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02/07/2015 06:30:00

Marsala, domani è il gran giorno del Consiglio. Per il Presidente può succedere tutto

 11,00 - Nulla di fatto nella riunione di ieri della maggioranza per decidere chi sarà il prossimo presidente del consiglio comuale. I consiglieri si riuniranno ancora oggi, dalle 19, in quella che si preannuncia una riunione no - stop fino alla quadratura del cerchio. Le correnti di pensiero sono tre: parte del Pd reclama il posto per Antonio Vinci, il Psi vuole che siano rispettati i patti e reclama il posto per Oreste Alagna, ma, al limite, anche per Michele Gandolfo, che potrebbe essere visto dall'opposizione come un nome più di garanzia. Infine Vincenzo Sturiano reclama il posto per se stesso. Il Sindaco Di Girolamo si mantiene neutrale. 

07,00 - Domani, 3 Luglio, a Palazzo VII Aprile, comincia la nuova consiliatura a Marsala. Si insediano i 30 consiglieri, 18 di maggioranza e 12 di opposizione. Moltissime le facce nuove, tante le donne. Giurano, si valutano condizioni di ineleggibilità, si passa a votare il presidente del consiglio comunale. Chi sarà? L'uscente è Enzo Sturiano, che è anche il più votato alle urne il 31 Maggio e 1 Giugno (anche se questa volta c'era la doppia preferenza). Sturiano  gradirebbe tanto essere riconfermato. Ma la strada, fino a ieri sera, appariva per lui tutta in salita. Il fatto è che, come osservano alcuni dentro il palazzo, a queste elezioni la coalizione del Pd è arrivata senza accordi, se non generici. E quando non ci sono accordi i tavoli saltano. Tre anni fa, nel 2012, fu tutto più facile. Già si sapeva che Sturiano aveva deciso di appoggiare Giulia Adamo perchè avrebbe fatto il presidente del consiglio in caso di vittoria, e così è stato. Oggi, invece, si naviga a vista. Tanto che il nostro è stato avvistato da più parti, ieri, con i nervi a fior di pelle, arrabbiato con il Pd che non lo vuole a capo dell'assemblea di Sala delle Lapidi e che gli vorrebbe preferire Antonio Vinci, nome gradito anche all'opposizione. U'n'altra parte della maggioranza si fa stuzzicare dall'idea di Michele Gandolfo, altro consigliere di grande esperienza, e dal gruppo "Una voce per Marsala" si sono fatti avanti proponendo il nome di Alfonso Marrone. Si sono fatte riunioni su riunioni, ieri ce n'è stata una con tutti i consiglieri eletti. Avranno trovato la quadra? Difficile. Loro sono nuovoi e inesperti, e il contesto non aiuta.  Perchè da un lato c'è la sfida Sturiano - Vinci, dall'altro lato c'è il Psi che pretende o il presidente del consiglio comunale o un altro assessore oltre alla Cerniglia. E in mezzo c'è il Sindaco Alberto Di Girolamo che pare assolutamente disinteressato alla cosa. Continua a ripetere che per lui va bene qualsiasi presidente del consiglio, purchè di maggioranza, purchè faccia lavorare bene l'assemblea, e non dà garanzie sull'assessore da nominare in caso di elezione di Sturiano (che perderebbe il posto in Giunta). Quindi, per i socialisti, la paura è che calano le corna e fanno passare Sturiano, ma poi non hanno la ricompensa del secondo assessore in giunta. Stesso ragionamento inoltre fa Sturiano, che deve affrontare la maretta interna nel suo famoso gruppo: ai suoi, quelli di "Democratici per Marsala", Sturiano aveva promesso che si sarebbe dimesso da consigliere per fare l'assessore, liberando un posto in lista, o che avrebbe indicato uno dei suoi assessore al posto suo. E invece qua si rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano.  Si fa sentire alla vigilia della votazione Nino Oddo, leader del Psi: "Noi non alziamo la voce. Diciamo, con serenità, che il nostro ruolo di seconda lista della coalizione va riconosciuto con un incarico importante, quindi o ci danno il Presidente o ci danno un altro assessorato. Anche perchè la Cerniglia non si tocca". Oddo smentisce così le voci su una presunta staffetta, tra sei mesi, tra la Cerniglia e qualche altro esponente del Psi. Conferma invece di puntare su Oreste Alagna: "E' lui quello che ha più esperienza, anche perchè è stato già presidente del consiglio comunale". Per l'esponente del Psi "i socialisti sono uniti e compatti nelle loro posizioni". Sarà vero? "Si - replica lui - perchè infatti stupiremo tutti: siamo l'unico gruppo che ha già deciso il capogruppo. Gli altri invece pare che non siano pronti". Ed è così. Perchè accanto alla partita grossa del presidente (75% dell'indennità del Sindaco) c'è quella dei capigruppo, e soprattutto nel gruppone del Pd è tutto ancora da decidere. Oltre a questa, c'è poi la partita dei presidenti di commissione. Insomma, un rebus a incastro che verrà definito in queste ore. La maggioranza potrebbe dare prova di (apparente) compattezza e risolvere tutto in poco tempo. Oppure potremmo assistere alle sabbie mobili dei veti incrociati. Vedremo domani cosa succede.