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04/11/2013 14:10:00

Approccio osteopatico per la cefalea

Si definisce Cefalea qualsiasi dolore localizzato al cranio. Dal punto di vista epidemiologico, è il disturbo neurologico più frequente nella popolazione generale. La classificazione internazionale cui si fa comunemente riferimento (ICHD-II, 2004) distingue tre gruppi di cefalee: cefalee primarie (emicrania, con o senza aura, cefalea tensiva e a grappolo) , cefalee secondarie (a traumi, disordini vascolari, disordini cervicali, occlusali, visivi, psichiatrici etc), nevralgie cranio-facciali primarie (nevralgia occipitale e trigeminale). Tra queste le più diffuse sono l’emicrania e la cefalea tensiva, infatti secondo uno studio randomizzato, la percentuale di popolazione adulta che soffre di emicrania è del 16 per cento, mentre il 78 per cento soffre di cefalea di tipo tensivo (Rasmussen, Jensen). L’Emicrania si caratterizza per un dolore tipicamente unilaterale (non necessariamente sempre lo stesso lato), pulsante, di intensità medio-elevata, aggravato dalle normali attività, accompagnato da nausea, fono/fotofobia (necessità di ridurre gli stimoli sensoriali, sonori e visivi), meccano-sensitività. L’attacco doloroso può durare da poche ore a qualche giorno. Per la Cefalea tensiva episodica o cronica, invece, la Neurologia attualmente ipotizza una correlazione tra le componenti emotivo-psicologiche e la contrattura della muscolatura pericranica, con attivazione dei nocicettori nei tessuti profondi. Possono agire da fattori favorenti o aggravanti le attività mentali o fisiche che richiedano il mantenimento prolungato di una posizione, oppure situazioni stressanti. Il modello fisiopatologico attualmente accettato (Bendtsen, Olesen) prevede che nella cefalea tensiva episodica il dolore sia basato su meccanismi periferici (contratture, posture viziate, traumi, disfunzioni oro-mandibolari) e dolorabilità mio-fasciale alla palpazione. La cefalea tensiva si presenta con un dolore costrittivo a fascia o a casco, spesso bilaterale, di intensità lieve-moderata, non aggravato da attività fisiche routinarie, senza nausea e vomito. L’attacco doloroso può durare da qualche ora a qualche giorno, fino ad un dolore quotidiano, cronico. Parlando, invece, di cefalee secondarie la più diffusa è la Cefalea cervicogenica. Questa ha per prodromi: tensione, dolore, rigidità cervicale. È localizzata a livello occipitale, si irradia in regione frontale, orbitale, temporale. Il dolore è tipicamente scatenato o aggravato da determinate posture e movimenti del collo. Questo tipo di cefalea secondaria a disordini cervicali è di competenza osteopatica. L’approccio dell’Osteopata al paziente con cefalea è olistico, cioè tiene conto di tutto il corpo e non solo della testa, perché la causa o concausa può risiedere altrove. La terapia causale, non sintomatica, di un mal di testa d’origine meccanica consisterà dunque nel cercare e trattare le zone ipomobili per renderle capaci di assumersi un maggior carico di lavoro e diminuire così i compensi a livello cervicale. La maggior parte dei muscoli del corpo si rilassano completamente quando non vengono utilizzati, ma alcuni muscoli (noti come muscoli antigravitari) devono lavorare tutto il tempo in modo da mantenere il corpo eretto. I muscoli della parte posteriore del collo devono essere sempre in tensione, altrimenti la testa cadrebbe in avanti quando si è seduti o in piedi. Se questi muscoli lavorano troppo o non sono abbastanza forti, possono causare dolore al collo e mal di testa muscolo tensivo. Le persone stanche o sotto stress spesso contraggono inconsciamente i muscoli più di quanto sia necessario per tenere la testa eretta. Lavorare ad esempio al computer e stare seduti in maniera non idonea porta ad una postura di chiusura delle spalle, anteposizione del capo e dunque contrazione dei muscoli del collo, per lo più dei muscoli sub-occipitali, scatenando così cervicalgia e mal di testa. E’ in questi casi che diventa fondamentale il lavoro dell’Osteopata. Dopo un’attenta anamnesi (raccolta delle informazioni sul caso) e dopo aver valutato la funzione e la qualità dei tessuti cervicali e toracici e del loro movimento articolare, vengono esaminate le tensioni muscolari e fasciali unitamente alle relazioni con la colonna vertebrale e il cranio. In seguito ai test posturali, specifici e palpatori, l’osteopata applicherà tecniche sui tessuti molli per alleviare la tensione muscolare e fasciale ma anche dolci tecniche osteopatiche craniali per riequilibrare la funzione ritmica della colonna e del cranio. Inoltre di fondamentale importanza sono gli esercizi da eseguire quotidianamente per correggere eventuali posture scorrette e migliorare lo stato tensionale dei muscoli ai fini di evitare recidive a lungo termine. Da un punto di vista individuale, la cefalea può essere invalidante ed avere conseguenze negative in termini sia di partecipazione alla vita sociale che lavorativa, dunque è bene affrontarla e combatterla!



A cura dell’Osteopata Federica Farinola federica.farinola@tiscali.it+ 39 349 7175839

 

Articoli scientifici:


- Biondi DM. Cervicogenic headache: a review of diagnostic and treatment strategies (Mal di testa di origine cervicogenica: una revisione delle strategie diagnostiche e di trattamento) J Am Osteopath Assoc. 2006 Jul;106(7):423-4; author reply 424-5
- Bronfort G, Assendelft WJ, Evans R, Haas M, Bouter L. Efficacy of spinal manipulation for chronic headache: a systematic review (L’efficacia della manipolazione spinale per il mal di testa cronico: una revisione sistematica) J Manipulative Physiol Ther. 2001 Sep;24(7):457-66
- Jensen R. Pathophysiological mechanisms of tension-type headache: a review of epidemiological and experimental studies ( Meccanismi fisiopatologici della cefalea di tipo tensivo: una rassegna di studi epidemiologici e sperimentali ) Cephalgia. 1999 Jul,19(6):602-21
- Olesen J.The International Classification of Headache Disorders (Classificazione Internazionale delle cefalee) Headache. 2008 May;48(5):691-3
- Posadzki P, Ernst E. Spinal manipulations for the treatment of migraine: A systematic review of randomized clinical trials. Cephalalgia. 2011
- Rasmussen BK, Jensen R, Schroll M, Olesen J. Epidemiology of headache in a general population—a prevalence study. J Clin Epidemiol 1991; 44:1147–57
- Lyngberg AC, Rasmussen BK, Jørgensen T, Jensen R. Has the prevalence of migraine and tension-type headache changed over a 12-year period? A Danish population survey. Eur J Epidemiol. 2005;20(3):243–9
- Alonso-Blanco C, de-la-Llave-Rincón AI, Fernández-de-las-Peñas C. Muscle trigger point therapy in tension-type headache. Expert Rev Neurother. 2012 Mar;12(3):315-22. doi: 10.1586/ern.11.138


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