Banchetto di nozze a Favignana per coppia romana. 60 chili di aragoste e...
Dal Comune di Favignana arrivano notizie un po' mondane, e così apprendiamo che una coppia di romani si è sposata in grande stile nell'isola il 3 Ottobre, con tanto di sito internet dedicato, chilate di aragoste, e, ovviamente, di cassate siciliane. Loro sono Marco Fiasconaro e Alessandra Ferlito, entrambi romani, 44 anni lui e 35 lei, che hanno coronato il loro sogno d’amore assieme ad amici e parenti arrivati sull’isola da Buenos Aires, da Londra, da Parigi, dalla Germania e naturalmente da Roma. Il sogno per loro si è compiuto sabato scorso 3 ottobre: una data che è stata racchiusa in un sito, esattamente www.treottobre.it, che illustrava nei minimi dettagli i preparativi del matrimonio e tutta la logistica predisposta, per realizzarlo. Impiegato in Finmeccanica lui, restauratrice al Vaticano lei, Marco e Alessandra hanno scelto Favignana perché proprio qui hanno iniziato la loro storia d’amore. La festa, dopo il matrimonio religioso alla Chiesa Matrice, si è svolta in modo quasi itinerante per i locali e le attrattive principali del paese, tra cui un party in una cava a 12 metri di profondità dove i dj hanno assicurato musica fino a tarda ora per tutti gli intervenuti al party. Una cava particolare, che si dice sia stata scavata da una sola persona che, volendo lasciare un regalo all’isola, vi ha lavorato per 35 anni. Per gli sposi, poi, un pranzo speciale: cous cous con oltre 60 chili di aragoste pescate direttamente (stando alla nota del Comune) dai pescatori favignanesi e per dessert 14 cassate siciliane - di cui una gigantesca preparata live.
OLANDA. Sono 7 i pezzi di pezzi conservati nell'antiquarium dell'ex Stabilimento Florio di Favignana, inviati in Olanda per l’inaugurazione di ieri della mostra “Mirabilia maris/Sicily and the sea”, dedicata alle testimonianze storico-archeologiche subacquee provenienti dai fondali siciliani dalla preistoria fino alle epoche più recenti. L'evento nasce come percorso espositivo itinerante del patrimonio culturale subacqueo siciliano in collaborazione con l'Allard Pierson Museum dell'Università di Amsterdam (NL), e prevede la partecipazione di partner internazionali scelti fra i musei e le istituzioni culturali più prestigiosi e più noti in Europa (Ashmolean Museum di Oxford, Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen), al fine di valorizzare e promuovere quanto recuperato in Sicilia, raccogliendo e offrendo per la prima volta al pubblico una visione d'insieme più esaustiva dell'intensità degli scambi culturali, dei traffici commerciali nel Mediterraneo, aventi come protagonista la Sicilia, che per la sua posizione fin dalla preistoria è stata il baricentro della navigazione mediterranea, sia al fine di pacifici scambi, sia per operazioni militari di conquista ed espansione da parte di popolazioni diverse. La mostra ripercorre 2500 anni di storia della Sicilia fino al XVI secolo, evidenziando anche il difficile lavoro degli archeologi subacquei e i nuovissimi mezzi di indagine e prelievo in alto fondale offerti dalla tecnologia a supporto della ricerca per mare.
La mostra prevede varie sezioni, che mettono insieme reperti subacquei, modellistica navale e pannelli relativi alla storia della Sicilia, attraverso i quali si illustreranno sia le ultime scoperte della Soprintendenza del Mare, sia quelle più antiche dei primordi dell'archeologia subacquea siciliana (Frost, Kapitaen, etc.) con filmati storici, video-installazioni, ricostruzioni virtuali dei siti e relitti e infine l'edizione completa di un catalogo illustrato della mostra e dei manufatti esposti in lingua italiana ed inglese. Saranno predisposti inoltre “hands-on activities” per illustrare didatticamente i metodi e le tecniche dell'archeologia subacquea e il lavoro dell'archeologo sui reperti.
La sede che ospita la mostra in Olanda è l'Allard Pierson Museum, in Oude Turfmarkt ad Amsterdam, nell’edificio dell’antica Banca Nazionale. È un museo archeologico diretto dall’Università di Amsterdam, che ospita collezioni dedicate a varie civiltà antiche, dalle civiltà mesopotamiche, all’Antico Egitto, agli Etruschi, alle civiltà Greca e Romana. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 17 aprile 2016. Questi i reperti dell’ex Stabilimento Florio: Ceppo di ancora in piombo del tipo “mobile” con iscrizione in rilievo Euploia (V-IV sec.a.C.); Scandaglio in piombo da Levanzo (III sec.a.C.); Ciotola dal relitto Abbione (X-XII sec. d.C.); Anfora dal relitto Abbione (X-XII sec. d.C.); Brocca dal relitto Abbione (X-XII sec. d.C.); Tegola dal relitto Abbione (X-XII sec. d.C.) e Fiasca da Pellegrino da Favignana (XIV sec. d.C.)
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