Scrive Andrea, con solidissimi argomenti a favore della classe arbitrale italiana e di quella di Marsala in particolare

 Trovo davvero ingiusta e, mi consenta, gratuita, la polemica all’inizio della sua risposta, in quanto, Lei, non rappresenta né il presidente Abete, né tantomeno il Padre Eterno per poter ” giudicare “ l’operato arbitrale in queste domeniche. Certamente si può sbagliare, non siamo infallibili, ma credo che criticare senza “aver provato” sia davvero un insulto a tutti coloro che credono a quei valori che altro non sono che quelli dello SPORT; in primis il rispetto delle regole e della persona.
La sezione è ubicata all’interno del Palazzetto dello sport, dove grazie a 2 - 3 stanze ed al lavoro svolto dagli associati (dal Presidente fino all’ultimo dei collaboratori), permette lo sviluppo regolare dei campionati provinciali e regionali, dai giovanissimi alla seconda categoria.
Sorrido, anzi, scoppio a ridere quando Lei ironizza sul turismo. Infatti, costatata la Sua ignoranza in merito, le “rinfaccio” che una domenica arbitrai a Gavi Ligure, in Piemonte, dove l’ex presidente della società è un produttore di vino e alla fine delle partite era solito omaggiare un bottiglia del suo vino alla terna. Io dissi che ero di Marsala e mi rispose che avrebbe gradito, quando avrei arbitrato nuovamente dalle sue parti, come omaggio da parte mia una bottiglia di vino Marsala. Cosa che puntualmente feci.
A questo punto, le consiglio di confidar meno sulle sue osservazioni (spesso davvero molto tristi) e di non ergersi a dispensatore di consigli; De Andrè dice che “la gente da buoni consigli sentendosi come Gesù nel Tempio… se non può più dare il cattivo esempio”. Ma lei, tuttavia, non ha l’aspetto di Gesù, quindi, non mi resta che pensar male.
Con questo la saluto e spero di leggere risposte più sensate e meno rancorose da parte sua.

P .s. Non siamo miopi, signor direttore, generalmente siamo alti m. 1.80 e vediamo molto lontano, a differenza di chi è realmente miope (porta gli occhiali) ed anche di bassa statura.Non risponderò a suoi commenti futuri.

ANDREA

Gentile corrispondente,

nella sua lucida e spiazzante analisi, manca un piccolo particolare, purtroppo. Ha infatti dimenticato  di dire - per eccesso di modestia -  che non solo gli arbitri ariani sono alti alti e vedono lontano, ma che ce l'hanno anche più lungo degli altri. Ecco perchè due - tre stanze vi vengono strette, e vi serve tutto un Palasport.

Si consuma inoltre un'ennesima ingiustizia: dovrebbe essere lei, appassionato distributore di bottiglie di Marsala in giro per il mondo - soprattutto a dirigenti di squadre che lei dovrebbe arbitrare con imparzialità..... -  il  vero presidente della nostra Pro Loco. 

Per il resto, se voleva fare ulteriormente male alla già scadente immagine della classe arbitrale italiana, c'è riuscito in pieno. 

Grazie dell'attenzione, e continui a seguirci

Giacomo Di Girolamo