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18/08/2013 06:15:00

Chiusi due canili abusivi ad Erice e Valderice

I carabinieri del  Nucleo antisofisticazione hanno chiuso due canili abusivi ad  Erice e Valderice.  

Da controlli eseguiti dai militari dell’Arma, sarebbe emerso che i due rifugi erano sprovvisti di autorizzazioni. Alcuni cani, peraltro, sono risultati sprovvisti di microchip e, quindi, sconosciuti all’Azienda sanitaria provinciale. Inoltre, i due rifugi, ai quali sono stati apposti i sigilli, ospitavano cani in numero eccessivo rispetto a quello consentito dalle normative in vigore.

Al canile di Erice, realiz-zato in contrada Rigaletta, nei  locali dell'ex calzaturificio che fu di proprietà della Regione Siciliana, da tempo era stato dato in gestione, dal Comune, alla locale sezione della Lega per la difesa del cane. Sulla vicenda è intervenuto il coordinatore nazionale di «Animalisti italiani onlus», Enrico Rizzi. «Vorrei chiedere al sindaco Giacomo Tranchida - dice - dove è stato lui, i suoi vigili ed i suoi amministratori, visto che quel rifugio esiste già da molto tempo e nessun provvedimento era mai stato preso. Chiederò, quindi, ai carabinieri del Nas di accertare responsabilità civili e penali anche nei confronti dello stesso sindaco in quanto autorità sanitaria locale e responsabile del benessere degli animali che vivono nel territorio da lui amministrato. Invito il sindaco Tranchida a revocare, immediatamente, la convenzione al rappresentante locale della Lega nazionale per la difesa del cane, visto che il presupposto minimo per chi usufruisce di contributi pubblici attraverso convenzioni, è quello di rispettare e garantire il rispetto delle leggi a maggior ragione se si tratta di un'associazione che ha come scopo la tutela degli animali. Al sindaco di Valderice chiedo le  stesse identiche cose e lo invito a predisporre tutte le azioni necessarie affinché quel rifugio possa essere messo prima possibile a norma visto che, anche a Valderice, il randagismo e un problema molto serio».

Il sequestro dei canili aumenta il problema del randagismo, perchè anche il canile di Trapani è sequestrato. Il 26 novembre 2012, infatti, l'ASP n.9 di Trapani poneva a sequestro cautelativo il canile municipale di Trapani a seguito delle gravi irregolarità presenti all'interno della stessa struttura. Come denuncia in un'interrogazione il consigliere comunale di Trapani, Francesco Guarnotta,  l'Amministrazione Damiano «ad oggi non risulta abbia preso alcun provvedimento per permettere il dissequestro della struttura comunale, quali la realizzazione di migliorie ed opere di ammodernamento delle strutture del canile secondo le indicazioni dell'ASP». A causa di tale disservizio «è stata notevolmente rallentata l'attività veterinaria di sterilizzazione dei cani randagi, considerato che gli stessi non possono essere ricoverati all'interno del canile posto a sequestro cautelativo» denuncia come, quindi, di fatto, «gli animali randagi sono presenti in ogni angolo della città, con evidenti accoppiamenti tra gli stessi visto e considerato la presenza di numerosi randagi non ancora identificati, sterilizzati e censiti dalla competente ASP veterinaria e l'emergenza randagismo è evidente».