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16/05/2014 00:28:00

Uno spettacolo di solidarietà al carcere di Trapani

 Musica e risate per esprimere vicinanza e solidarietà ai detenuti del carcere di Trapani. Nel pomeriggio di venerdì 9 Maggio 2014, si è svolto presso il teatro dell'istituto di pena trapanese, uno spettacolo con l'obiettivo di offrire una opportunità di svago e socializzazione per i reclusi. A promuovere questo particolare genere di evento è stata l'Associazione l’Energia del Sorriso, presieduta da Angela D’Antoni, con sede legale a Marsala, d’intesa con i vertici della Casa Circondariale di Trapani, diretta da Renato Persico. Lo spettacolo è risultato molto partecipato, tanto intenso quanto simpatico. A questo evento, alla cui organizzazione hanno dato un grande contributo l’Educatore Palma D’Angelo dell’ Energia del Sorriso;l’Educatore Antonino Vanella, il comandante Giuseppe Romano e il personale amministrativo e di polizia penitenziaria del carcere, ne seguiranno molto probabilmente altri, considerata la richiesta esplicita da parte di tutti a ritornare, nello spirito di continuare formule di coinvolgimento e informazione sociale attraverso la cultura e, nel caso specifico, attraverso la musica e l'arte in genere. Tanti gli artisti che hanno preso parte allo spettacolo , si citano in particolare "Calandra e Calandra", il mago Vilar", la scuola di ballo dei maestri La Grutta, il cantante Paolo Salerno. Hanno presentato Angela D’Antoni e Baldo Russo, ha curato il services Giuseppe Ombra . A conclusione dello spettacolo, un momento conviviale offerto dalla Presidente dell’Associazione L’Energia del Sorriso, che ha dichiarato: E’ stato un lavoro meraviglioso, questa esperienza la conserverò, come uno dei ricordi più importanti della mia vita artistica. Vedere la gioia, quella che nonostante tutto era disegnata nei loro occhi. Per un pomeriggio hanno dimenticato, la loro condizione di detenuti e hanno riso e sorriso. Un plauso ai lavoratori del carcere , che se pur integerrimi nell’esercizio della loro funzione, agiscono nello stesso tempo, metodi umanitari e civili all’interno della casa circondariale