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02/10/2015 06:30:00

Marsala. Caos maggioranza. Stop a scuolabus e mensa. Angileri: "Non sono stata informata"

15.30 - La città è arrabbiata, i genitori dei bambini che avrebbero dovuto usufruire dei servizi scuolabus e mensa scolastica sono indignati per lo stop imposto dall'amministrazione comunale. "Non ne sapevo niente, non ero a conoscenza di questo provvedimento", ci dice l'assessore alla Scuola Anna Maria Angileri. "C'era il sentore ma non sono stata interpellata dagli uffici che hanno preso questo provvedimento". E' comunque una circostanza grave questa, quella di alcuni servizi primari riguardanti i bambini che vengono sospesi senza sentire l'assessore al ramo. Lo stop era nell'aria, per quello che aveva detto sia il sindaco che il vice sindaco, ma nessuno se l'aspettava così repentino. "Credo comunque che sia una cosa temporanea", aggiunge Angileri. C'è confusione in seno alla giunta, con settori che non si parlano nel prendere decisioni così delicate. Di fatto ci sono bambini a Marsala che senza scuolabus non possono andare a scuola e famiglie in gravi difficoltà.

13,20 - "Un ricatto alla città, non possono tagliare questi servizi". Sono arrabbiati i genitori dei bambini che avrebbero dovuto usufruire dei servizi scuolabus e mensa. L'atto dell'amministrazione di dare mandato ai dirigenti di Marsala era pronto già da ieri,  e oggi genitori e personale scolastico si sono visti affisso l'avviso sulle bacheche. "Non si possono bloccare servizi dall'oggi al domani, c'è gente che lavora e adesso senza mensa non sa dove portare i propri figli" protestano i genitori. 

 

13.00 - Rinviato a data da destinarsi l'avvio dei servizi scuolabus e refezione scolastica a Marsala. Lo si legge in un avviso del direttore di Marsala Schola Nicola Fiocca oggi affisso nelle bachece delle scuole marsalesi. E' il primo effetto, annunciato dall'amministrazione Di Girolamo, della bocciatura dell'aumento della Tasi dal consiglio comunale di Marsala. Il sindaco Alberto Di Girolamo e il vice Agostino Licari avevano detto che con i minori introiti dalla Tasi si sarebbero tagliati alcuni servizi e tra questi ci sono appunto scuolabus e mensa scolastica. Dovevano partire il 5 e il 6 ottobre, invece slitta tutto, si legge nell'avviso, "a causa della riduzione dei trasferimenti da parte del Comune di Marsala"

 

 

11.00 - La segretaria provinciale del Psi Vita Barbera interviene sulla situazione politica marsalese chiarendo la posizione dei socialisti. Vita Barbera ricorda che fin dall'inizio il Psi ha denunciato il grave stato di malessere nella coalizione che aveva sostenuto Di Girolamo. "I soli 4 voti conseguiti dal sindaco in consiglio - dichiara Barbera- sono la dimostrazione plastica che il problema non è il psi ma l'intera maggioranza, che non si riconosce nell'azione condotta in questi primi mesi da Alberto Di Girolamo. A cominciare dal partito, il pd, del quale il sindaco sarebbe,allo stato, anche il segretario. È stato un errore prendere sotto gamba la richiesta del psi di una verifica politica. Richiesta che oggi reiteriamo con maggiore forza, con la presenza dei vertici provinciali. Il centrosinistra e il sindaco si devono interrogare su cosa non ha funzionato e attrezzarsi per rispondere alle aspettative che avevano suscitato nei marsalesi".

 

9.00 - L'opposizione ha firmato un documento sulla crisi politica all'interno della maggioranza a Marsala. Il bersaglio è soprttutto il sindaco, e la sua giunta, più i consiglieri di maggioranza. 

