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21/09/2015 08:05:00

Se Ryanair lascia Trapani si perdono 350 posti di lavoro

 «Siamo seriamente preoccupati dalla notizia appresa, riferibile alla compagnia irlandese Ryanair, la quale comunica che lascerà lo scalo di Birgi. Riteniamo che questo comporterà ricadute occupazionali presso lo scalo, sono circa 350 i lavoratori e le lavoratrici coinvolti dell'indotto».
Lo scrive in una nota il segretario regionale UGL trasporto aereo, Domenico De Cosimo. «La compagnia irlandese - prosegue il sindacalista -, ha fatto base a Trapani nel 2008, garantendo quasi trenta rotte nazionali e internazionali, frutto di un accordo di co-marketing del 2014 tra la compagnia, i comuni della provincia di Trapani e la Camera di commercio». «Gli azionisti pubblici e privati - spiega De Cosimo - devono assumersi la responsabilità, di una Sicilia Occidentale con un altissimo tasso di disoccupazione». «L'Ugl si attiverà - aggiunge Franco Fasola, Segretario Responsabile dell'Utl/UGL di Trapani, con tutti gli strumenti necessari e con ogni iniziativa sindacale opportuna, a salvaguardia dei livelli occupazionali. Appare davvero paradossale la scelta di Ryanair - conclude Fasola - e lo dimostra il fatto che nonostante assistiamo a rilevanti crisi aziendali di settore, lo scalo trapanese di Birgi ha proseguito un trend di crescita apprezzabile».

D'ALI'.  Un manager specializzato nei rapporti con le compagnie aeree per la gestione dell’accordo di comarketing finalizzato al prosieguo dell’attività della Ryanair nell’aeroporto di Trapani-Birgi. La proposta è stata fatta dal senatore Antonio D’Alì nell’ambito dei lavori del coordinamento provinciale di Forza Italia. Per il parlamentare trapanese, infatti, «l’accordo di comarketing alla fine funzionerà, ma la gestione della vicenda non mi pare nelle mani adeguate». Da qui la proposta di «incaricare un grosso professionista».
«Io sono ottimista per natura - ha aggiunto il senatore di Forza Italia, che è anche il coordinatore provinciale del partito - e rimango convinto che non ci sarà alcuna defezione da parte di Ryanair ma bisognerà praticare tutte le strade percorribili, anche in direzione della Comunità europea perché i bandi per i voli siano realmente aperti a tutte le compagnie».