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11/03/2013 05:26:05

Case abusive a Marsala, riprendono le demolizioni. E a Marausa si fa di tutto per bloccare le ruspe

Il Comune, infatti, ha avviato la procedura per aggiudicare l’appalto delle demolizioni tramite cottimo fiduciario invitando diverse imprese a partecipare alla gara. Gara che si terrà il prossimo 21 marzo e la cui somma impegnata dall’Amministrazione comunale è di 120 mila euro, l’importo a base d’asta è invece di 55 mila euro. Chi ha costruito abusivamente non rispettando la legge regionale 78 del 1976 dovrà sborsare anche 15 mila euro per lo smaltimento dei rifiuti speciali, 10 mila per la rimozione di rifiuti nocivi e 24 mila euro per il conferimento in discarica.

Rimangono da demolire ancora 12 dei 22 immobili previsti nel primo blocco di demolizioni stabilito ormai oltre 2 anni fa, quando era ancora in carica l’amministrazione Carini. Le 12 abitazioni in questi mesi sono state tutte sgomberate, ossia liberate da mobili, suppellettili, e arredi vari.  

Le demolizioni a Marsala riprendono dopo un anno. E soprattutto dopo la vicenda legata all’assessore Patrizia Montalto. In autunno infatti, in seguito all’indagine interna svolta dagli uffici comunali analizzando le aerofotogrammetrie, si scopri che la famiglia Montalto è proprietaria di una villetta sulla spiaggia. Villetta che venne sanata con un’autodichiarazione, datata 1985, dell’allora proprietaria, ossia la nonna dell’assessore Montalto. Questa autodichiarazione attestava che l’immobile era stato costruito prima del 1976, anno in cui entrò in vigore la legge sull’inedificabilità a meno di 150 metri dalla battigia. Ma dalle aerofotogrammetrie del 1978, della casa di Montalto (che nel frattempo è stata ceduta ai genitori per scrollarsi maldestramente ogni imbarazzo)  non c’è traccia. Le demolizioni riprendono dopo un anno circa dall’ultima, e dopo poco meno di due anni dalla prima storica demolizione a Marsala avvenuta con tante proteste e attimi di tensione nel settembre 2011. Tensioni che potrebbero riverificarsi al momento della riaccensione delle ruspe.

Intanto anche a Marausa, frazione di Trapani, si respira aria pesante per le imminenti demolizioni delle case abusive sulla costa. I proprietari vogliono confrontarsi con consiglio comunale e, come è successo anche a Marsala, gli abusivi tentano tutte le vie per fermare le ruspe. “E’ necessario trovare una soluzione e fare chiarezza su una questione così delicata”, ha dichiarato il consigliere Giorgio Colbertaldo. Francesco Salone invece ha proposto, addirittura, di “congelare le ordinanze di demolizione”. Salone punta all’approvazione del Piano regolatore generale per trovare in questo “l’esistenza di prevalenti interessi pubblici” al mantenimento delle case abusive. Per questo motivo la maggioranza in consiglio comunale vorrebbe allungare ancora di più i tempi. Proprio il caso Marausa ha tenuto banco nei mesi scorsi in tema di case abusive. In quella zona infatti è presente immobile abusivo di proprietà del deputato regionale Paolo Ruggirello, che aveva presentato proprio un disegno di legge sul riordino delle coste, che tanto sapeva di sanatoria camuffata.