 

E' da irresponsabili e da incapaci minacciare il taglio dell'erogazione di servizi primari quali il trasporto alunni e la mensa scolastica, perchè non si è stati in grado di preparare e far approvare una manovra di modeste entità economiche.L'Amministrazione Di Girolamo ha utilizzato il taglio di servizi quale clava contro il Consiglio Comunale, per farsi approvare una delibera che proponeva l'aumento dell'aliquota della TASI.
Un aumento contestato pubblicamente dalle Organizzazioni Sindacali della Città, invisa dalla minoranza consiliare di Palazzo VII Aprile ed affossata, impietosamente, dalla maggioranza politica che sostiene, o sosteneva, il Sindaco Alberto Di Girolamo.
Solo quattro voti a favore, su ventinove votanti, su un complessivo di diciotto voti ipoteticamente disponibili, dimostrano che Alberto Di Girolamo non governa la maggioranza politica che ha vinto le elezioni e che lo stesso ha confermato essere tale su esplicita richiesta di chiarimento rivoltagli in aula dal capogruppo de I Democratici, Ginetta Ingrassia.
L'Amministrazione Comunale ha dimostrato, in aula, i limiti politici strutturali dai quali è gravata.
La bocciatura della delibera relativa alla aliquota TASI, che segue la bocciatura della delibera relativa alla TARI, nonché la necessità di ricorrere al senso di responsabilità della minoranza consiliare per l'approvazione di alcune delibere, dimostra che la rivoluzione, preannunciata dal Sindaco Di Girolamo, non esiste neanche allo stato embrionale.
L'Amministrazione Di Girolamo ha tentato di utilizzare gli stessi strumenti (Aumento delle Imposte e Taglio dei Servizi) di chi, a detta del Sindaco, ha provocato i disastri finanziari attuali, il Consiglio Comunale non lo ha consentito, se non si è in grado di amministrare adeguatamente, se si è incapaci di trovare misure consone allo stato finanziario complessivo che le comunità locali stanno vivendo, si deve avere il coraggio e la responsabilità di ammetterlo e di trarre le conseguenze.
La minoranza consiliare, come ha sempre fatto in questo scorcio di consiliatura, è disponibile a valutare soluzioni che non siano solo punitive nei confronti di chi, cittadini onesti e con senso civico, pur con molti stenti, hanno sempre fatto il loro dovere pagando i tributi.
Non ci pare inutile sottolineare che il dottore Di Girolamo, nella qualità di segretario politico cittadino del PD, l'anno scorso è intervenuto con il Commissario Straordinario, che guidava il Comune di Marsala, chiedendo di non aumentare l'aliquota della TASI, preferendo l'aumento del prelievo dell'addizionale IRPEF, e che il Presidente del Consiglio dei Ministri e segretario nazionale del PD, Matteo Renzi, ha annunciato la cancellazione, a far data dal 2016, dell'Imposta sulla casa.

