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11/01/2013 05:30:58

I soldi ai gruppi dell'Ars, si corre al riparo. Verso l'obbligo di rendicontazione, finalmente...

Dal Brasile, dove si trova in vacanza, il Sindaco ha risposto: "Ho comprato un vassoio d'argento a nome del gruppo come regalo di nozze per il figlio dell'allora assessore al turismo Nino Strano". 

L'Assemblea Regionale Siciliana sa che sta per essere investita da un nuovo scandalo, nel momento in cui la Guardia di Finanza dovesse decidere di rendere pubbliche le spese personali fatte dai parlamentari della scorsa legislatura con i soldi che invece servivano per l'attività dei gruppi parlamentari. 

E' per questo che si è svolta, presieduta dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, la riunione del Consiglio di Presidenza allargata ai capigruppo che ha deciso all’unanimità di adottare un sistema di rendicontazione dei Gruppi parlamentari secondo il modello adottato dal decreto Monti.

Nel corso della riunione, relativamente alle posizioni dei cosiddetti dipendenti dei Gruppi ‘stabilizzati’, si è convenuto di procedere a un contenimento della spesa nel limite massimo delle somme trasferite dall’Assemblea, che in atto prevede, per ogni dipendente, una corresponsione da 44 mila euro fino a 70 mila euro al raggiungimento dei 35 anni di anzianità contributiva.

Il presidente Ardizzone, d’intesa con il segretario generale, farà seguire una comunicazione indirizzata a tutti i capigruppo nella quale saranno puntualmente precisati i rapporti intercorrenti tra l’Assemblea e i Gruppi e quelli che, su richiesta degli stessi capigruppo, dovrebbero riguardare i Gruppi e i loro dipendenti.

Soldi pubblici per acquistare auto di grossa cilindrata e fare regali di nozze. E’ quanto  finora emerso nel rapporto inviato alla Procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta aperta qualche mese fa sulle spese dei gruppi parlamentari all’Assemblea regionale siciliana. Sono quattro i capigruppi nel mirino delle Fiamme gialle, che hanno riscontrato anomalie tra i conti degli ex capigruppo Antonello Cracolici del Pd, Giulia Adamo del Pdl Sicilia, Francesco Musotto del Mpa e di Rudy Maira del Pid. Ma nessuno di loro e’ ancora stato iscritto nel registro degli indagati.

Francesco Musotto, avrebbe speso 45 mila euro senza giustificazione. Mentre lo stesso interessato, come dice a ‘Repubblica’, sostiene di averli consegnati per spese elettorali al leader dell’Mpa ed ex Governatore Raffaele Lombardo. Ma quest’ultimo pero’ smentisce. La Adamo, come abbiamo detto, ha speso 1.690 euro in una gioielleria - e lei dice per un regalo di nozze - Maira avrebbe comprato un’auto, ma lui sostiene che e’ del gruppo, mentre il Pd avrebbe preso 2.500 euro dalla cassa del gruppo per pagare il regalo di nozze per un’impiegata.

Musotto non ci sta e passa al contrattacco: “ Mi sono recato due mesi fa presso la Guardia di Finanza a rendere dichiarazioni spontanee, chiarendo e precisando circostanze e comportamenti dei fatti contestati. Sono disponibile ad ulteriori chiarimenti, e mi rammarico per i toni con cui la vicenda viene riportata”.

Il Pd dice che fu un anticipo e che poi i parlamentari del gruppo restituirono la somma, cento euro per ciascuno. Questo il comunicato del Pd:  

“A proposito delle notizie di stampa relative ad un accertamento su un versamento in favore di una dipendente del Gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, si precisa quanto segue: l’importo di 2.500 euro, somma versata in occasione del matrimonio della dipendente, è frutto di una sottoscrizione del valore di 100,00 euro per ciascuno dei 25 deputati allora iscritti al Gruppo PD nella XV legislatura. Lo ha dichiarato Salvatore Cincimino, incaricato dal gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Ars della XV legislatura come consulente tecnico amministravitvo-contabile.  “È fondamentale specificare – continua Cincimino - che non si tratta di fondi del Gruppo, che ha semplicemente anticipato la somma: contestualmente è stato infatti rilevato il credito di 100,00 euro verso ciascun deputato. Il versamento, dunque, in quanto effettuato per il tramite di anticipazione da parte del Gruppo, è avvenuto a mezzo di bonifico bancario – per garantire la tracciabilità del flusso finanziario – identificando la corretta causale, così da garantire la trasparenza del nostro operato”.