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09/04/2013 05:00:29

Il dramma della Casa di Riposo di Marsala. "La morte di Chirco non è solo una tragica coincidenza"

Perché Chirco, come tutti gli altri dipendenti del Giovanni XXIII, non percepiva lo stipendio da 19 mesi. Un’eternità per chi ha una famiglia da mantenere. E questa angoscia ti debilita. Se n’è andato due giorni fa, all’improvviso. Ed è surreale il clima alla casa di riposo di Marsala. Increduli gli amici e colleghi.

Ma alla Casa di Riposo la situazione è davvero drammatica, e in questi mesi anche altri dipendenti hanno accusato malori, per fortuna senza le estreme conclusioni nel caso di Chirco. Precedentemente altri tre dipendenti del Giovanni XXIII avevano avuto degli infarti. E sono dure le parole della Uil Funzione pubblica sull’accaduto. Il responsabile marsalese del sindacato, Osvaldo Angileri, ha ricordato in un comunicato che molti dipendenti sono costretti a chiedere prestiti alle banche, amici e parenti per vivere, visti i tanti arretrati che ancora non riescono a percepire. “I commissari straordinari che si sono succeduti nella gestione della Casa di Riposo– si legge nella nota – nella stragrande maggioranza hanno fatto disastri e gli atti parlano chiaro, ad eccezione di alcuni che hanno dimostrato competenza, professionalità ed onestà intellettuale e capacità di programmazione per il rilancio della Casa di Riposo o in alternativa chiuderla”.  Nella nota si “invita”  il sindaco Giulia Adamo, “anzichè di occuparsi del giardino di Porta Nuova”,  e gli organi competenti a decidere in fretta, se chiudere o rilanciare l’Ipab marsalese.  “La situazione è davvero triste.  Non ci sono alternative, o si rilancia il Giovanni XXIII seriamente o si chiude. Tutte le iniziative che abbiamo fatto le abbiamo indirizzate al sindaco che se ne lava le mani e delega gli assessori, ma è il sindaco che può decidere. La mia preoccupazione – conclude Angileri - è che non si arrivi ad altri episodi del genere”.

1,8 milioni di euro di disavanzo pesano sui conti dell’Ipab marsalese, che non vede via d’uscita da questa crisi che prima di tutto è nata dalla cattiva gestione degli anni passati. Con sperpero di denaro pubblico. I dipendenti le prime vittime, che non ricevono stipendio da 19 mesi, che sono in continuo stato di agitazione, che nonostante tutto stanno mandando avanti la struttura riuscendo a garantire l’ospitalità ai 40 anziani.

Nei giorni scorsi si è insediato il nuovo commissario Ignazio Genna, che ha un passato pieno di candidature a più livelli. Nelle scorse amministrative si è prestato nella lista Forza Marsala, a sostegno del sindaco Giulia Adamo.

Insistenti erano le richieste dell’ex commissario straordinario della struttura Giovanni Riggio, rivolte all’amministrazione comunale, per una chiara politica di salvataggio della struttura attuabile in primo luogo con la riattivazione della convenzione tra l’Ipab e il Comune di Marsala.