BUDAPEST - Uno strepitoso Sebastian Vettel ha vinto il Gp di Ungheria, conquistando, così, la sua prima vittoria in carriera all'Hungaroring. Per il tedesco arriva il traguardo di 41 vittorie come Senna e il secondo trionfo in questa stagione per la Ferrari. In una delle gare più belle e avvincenti di questa stagione il tedesco della Ferrari ha vinto dominando la gara dal primo giro quando è stato protagonista di un grande sorpasso assieme al compagno di squadra Kimi Raikkonen. Applausi anche per il finlandese della Rossa, costretto al ritiro a pochi giri dalla fine per un calo di potenza. Alle spalle di Vettel si sono piazzate le due Red Bull di Kvyat e Ricciardo, mentre è da dimenticare la giornata delle Mercedes. Problemi ed errori per Hamilton e Rosberg che alla fine hanno chiuso al sesto e all'ottavo posto. Ottimo risultato per Fernando Alonso che ha chiuso quinto dietro alla Toro Rosso di Max Verstappen. «Grazie ragazzi, Forza Ferrari», ha urlato al team Vettel appena tagliato il traguardo e ha poi detto in francese: «Grazie Jules, questa vittoria è per te!».
FERRARI SUPER IN PARTENZA, COLPI DI SCENA IN GARA - Partenza sprint, si diceva, per le due Ferrari: Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno bruciato all'avvio Lewis Hamilton, che scattava in pole, guadagnando i primi due posti. Per il campione del mondo un primo giro da dimenticare finito sulla ghiaia per una sbandata e rientrato in decima posizione. Subito una penalizzazione, di cinque secondi, per Felipe Massa: il brasiliano della Williams non si era posizionato correttamente in griglia e per questo motivo la partenza è abortita costringendo tutti a un nuovo giro di ricognizione. Massa, impegnato, nelle prime fasi della gara, anche in un duello "non previsto" con Lewis Hamilton per la nona posizione. Al decimo giro Vettel resta stabile al comando, seguito dal compagno di squadra Raikkonen, da Rosberg e da Bottas. Nelle retrovie Hamilton recupera posizioni fino a a raggiungere, al 23/o giro, le spalle di Daniel Ricciardo, quarto dopo il sorpasso su Bottas. Sotto investigazione, nel frattempo, il contatto Maldonado-Perez con il messicano che è finito anche fuori pista per poi rientrare. Penalizzazione per Maldonado mentre davanti, dopo i primi pit-stop, ci sono sempre le Ferrari che precedono Rosberg e Ricciardo. Al 26/o giro ancora una penalizzazione, questa volta per la Lotus, a Grosjean per il pericolo causato in corsia box con Massa.
SAFETY CAR E RITIRO RAIKKONEN - Nuovi colpi di scena poco dopo la metà della gara con la Virtual Safety Car per l'uscita di pista di Hulkenberg: macchina danneggiata ma, per fortuna, nessun problema per il pilota. Mentre tutti ne approfittano per un nuovo cambio gomme, Raikkonen avverte problemi di potenza. Al 44/o giro arriva la safety car "reale" e così, a poco piú di venti giri dalla fine tutto si riazzera. Finale davvero pieno di imprevisti e colpi di scena: al 50/o giro rientra la Safety Car e la corsa può ripartire, con Rosberg che riesce a superare Raikkonen e portarsi in terza posizione. Pit-stop da dimenticare per il finlandese della Ferrari che rimane fermo e riesce a ripartire solo dopo il reset elettronico e l'avvio dall'esterno del motore, ma il ritiro arriva pochi giri più tardi. Nel frattempo c'è un drive-through per Hamilton, per un'infrazione commessa al rientro in pista dopo l'ultima sosta ai box, con il britannico 12/o e Nico Rosberg sempre più vicino a Vettel. A dieci giri dalla conclusione, Vettel aumenta il vantaggio sulla Mercedes di Rosberg, mentre Hamilton fa segnare il nuovo giro record: il duello è serrato con Daniel Ricciardo, in terza posizione, che non molla. Nel frattempo ancora un'inchiesta a carico di Maldonado, per aver superato quando si era sotto safety car, così come Hamilton e Kvyat che finiscono "under investigation" negli ultimi giri. Nel finale c'è anche il ritiro di Sainz, il quarto dopo Hulkenberg, Perez e Raikkonen. Ma i colpi di scena non finiscono: Lewis Hamilton recupera prendendosi l'ottavo posto mentre arriva una foratura per Rosberg dopo un contatto con Ricciardo. Il tedesco riesce ad arrivare ai box ma per il tempo perso rientra decimo. Alla fine vince Vettel davanti alle due Red Bull. Alle due Ferrari un grandissimo applauso: era dal Gp di Germania del 2012 che le Rosse non stavano davanti dopo il primo giro. Per Hamilton, invece, giornata da dimenticare: il britannico ha commesso troppi errori e ha perso, così, la possibilità di diventare il primo pilota a vincere per cinque volte in Ungheria. Adesso un mese di ferie. Si tornerà in pista a Spa-Francorchamps.
Classifica Piloti
Classifica costruttori
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