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21/04/2014 06:04:00

Il decreto del governo Renzi per gli 80 euro in busta paga. Ecco i dettagli

 Arriva il decreto per i «mitici» - dice Matteo Renzi - 80 euro in busta paga ai dipendenti. Il testo ancora non c'è ma nelle consuete slides e in 10 tweet il premier fornisce alcuni dettagli tecnici. Non c'è più l'intervento sulla Sanità, non c'è ancora il bonus per gli incapienti (chi ha un reddito sotto gli 8.000 euro) e si conferma l'intervento sugli F35. Ecco i dettagli:
Bonus 80 euro strutturale
I «mitici» 80 euro in più in busta paga - spiega lo stesso Renzi - sono «una misura che non è una tantum, ma strutturale come è strutturale il processo del taglio della spesa», cioè la spending review. Si tratterebbe di 80 euro per tutti con un leggero decalage tra i 24 e i 26.000 euro. Ma per il 2015 l'intervento sarà previsto dalla legge di Stabilità: una necessità per individuare le coperture.
Ok a taglio Irap
Si conferma il taglio del 10% in via strutturale all'Irap che dovrebbe essere finanziato con l'aumento del prelievo sulle rendite finanziarie.
Rinvio incapienti e partite Iva
È stato in bilico fino alla fine. Alla fine si è scelto di posporre l'intervento sugli incapienti a data da destinarsi. Lo stesso per gli autonomi. «Non do tempi», dice Renzi. «Ha prevalso - spiega - l'obbligo di mantenere l'impegno di dare 80 euro a 10 milioni di persone».
Cinque auto blu per ministero
Solo cinque auto blu per ministero. È uno dei tagli previsti dal decreto che Renzi ha spiegato così: in pratica i sottosegretari andranno a piedi. Cottarelli, il commissario alla Spending Review, aveva ipotizzato anche una sola auto per dicastero.
Meno spazio per dipendenti
Lo spazio destinato la lavoro dei dipendenti pubblici «si restringe»: da 44 a 24 metri quadrati. L'obiettivo è quello di risparmiare sugli affitti.
Nessun intervento su Sanità e Caf
Sanità e Caf non compaiono più nel decreto. I due interventi, anche corposi, apparivano invece nelle bozze circolate nei giorni scorsi. I Caf «lavoreranno un po' meno grazie all'invio digitale della dichiarazione dei redditi per 32 milioni di cittadini».
Coperture: 6,9 mld 2014; 14 in 2015
Le coperture per l'intervento sono di 6,9 miliardi nel 2014 che diventano 14 nel 2015. In realtà per coprire l'Irpef l'anno prossimo - dice Pier Carlo Padoan - ne basteranno 10. Gli altri 4 si potranno utilizzare per altri interventi. «Un sogno - dice Padoan - per chi fa politica economica».
Da Difesa 400 mln, 150 da F35
La Difesa contribuisce per 400 milioni di euro, di cui 150 con lo spostamento del programma F35.
Tetto a stipendi pubblici anche magistrati
Tetto a 240.000 euro per gli stipendi del settore pubblico. Non sarà retroattivo e non riguarderà le pensioni. Riguarderà però anche i magistrati.
100 mln da editoria
Non ci sarà più l'obbligo di pubblicate gli annunci di appalti e gare sui quotidiani. Vale 100 milioni.
Dalle banche 1,8 mld
A contribuire in particolar modo (1,8 miliardi) saranno quest'anno le banche che possiedono quote rivalutate di Bankitalia. L'Abi ha già annunciato ricorsi.
Altri 8 mld da Pa a imprese; 1,6 mld Iva
Il governo sblocca altri 8 miliardi di debiti verso le imprese. E il governo conta sul fatto che questi, insieme agli altri già sbloccati, genereranno nel biennio 2014-2015 1,6 miliardi.
2 mld da agevolazioni imprese
Dal taglio di agevolazioni alle imprese arriveranno 2 miliardi in due anni.
2,2 mld tra innovazione e sobrietà
Tagli, semplificazioni, tempi certi. Tra innovazione e sobrietà il governo punta ad incassare nel biennio 2,2 miliardi.
3,3 mld in due anni da lotta all'evasione
Dalla lotta all'evasione il governo punta a incassare 3, 3 mld nel biennio: 300 milioni nel 2014; 3 miliardi nel 2015.
1,1 mld da municipalizzate
Municipalizzate sotto tiro: 100 milioni nel 2014, 1 miliardo nel 2015. Si punta a passare da circa 8.000 a 1.000 municipalizzate.
Taglio beni e servizi
Dalla voce acquisti di beni e servizi si otterranno 2,1 miliardi divisi in tre parti: enti locali, Regioni e Stato che contribuiranno ciascuno con 700 milioni.
Rai può vendere Rai Way
La Rai è chiamata a concorrere al risanamento con 150 milioni. È autorizzata a vendere Rai Way e riorganizzare le sedi regionali. Il sottosegretario Delrio ha annunciato che il governo pensa a inserire il canone nella bolletta elettrica.
Spese online o taglio a trasferimenti
Renzi spiega che tutte le spese degli enti locali e anche di quelli centrali saranno online entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto. La previsione di legge già c'era ma non era sanzionata. Ora se il singolo Comune non fornisce il dettaglio delle spese il governo ridurrà i trasferimenti.