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19/12/2014 06:40:00

Marsala, niente soldi per la pista ciclabile voluta da Adamo

 L’anno scorso è stato il turno del Palavetro. Quest’anno la pista ciclabile. Sono le opere pubbliche che stavano a cuore all’ex sindaco Giulia Adamo e che il consiglio comunale di Marsala ha puntualmente tagliato dalla lista delle cose da fare nel prossimo anno approvando piano opere pubbliche e bilancio.
Niente da fare quindi per la pista ciclabile che doveva collegare l’inizio dello Stagnone di Marsala con Birgi. 7 km e mezzo di pista ciclabile che doveva costare 700 mila euro e che doveva andare in appalto se messa in conto. Ma di soldi non ce ne sono, allora il consiglio comunale l'ha sacrificata nell'approvazione del Piano opere pubbliche. Perchè c'è altra roba più urgente da fare quest'anno.
A maggio, quando la giunta Adamo aveva redatto la bozza del piano opere pubbliche, aveva previsto la manutenzione straordinaria della via dei Salinari e la realizzazione della pista ciclabile sul Lungomare Stagnone. L’intenzione è quella di rendere più funzionale la strada costiera della Riserva dello Stagnone. Una zona di alta valenza paesaggistica, frequentatissima da visitatori e turisti sia per raggiungere gli imbarcaderi per l'isola di Mozia che per godere dello spettacolo naturale offerto da tramonti, saline e fauna migratoria.
La realizzazione della pista ciclabile a Marsala in realtà è argomento discusso da tanti anni, e non si sono mai trovati soldi o volontà di portarla avanti.
La giunta Adamo aveva una vocazione particolare per le due ruote. Anche quelle elettriche. Ha tenuto banco, infatti, il caso del locale dato a prezzo stracciato all'interno dell'atrio del Municipio alla Smea, società che fu fondata dall'ex assessore Benny Musillami. Un caso che è arrivato fino ai giorni nostri, con la ditta che ha in possesso le chiavi del cancello del municipio per aprire quando vuole.
Una pista sarebbe stata molto apprezzata, però, dagli amanti delle bici. Ci aveva provato in passato Giulia Adamo a realizzare una pista ciclabile. In parte ci è riuscita.  La pista ciclabile che da Trapani doveva arrivare a Marsala, e che invece si ferma poco prima delle saline di Nubia, si gioca con il Palavetro il primato dell’opera meno riuscita a Giulia Adamo quando era presidente della Provincia Regionale di Trapani. L'ex commissario strordinario Antonio Ingroia aveva assicurato che i lavori sarebbero stati riprendesi. 
37 chilometri di pista ciclabile lasciati a metà. Ma presente sulle cartine turistiche. Un’opera che doveva arricchire l’itinerario turistico della provincia di Trapani, con i visitatori che, dal capoluogo a Marsala, potevano costeggiare le saline in sella alle bici.
La pista, però non è mai stata completata. E adesso, quel poco che è stato fatto, è in totale stato di abbandono, annegato nelle erbacce e nel degrado. Con i ciclisti che dopo aver zigzagato per chilometri e chilometri, sono costretti a fermarsi poco prima di Nubia. Da Trapani fin qui non è che soltanto il primo stralcio di un’opera che era costata 930 mila euro.
A Marsala non si comincerà nemmeno e c'è chi spera che almeno il prossimo anno si trovino i soldi.