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10/02/2015 06:30:00

Il miliardo non speso per le fogne. Le opere ferme a Trapani, Marsala, Castelvetrano

Ci sono soldi, destinati a lavori per depuratori e fognature in Sicilia, che non sono stati spesi. Una barca di soldi, 1,1 miliardo di euro, che ha fatto saltare dalla seggiola anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi: “è ingiusto e inaccettabile. Il commissariamento è l'unica strada e ho chiesto di procedere rapidamente senza guardare in faccia nessuno". Così arriverà un commissario per gestire questi fondi, fermi da tre anni. In sostanza, una delibera del Cipe del febbraio 2012 aveva stanziato 1,6 miliardi di euro per 183 opere urgentissime in reti fognarie e depuratori nel Sud Italia. Di questi, 1,1 miliardi assegnati alla Sicilia per 93 opere. "Si tratta di fondi - sottolinea Erasmo D'Angelis, capo della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico - fuori da ogni patto di stabilità ma mai spesi, se non per una quota minima di circa 24 milioni". 

Per Renzi il commissariamento adesso è l’unica strada da percorrere, per evitare anche l’ennesima tirata d’orecchi da Bruxelles, perchè dal 2016 l’Italia potrebbe ricevere sanzioni Ue per 600 milioni di euro, di cui 180 milioni solo per la Sicilia.
Dicevamo che sono 93 le opere finanziate e non ancora cominciate per reti fognarie e depuratori in Sicilia. Alcune di queste finanziate dal Cipe riguardano la provincia di Trapani. Sono 15, eccole.
Tra le opere trapanesi ferme al palo c’è, ad esempio, il depuratore di Trapani, costo 10 milioni di euro. La rete acque nere di Tre Fontane, Torretta Granitola, Kartibubbo, 21 milioni 900 mila euro. E poi il depuratore di Castelvetrano 596.820 euro, fogne di Triscina 22.500.000 euro. Il depuratore di via Errante Vecchia, a Castelvetrano, 13.824.614 euro. Collettore Mazara, un milione di euro. Un’altra opere finanziata era il depuratore Bocca Arena, 3 milioni di euro. Poi il collettamento delle frazioni di Trasmazzarro e Tonnarella al depuratore di Bocca Arena, costo 23 milioni di euro. Il depuratore di Castellammare del Golfo, 18.300.000. L’impianto fognario di Valderice, 3.430.577 euro. E quello della frazione di Scopello, 5 milioni di euro. Ci sono poi le opere finanziate a Marsala: l’impianto fognario in città, 9.316.00, la rete fognaria nella zona lidi, 7.800.000 di euro, il V lotto della rete fognaria a Marsala per 1.690.000 di euro, e le fogne nelle zone periferiche della città per 6.188.000 di euro. I soldi per il V lotto della rete fognaria di Marsala, che ricopre il centro urbano, zona Porticella,via Colocasio, via Giulio Anca Omodei, via Itria, via Libertà, sono stati sbloccati diversi giorni fa. Mentre per gli altr progetti sono state compiute le gare d’appalto.
Nel frattempo, sempre per Marsala, è stato approvato e finanziato, dalla Regione, il progetto per i lavori di sostituzione della rete idrica del centro storico e dei centri abitati. Un finanziamento da 5 milioni di euro che dovrebbe permettere di avere una rete idrica più efficiente, rispetto a quella fatiscente costrutia 50 anni fa.
In provincia di Trapani sono tante le opere ferme al palo. Mai quanto Palermo, con 26 opere, e Catania, la provincia con più fondi stanziati (610 milioni di euro). Le 94 opere che hanno fatto sobbalzare il premier sono, in pratica, 64 in fase di progetto, 15 in fase di approvazione, 14 in fase di affidamento e 1 in fase di esecuzione, come ha delineato il Dipartimento regionale Acque e rifiuti lo scorso anno, a gennaio. Dopo un anno non è stato fatto praticamente nulla, inoltre gli Ato idrici hanno rimborsato i canoni di depurazione pagati dai cittadini, ma non dovuti.