGIL Funzione Pubblica annuncia lo stato di agitazione dei lavoratori per i ritardi nella stabilizzazione e accusa sindaco e funzionari comunali di «prendere in giro i sindacati e i lavoratori». In sintesi la replica del sindaco:
1. «...questa Amministrazione e i responsabili dei servizi sono dediti ai doveri d'ufficio nel pieno rispetto delle leggi, e non hanno mai inteso prendere in giro altri lavoratori contrattisti di categoria A e B in servizio presso il Comune».
2. La stabilizzazione con la trasformazione dei contratti, da tempo determinato a tempo indeterminato, potrà essere definita solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione, che nei prossimi giorni verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale. Esigenza legata alle leggi di stabilizzazione e in particolar modo della circolare esplicativa n. 1 del 06.05.2011 che impone la spesa totalmente a carico del bilancio comunale.
3. Tale circostanza è ben nota al rappresentante della CGIL, informato nel corso di una riunione benché egli avesse affermato che la normativa prevede per i soggetti già stabilizzati un ulteriore finanziamento quinquennale. Affermazione non vera che ad avviso del sindaco Iovino «porta i lavoratori precari a errate valutazioni nei confronti dell’amministrazione alla quale viene artatamente attribuito un atteggiamento ignavo e colpevolmente distratto. Al contrario l'amministrazione ribadisce la volontà di stabilizzare i lavoratori a carico del proprio bilancio, come prevede la normativa; motivo per cui nei giorni scorsi sono state portate al massimo anche le aliquote dei tributi locali»
4. I soggetti, per i quali è stato avviato il processo di stabilizzazione, sono stati contrattualizzati, dalla amministrazione Iovino e non da “altre”.
5. Contrariamente da quanto si legge nel comunicato, non è giunta alcuna comunicazione da parte di alcuno sullo stato di agitazione dei predetti lavoratori precari.
Infine, Iovino chiude la sua lettera con una richiesta alla segretaria Argurio: «Se ad oggi a Lei, e ad ogni altri sindacalista della sua prestigiosa organizzazione, dovesse risultare che la normativa preveda ulteriori fondi che abbiano già copertura finanziaria da parte dell’Ente Regione e di cui i responsabili di servizio del Comune di Valderice non abbiano previsto l’utilizzazione, sarebbe auspicabile una indicazione precisa e puntuale da parte del Sindacato, preferibilmente per iscritto e con riferimenti normativi, che miri a fare luce sull’argomento».