Quantcast
×
 
 
24/07/2015 06:25:00

Marsala. Arrivano (forse) le deleghe. E Sturiano che fa? Maggioranza litiga

 Continua la fase di stallo nella giunta Di Girolamo a Marsala. A quasi un mese e mezzo dalle elezioni il sindaco non ha ancora assegnato le deleghe agli assessori. Ma soprattutto, il vero nodo, è quello su Enzo Sturiano. Cosa fa? Si dimette da assessore, verrà “posato” da Alberto Di Girolamo, o manterrà la carica in giunta e quella di presidente del consiglio comunale un altro po'?
Mercoledì sembrava il giorno buono per assegnare le deleghe, poi si è fatto altro in giunta. Allora ci dicono che, con un forse grande quanto una casa davanti, oggi o ad inizio della prossima settimana verranno assegnate le deleghe. Si risolve anche la grana Sturiano? Chi lo sa.
Ieri abbiamo parlato degli accordi palermitani pre elettorali. Sturiano, eletto presidente del consiglio comunale non senza turbolenze nella maggioranza, spinge sempre per avere in giunta un nome vicino alla sua area. I nomi che circolavano erano quelli di Giovanna Benigno e Michele Debonis, ma nella lista dei desideri di Sturiano, in caso di suo abbandono, c'è anche Ginetta Ingrassia, consigliere comunale. Se dovesse andare in porto questa operazione Ingrassia dovrebbe dimettersi da assessore per lasciare il posto a Davide Parrinello, primo dei non eletti e che vorrebbe piano piano scalzare Sturiano dalle simpatie di Paolo Ruggirello, che assieme ad un altro deputato regionale, Nino Oddo del Psi, ha formato un asse per lavorare sull'assessore. Ma Ingrassia non s'ha da fare, è stata una delle più accese sostenitrici dell'ex sindaco Giulia Adamo. Allora qui Alberto Di Girolamo si mette sull'attenti e dice che non va. Che così si può dire addio a quel poco di discontinuità con la precedente amministrazione che si voleva mettere in campo. Nelle ultime ore è scappato un nome, però. E' quello di Piero Fina, dirigente regionale, da poco in pensione, vicino a Baldo Gucciardi.
Questi nomi, escono piano piano. Senza insistenza. Perchè, in fin dei conti, la decisione spetta a lui, ad Alberto Di Girolamo. Alla faccia della collegialità. E potrebbe rimanere in sospeso. Perchè, al di là dei nomi che circolano, e su cui ci sono molte resistenze, alla fine è sempre lui che non vuol far finire il gioco. E l'ultimo retroscena, in questi giorni, è che il presidente del consiglio comunale non è intenzionato a lasciare la poltrona di assessore. Anzi, rilancia. I nomi che propone non piacciono? Bene, rimane assessore, la legge non glielo vieta di avere la doppia carica. E così vuole che si assegnino le deleghe, per blindare la giunta. Per questo ancora agli assessori non è stato assegnato alcun ramo da dirigere. Forse, quindi, non ci sarà un nuovo assessore, che sarebbe stato di volontà del sindaco. O Di Girolamo farà la mossa di forza e “poserà” Sturiano, anche contro la sua volontà. Dal Quartiere Spagnolo dicono che le deleghe potrebbero assegnarsi  oggi, domani o all'inizio della prossima settimana. Ma è già da giorni che si parla di un'imminente svolta. E, sinceramente, i cittadini cominciano tutti ad essere un po' stanchi di questo spettacolo. 
Intanto ieri la maggioranza ha avuto un altro momento di spaccatura. Momenti, che ormai vanno avanti da settimane. Da quel pasticciaccio dell'elezione del presidente del consiglio. Ieri in commissione Affari Generali la maggioranza non ha trovato l'accordo per eleggere il presidente, avevano proposto Letizia Arcara. Allora è uscito eletto, anche con i voti del Pd, presidente Ivan Gerardi, e vice Eleonora Milazzo. “Si evidenzia una maggioranza sfilacciata dal voto di oggi", dichiara Letizia Arcara, consigliere comunale del Psi, che doveva essere il presidente votato dalla maggioranza. "Non abbiamo fatto accordi trasversali, hanno fatto tutto loro - dice Giovanni Sinacori dell'Udc - se prima dicevamo che la maggioranza era all'ossigeno adesso sono alla canna del gas. Chiederemo al sindaco di venire a riferire a Sala delle Lapidi". L'altra commissione, desideratissima, è la seconda: Sport, Turismo, Pubblica istruzione. Ad aggiudicarsi la presidenza il consigliere più votato del Pd Calogero Ferreri, che nei giorni scorsi aveva rifiutato di candidarsi a presidenze "pur avendo i titoli essendo il più votato per non sottostare a giochetti politici". Ora è arrivata, però. La vice presidenza va a Nicoletta Ferrantelli di Forza Marsala, quindi opposizione. Anche la presidenza della seconda commissione era stata oggetto di scontro interno nella maggioranza. A a contendersela c'erano Federica Meo e Calogero Ferreri. L'accordo è stato trovato, ma gli sguardi non si incrociano certo cordialmente tra quelli della maggioranza. Anche su questo Alberto Di Girolamo sta deludendo molti dei suoi sostenitori e gli si chiede di prendere in mano il Partito Democratico, di cui il sindaco è ancora segretario, e coordinare questa fase di nervi tesissimi. Il sindaco però pare non volersi interessare, al momento, di queste faccende politiche.