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05/08/2015 06:20:00

Tari a Trapani, Salemi e Castellammare del Golfo. Polemiche,costi e agevolazioni

  La Tari, tassa sui rifiuti solidi urbani, per i cittadini trapanesi quest'anno avrà un costo di circa 12 milioni di euro e subito i consiglieri comunali attaccano costi e qualità del servizio ritenuto dalla maggior parte al di sotto dello standard di efficienza. Proprio per tale motivo il capogruppo del Partito Democratico,Enzo Abbruscato in un documento chiede all'amministrazione comunale la messa in atto di uno strumento di controllo delle Società partecipate del Comune e specificatamente della società che si occupa della gestione di tale servizio.«Non è più tollerabile- scrive tra l'altro il rappresentante del PD- che non si possa procedere ad un rigoroso controllo della società trapanese.I vertici della Società- dice ancora Abbruscato- di fatto obbligano i cittadini trapanesi alla copertura delle spese del 100 per cento della Tari, mentre non si è a conoscenza delle spese dettagliate che vengono operate per gli stessi, quali ad esempio, missioni,straordinario, premi e quant'altro». «Abbiamo richiesto e proposto da tempo- conclude il capogruppo del PD all'amminitrazione comunale di intervenire in tal senso, ma ad oggi non è dato conoscere quali siano eventualmente stati i risultati conseguiti». Ed al riguardo va ricordato che un'apposita commissione consiliare d'indagine presieduta dallo stesso Abbruscato inviò circa 6 mesi addietro, con voto favorevole del Consiglio comunale una dettagliata relazione anche alla Procura della Repubblica. Ecco il testo integrale della nota di Abbruscato:

Quanto accaduto durante la seduta d’aula, concernente la trattazione del Piano Finanziario della TARI 2015, rappresenta bene il livello di responsabilità di questa Giunta, in primis verso i cittadini.
Il Consiglio Comunale, ha esaminato la Delibera di fondamentale importanza per definire le tariffe TARI 2015, e nel corso del dibattito il sottoscritto, ha sottolineato ancora una volta, che dei 12.600.000,00 euro del piano finanziario, ben 9.266.000 sono il costo della TP SERVIZI per la gestione del ciclo rifiuti al Comune di Trapani.
Sebbene già dalle risultanze della relazione finale della Commissione d’Indagine sulla TRAPANI SERVIZI, di totale proprietà del Comune era evidente che il controllo sulla gestio della stessa sia demandato al Dirigente preposto e alla Giunta , il Consiglio Comunale non può che prendere atto dei numeri presentati dai vertici della partecipata, che di fatto obbligano alla copertura al 100% di questo costo da parte dei cittadini, tramite la TARI.
Alle pressanti richieste del sottoscritto e di altri colleghi, il Sindaco ha deciso di ritirare l’atto deliberativo e di riproporlo successivamente, soprattutto grazie alla proroga accordata ai Comini siciliani per la presentazione del bilancio 2015.
Prendo atto dell’assoluta mancanza di rispetto istituzionale verso il Consiglio Comunale, e di conseguenza dei cittadini su cui vengono ripartiti i costi della TRAPANI SERVIZI, della discarica e dell’impianto di riciclaggio che , essendo di proprietà della comunità, dovrebbero rappresentare un vantaggio per la città di Trapani , ma che di fatto si traducono in tasse per un servizio al di sotto dello standard richiesto.
A mio avviso la mancata adozione di uno strumento di controllo analogo delle Società partecipate, rappresenta una deficienza non più tollerabile, ancorchè richiesto e proposto da diverso tempo.

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. «Soddisfatti per la riduzione delle tariffe riguardanti la tassa sui rifiuti. In un momento davvero difficile riusciamo a ridurre la pressione fiscale».
Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola poiché ieri sera il consiglio comunale ha approvato il piano economico finanziario dei costi per il servizio smaltimento rifiuti. In altri termini, specificano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore al bilancio Salvo Bologna, la tassa sui rifiuti, prevista sempre in tre rate «per la prima volta prevede una riduzione delle tariffe per le utenze domestiche, pari a circa il 4%. Abbiamo predisposto circa 190 mila euro di agevolazioni per le seconde case e per quelle che superano un chilometro di distanza dai cassonetti. Tante le agevolazioni sociali per diverse categorie deboli come ad esempio chi ha basso reddito». «Per quanto riguarda le utenze non domestiche -spiegano ancora il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore Salvo Bologna- alcune rientreranno nelle riduzioni e le altre manterranno le stesse tariffe che sono molto contenute. Per il nuovo ambito di raccolta ottimale stiamo lavorando per ottenere risparmio ma soprattutto equità: ridurre i costi del servizio di raccolta rifiuti, pagando solo quello che ci spetta in proporzione ai rifiuti che produciamo ed al personale assunto».  Il piano economico è stato votato dagli undici consiglieri presenti in consiglio comunale.

SALEMI. Una riduzione dei costi Tari per le famiglie più numerose e meno abbienti, tariffe domestiche e non domestiche invariate e, infine, sgravi per le aziende che producono rifiuti speciali in maniera continuativa e prevalente e che provvedono autonomamente allo smaltimento degli scarti provenienti dalla propria attività. Queste le principali novità proposte dalla giunta del Comune di Salemi e approvate dalle forze di maggioranza nel Consiglio comunale che ha dato il via libera al Piano economico-finanziario della Tari per i primi sei mesi del 2015. Il documento, che si attesta a circa 770mila euro, prevede una riduzione dei costi di circa il dieci per cento rispetto al 2014 e l'intento dell'Amministrazione è quello di favorire le fasce più disagiate e le famiglie più numerose.
Le tariffe domestiche e non domestiche per il 2015 resteranno invariate, mentre importanti modifiche riguardano il regolamento della tassa per le aziende: quelle realtà che producono rifiuti speciali in maniera continuativa e prevalente, e che già provvedono a proprie spese allo smaltimento dei rifiuti seguendo le regole imposte dalla legge, saranno esenti dalla Tari. Quelle attività che producono rifiuti speciali non in maniera continuativa e prevalente, invece, avranno una riduzione della tassa del 20 per cento.
Novità anche per quanto riguarda i nuclei familiari proprietari di una seconda casa con superficie di oltre 150 metri quadrati. Quest'ultimi con il vecchio regolamento pagavano una tassa pari a quella di una famiglia composta da quattro persone, mentre con le modifiche approvate dal Consiglio pagheranno solo in base


alla superficie dichiarata. Prevista, inoltre, l'esenzione per le seconde case prive di servizi, luce e acqua.
“Nonostante le difficoltà economiche del Comune e la crisi permanente del sistema rifiuti abbiamo comunque ridotto i costi e abbassato le tariffe – spiega il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Partendo dai nuclei più numerosi e dalle attività produttive, abbiamo voluto dare un segnale di equità che contiamo di migliorare nettamente il prossimo anno anche grazie all'avvio della raccolta differenziata”.