6.30 - Resa dei conti, chiarimento, verifica politica, resettare gli equilibri. La maggioranza che sostiene il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, è spaccata dopo la bocciatura in consiglio comunale della proposta dell'amministrazione di aumentare la Tasi dall'1,5 al 2,5 per mille. E queste sono ore in cui si tenta di trovare la quadra. Anche se c'è molto nervosismo. Ci si guarda male, non ci si fida, adesso, più facilmente del compagno di avventura. I gruppi si sono sfaldati bocciando la proposta dell'amministrazione. Adesso sono in bilico alcune poltrone nella giunta Di Girolamo. Ma anche alcuni ruoli da chiarire tra i consiglieri comunali. Dalle parti di Di Girolamo c'è chi parla di sindaco sotto 'ricatto' politico. Chi gli ha votato contro parla di errori politici del primo cittadino.
Chi si è astenuto, chi ha votato contro e solo in 4 su 18 consiglieri di maggioranza hanno detto sì all'aumento della Tasi.
Le bordate arrivano soprattutto dal Psi, con Michele Gandolfo, sostenuto dagli altri suoi colleghi socialisti Arcara e Alagna, che si lascia andare una parola a lui familiare: “opposizione”. E' lì che si era spostato dopo pochi mesi quando a governare la città c'era Giulia Adamo. Ma ancora è presto con Di Girolamo, corregge il tiro: “non andiamo, per ora, in opposizione, ma questo modo di fare dell'amministrazione non ci piace. Non è così che si fa la rivoluzione volevamo essere interpellati prima sulla manovra che si stava facendo. La giunta non ci ha detto che voleva aumentare la Tasi”. E il voto dei tre del Psi è stato contrario. Segnali di rottura anche da Arturo Galfano, vice presidente del consiglio comunale, che ha votato no all'aumento della Tasi, e in maniera contraria al suo gruppo. Qualche sassolino Galfano se lo porta dietro da un po' di settimane. Il sindaco, ad esempio, in conferenza stampa, presentando l'atto da proporre al consiglio comunale aveva detto che non ci sarebbero stati problemi nell'approvarlo che i consiglieri non si sarebbero opposti “perchè tutti i gruppi sono rappresentati in giunta e tutta la giunta è d'accordo”. Ma Galfano aveva fatto notare, stizzito, che non proprio tutti i gruppi erano rappresentati. Cambiamo Marsala, di cui fa parte (ancora per poco sembra di capire) non aveva alcun assessore. “Ma non è una questione di poltrone, io non sono d'accordo con l'aumento delle tasse. Credo che ci siano altre soluzioni e volevo essere interpellato dall'amministrazione”. Galfano vota contro ed è per questo che Daniele Nuccio, che invece ha votato a favore della Tasi, si è dimesso da capogruppo di Cambiamo Marsala e da vice presidente della commissione Bilancio. "Propongo - dice Nuccio - un rimpasto di Giunta o le dimissioni dei consiglieri comunali, dato che non c'è maggioranza". Nuccio sostiene che dovrebbero andare via dalla Giunta gli assessori che fanno riferimento ai gruppi che hanno votato contro la Tasi: Angileri (Pd), Cerniglia (Psi), Accardi (Voce per Marsala).
“Nuccio chi?” sembrano quasi dire quelli del Pd. “Non voglio commentare questi aspetti politici e non voglio rispondere”, dice Anna Maria Angileri. “Non accettiamo lezioni di politica da nessuno, figuriamoci da un giovane consigliere comunale” dice invece Antonio Vinci, capogruppo del Pd il partito che sta creando più imbarazzo al sindaco, anche perchè è il suo. E proprio da lì, dal partito di cui è segretario comunale, Alberto Di Girolamo dovrebbe partire per sistemare la sua maggioranza. Sembra che ci sia un rompete le righe, ad un certo punto. E Di Girolamo si prepara ad un faccia a faccia senza peli sulla lingua con i suoi. La sintesi dell'imbarazzo nella maggioranza la fornisce Calogero Ferreri, il più votato del Pd. Qualche ora prima della seduta non aveva dubbi e aveva lasciato su Facebook la sua intenzione di voto: “Per senso di responsabilità voto sì”. Non l'avesse mai detto. In aula si astiene, e su Facebook lo prendono a batticulo.
Bisognerà guardare negli occhi Vinci, che non ci rimane molto bene quando sindaco e vice sindaco puntano il dito sulle amministrazioni precedenti a proposito dei conti in rosso del Comune. Vinci, con Adamo, era assessore al Bilancio: “infatti ho risposto a Licari cosa avevamo fatto per contrastare evasione e disservizi Aimeri”. “Ci rendiamo conto delle difficoltà che ci saranno a far quadrare il Bilancio di Previsione, ma il ricorso ad un aumento delle tasse in un momento di grande difficoltà economica per le nostre famiglie, per quanto ci riguarda non è una soluzione percorribile – aggiunge il capogruppo Pd in una nota. Invitiamo il Sindaco e l'Amministrazione Comunale, a cui rinnoviamo incondizionata fiducia sul loro operato e pieno appoggio politico, affinchè si adoperino presso gli Uffici competenti a trovare soluzioni alternative all'incremento delle tasse, al fine di poter approvare il Bilancio di Previsione".  
Le opposizioni nel frattempo sono compatte. Esultano davanti alla maggioranza in difficoltà. Dai 5 stelle a Futuro per Marsala all'Udc. Hanno fatto poco in realtà. Hanno fatto l'opposizione, votare contro un atto della giunta. Tutto il resto l'ha combinato la maggioranza. “Bravi complimenti, la città ringrazia” è stato il commento del sindaco alla fine della seduta rivolto all'opposizione. Aveva sbagliato lato dell'aula. A fare il pasticcio ci hanno pensato i suoi. Si dice che volerà qualche testa in giunta. Si dice che la prima indiziata sia la Cerniglia. “Sono mortificato per quello che è successo, ma ora dobbiamo cercare di capire come far quadrare i conti”. E' Agostino Licari, il vice sindaco, a parare il fulmine, anzi la tempesta, il giorno dopo. Nel frattempo il sindaco sarà costretto a rivedere il suo ruolo politico. Voleva fare semplicemente il sindaco, si trova costretto a fare il leader, a tirare le orecchie a depennare qualcuno dalla listeadelle persone su cui poter contare.