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24/11/2013 07:00:00

Ricordando Don Andrea Parrinello - Il racconto di Giuseppe Rallo

Anche oggi torniamo a ricordare che a Marsala alcuni ex giocatori dell'Olimpia, squadra di calcio giovanile fondata in città nel 1949 da Andrea Parrinello, hanno costituito un gruppo di lavoro per ricostruire la storia di quella famosa squadra e per ricordare degnamente la figura del mitico Don Andrea. I componenti di questo gruppo - Salvatore Lo Grasso, Emanuele Parisi, Totuccio Cardinale e Rino Bonomo – rinnovano il loro appello a tutti coloro che hanno giocato nelll'Olimpia, e a tutti quelli che hanno seguito come appassionati sportivi quella gloriosa società, a mettersi in contatto con loro al fine di contribuire con i rispettivi ricordi ad ampliare il quadro delle conoscenze. Lo scopo del gruppo di lavoro è quello di pervenire ad un pubblico riconoscimento per Don Andrea Parrinello, un grande personaggio sportivo che dal dopoguerra fino agli anni 70 ha rappresentato il principale punto di riferimento per tutti i giovani marsalesi che si sono avvicinati al mondo del calcio, creando un vivaio di giovani calciatori che si sono affermati sia nei tornei giovanili che in molte squadre dilettanti e professioniste. Ricordiamo ancora i contatti e mail dei componenti il gruppo di lavoro:

Salvatore Lo Grasso salvatorelograsso@libero.it
Emanuele Parisi emanuele.parisi_2009@libero.it
Totuccio Cardinale totuccioc@libero.it
Rino Bonomo rinobonomo@gmail.com

La redazione di www.marsala.tp24.it continua a pubblicare i vari racconti di quegli ex allievi, raccolti da Totuccio Cardinale, che giocò nell'Olimpia dal 1962 al 1964 nel ruolo di stopper e di libero.

 

Episodio raccontato da Rallo Giuseppe, nato a Marsala il 10.11.1940. Ha giocato nell’Olimpia dal 1955  al 1967  

 

Facevo  già parte del gruppo Olimpia (soltanto ufficiosamente) da quando avevo appena compiuto 14 anni.  Dall’anno successivo,  invece, ne facevo parte a pieno titolo,  con tanto di cartellino  firmato e con tanta speranza, nella mente e nel cuore, di esserne degno al pari dei giovani che anni prima mi avevano preceduto. L’episodio che ricordo e che intendo raccontare è avvenuto quando avevo circa 15 o 16 anni. A quell’epoca avevo già abbandonato la scuola,  per cui mio padre  mi ha imposto di mettermi a lavorare.  Facevo l’apprendista muratore.  Desidero precisare che mio padre non era affatto contento della mia decisione,  anzi ne era dispiaciuto.  Sebbene  non era del tutto contrario alla mia passione per il gioco del calcio, da buon genitore qual era,  pretendeva che  mi impegnassi principalmente e seriamente  all’apprendimento del mestiere che avevo scelto. Per tornare all’episodio,  è accaduto che un giorno in cantiere,  per qualche  motivo che non ricordo, era mancata la corrente elettrica  per cui non si è lavorato. Decisi perciò di presentarmi al campo sportivo per partecipare, almeno per quella volta,  al consueto allenamento con tutti i miei compagni. Ovviamente mi riferisco al vecchio campo sportivo, quello che esisteva  nell’area di Porta Nuova. E’ stato lì che  ho ricevuto,  da Don Andrea  Parrinello,   una prima lezione di  comportamento che ha decisamente rafforzato la stima che già avevo di lui. Insomma non ha permesso che mi allenassi perché quello era il tempo che io dovevo dedicare al lavoro. Ha aggiunto che,  se volevo,  potevo tornare  la sera.  Tanto lui era sempre disponibile.  Successivamente ho saputo che si era impegnato con mio padre a non distogliermi dal  lavoro,  e che per nessun motivo al mondo  avrebbe  mancato alla promessa fattagli. Sul momento non ho compreso il suo atteggiamento.  Infatti  mi ci volle qualche giorno. Ma certo!... è stato più che evidente.  Non ha voluto nemmeno  tentare di correre il rischio che mio padre pensasse che  il motivo per cui quel giorno non ho lavorato potesse essere diverso da quello della mia passione per il pallone. Don Andrea, col suo comportamento, mi ha dimostrato semplicemente  quanto importante sia la coerenza con se stessi e la fiducia che il prossimo ripone in noi. Quell’esempio di correttezza non lo dimenticherò mai.

 

Marsala, lì 10.06.2013

                                                                                                                                    Giuseppe Rallo

 

 

Nella foto la squadra dell'Olimpia del 1962