Per la verità già da anni la proprietà non era più della Cagiva che l'aveva rilevata nel 1987, ma della Bmw. La casa bavarese però decise di lasciare la produzione in Italia. Ora la nuova proprietà decide di trasferirsi in Austria.
Un'acquisizione, quella austriaca, che allora sorprese molti addetti ai lavori, considerando il fatto che le moto prodotte da Husqvarna sono in concorrenza diretta con quelli della Ktm. Le assicurazioni austriache di non trasferire la produzione (circa diecimila moto l'anno) sono durate meno di quaranta giorni. Alla mancanza di un piano industriale che aveva fatto sorgere i primi dubbi è seguita la richiesta di cassa integrazione per 212 dipendenti su 240. Giovedì scorso, infine, l'annuncio di portare il marchio Husqvarna a Mattinghofen, storica sede di Ktm.
La vicenda della Husqvarana è significativa del processo di dissipazione del patrimonio di marchi italiani e non solo della moto. Ktm acquisisce il marchio Husqvarna e la sua rete di vendita Usa; porta la fabbrica in Austria e lo Stato italiano paga la cassa integrazione. Senza dimenticare le conseguenze per l'indotto se a Biandronno resterà solo un magazzino ricambi. Il sindacato ha chiesto per oggi un incontro al ministero del Lavoro.