«Si invitano - si legge nella lettera del legale - sia la Regione Sicilia che il prefetto di Trapani a prendere ancora una volta atto dei disservizi e interruzioni del servizio idrico ancora in corso e, per quanto di competenza, ad emanare gli opportuni e dovuti urgenti provvedimenti amministrativi di ordine pubblico specie con riguardo a quei territori maggiormente interessati, nella non secondaria considerazione che tale "interruzione" di pubblico servizio mina al pari siti sensibili (dal carcere alla caserma Giannettino, alle strutture ospedaliere e sanitarie) e coinvolge nella sua interezza la popolazione, a cominciare dai quartieri popolari alle località di maggiore flusso turistico».
«Il sindaco di Trapani - viene riportato nella nota del legale inviata al presidente della Regione - con il suo comportamento ostruzionistico, contravvenendo ad una diffida inoltratagli da parte dell'assessore regionale Marino in due occasioni e con l'ausilio dei Vv. Uu., lo scorso aprile ha bloccato i lavori di interconnessione delle due condutture che gli operai di Siciliacque, in osservanza ad un ordine della Regione stavano realizzando, tramite un bypass. E' di tutta evidenza che oggi non staremmo a parlare di nuova emergenza idrica».