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24/02/2014 07:00:00

Lido San Teodoro. Lo Curto: "Allibita da dichiarazioni Nizza. Io unica ad aiutarli"

Eleonora Lo Curto, assessore nella giunta Adamo a Marsala, chiamata in causa da Ombretta Nizza nella vicenda che riguarda il lido a San Teodoro. Nizza e il marito Giuseppe De Vita, sono stati assolti nel processo che li vedeva accusati di estorsione nei confronti dei camionisti della Sosalt, che trasportava il sale dall’isola Lunga alla terra ferma attraverso i camion e passavano proprio da quel lido. La vicenda è molto ingarbugliata. Il lido è stato sequestrato. E Ombretta Nizza ha detto di essere rimasta delusa dall’onorevole Lo Curto: “mi sono candidata alle amministrative nella sua lista, perchè aveva promesso di interessarsi alla mia vicenda, le ho portato i miei 37 voti, ma non mi ha aiutato più. Anzi alla fine è andata a dire a i magistrati che la tartassavo”. Lo Curto, qual è la sua versione in tutta questa vicenda?

 

Innanziutto sono felice per l'esito del processo che li vedeva imputati. Sono invece allibita e amareggiata dalle dichiarazioni di Nizza. La signora alla fine pretendeva da me che io potessi impedire, non so con quali strumenti, la revoca della concessione che le era stata data (e la signora Nizza non lo dice) grazie al fatto che da sempre mi sono interessata di loro. Quella concessione fu seguita personalmente da me, allora deputato, e misi a disposizione loro il mio segretario particolare, che pagavo con i miei soldi. Che era ed è rimasto amico loro. Era un funzionario distaccato nella segreteria dell’allora assessore Bartolo Pellegrino. Io mi interessai tanto, perchè la loro passione, il loro amore, per questo lembo di territorio che è davvero incantevole, mi ha fatto sposare la loro causa. Misi a loro disposizione il mio segretario, Marco Giordano (che veniva tutti i lunedì pomeriggio, fuori dall'orario di lavoro, a collaborare con me, con un piccolo rimborso spese)  proprio perchè seguisse la loro causa. Tant’è che loro hanno avuto la concessione definitiva. Questo non perchè c’erano elezioni in vista.

 

La Nizza ha affermato che lei avrebbe promesso il suo interessamento in prossimità delle elezioni amministrative. 

E’ disgustoso sentir dire che io promisi il mio interessamento per i loro voti, appena 37. Io mi interessai di questo lido da tempi non sospetti, grazie a questo hanno ottenuto la concessione.

 

Quindi ottennero la concessione definitiva grazie a lei.

Mi deve credere. Mi invitavano sempre ad andare nel loro lido, a loro spese, loro ospite, a portare amici. Mai fatto. Sono andata solo due volte in vita mia, e pretendevo di pagare anche. Nella mia vita non ho mai voluto approfittare di niente. Quando posso fare qualcosa per qualcuno, avendo un ruolo ed esercitando, tra virgolette, il mio potere, lo faccio con piacere e disinteressatamente. Il mio unico interesse è fare le cose bene.

 

Ma questi problemi giudiziari della Nizza come li giudica?

Purtroppo la signora Nizza ha avuto questo problema con la capitaneria di porto, perchè il lido era soggetto sempre a controlli. Io ritenevo incredibile che andassero a guardare la pagliuzza e si omettesse di vedere il passaggio dei camion in una riserva naturale tutelata. La signora Nizza lo sa quanto mi sono battuta, perchè ritenevo questa cosa incredibile.

 

Nel corso del processo che si è chiuso lei è stata sentita come persona informata sui fatti. La Nizza dice che avrebbe detto ai magistrati che la tartassavano.
 

Non ho mai detto al Pm di essere stata pressata in maniera violenta. Io ero amica loro. Loro venivano da me quotidianamente, anche a scuola, non ho mai negato il loro ascolto. Non ho mai creduto al fatto che potessero essere estorsori. Era incredibile. La mia amarezza nasce dal fatto che mentre il mondo li accusava ero l’unica a difenderli. Per loro ho litigato, cosa che non ho mai fatto, con il direttore generale dell’assessorato Territorio Ambiente Giovanni Arnone con cui avevo un rapporto di cordialità. A lui ho detto che si stava facendo un’azione di killeraggio nel momento in cui si revocava la concessione.

 

Perchè nel maggio 2012, decide di candidarla nella sua lista alle amministrative a Marsala?

In maniera molto tranquilla, le chiedo di candidarsi come fatto di amicizia, perchè non c’era un rapporto politico tra noi. Nessuno mi consigliava di candidare la Nizza, tutto il mondo era contro di lei. Al di là del procedimento penale che avevano in corso, tuttavia queste persone, per il loro modo di agire, si erano inimicati il mondo.

 

Quindi non erano ben visti. Tutti le sconsigliavano di mettere in lista la Nizza, ma lei l’ha candidata lo stesso.

Tutti me lo sconsigliavano di candiarla. Sono un politico anche sui generis, non mi sono lasciata consizionare. Abbiamo fatto questa scelta io e lei di candidarla, assieme, non c’è stata nessuna imposizione.


E promesse?

Mi guardo bene dal promettere il mio interessamento. Perchè il mio interessamento per loro c’è sempre stato, dal momento in cui le ho conosciute e ho potuto apprezzare la loro idea imprenditoriale compatibile col sistema della riserva. Se c’è una cosa a cui tengo è la mia onestà mentale. Sapendo che lì, illegittimamente, è stata data un’autorizzazione alla Sosalt per il passaggio dei camion, camion inquinanti, mi sono interessata di portare lì l’assessore dell’epoca insieme all’allora presidente Raffaele Lombardo. Questo per fare vedere cosa accadeva. Fermo restando che la Sosalt ha diritto di trasportare il sale, ma non in quel punto. Li portai alla Sosalt, perchè si facesse un progetto finanziato dalla regione che consentisse il trasporto del sale fuori dalla riserva. Quindi come può dire certe cose Ombretta Nizza. La sua delusione nasce dal fatto che avrebbe voluto, non so con quale abuso di potere, che io fermassi la revoca di questa concessione. Non è stato possibile.