Il giudice monocratico Sara Quittino ha assolto l’ex sindaco Giulia Maria Adamo dall’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e l’ex consigliere comunale Gregorio Saladino da quella di minacce ad alcuni vigili urbani. La vicenda è datata 2 luglio 2014, quando nei pressi del Palazzo municipale la Adamo intervenne in favore del consigliere, che in quel momento stava discutendo animatamente con alcuni vigili che gli chiedevano di spostare lo scooter parcheggiato dove c’era il divieto di sosta. Saladino disse ai vigili che li avrebbe denunciati perché non avevano fatto spostare altri mezzi parcheggiati. Per questo motivo è scattata l’accusa di minacce. Il pm aveva chiesto la condanna di entrambi gli imputati: 4 mesi per Saladino e 3 mesi per la Adamo. “Saladino non ha minacciato i vigili – ha sostenuto in aula l’avvocato difensore Sebastiano Genna - Ha solo detto loro che li avrebbe denunciati. Avrebbe denunciato che solo a lui fu chiesto di spostare il mezzo, mentre lì ce n’erano parcheggiati anche altri”. Giulia Adamo, invece, è finita sotto processo perché intervenne in difesa di Saladino, invitando, a quanto pare, i vigili a svolgere altrove il loro servizio. L’indagine, coordinata dal procuratore Di Pisa, fu avviata a seguito di quanto riportato da alcuni organi d’informazione on line, tra cui tp24.it. A difendere Giulia Adamo è stato l’avvocato Luigi Cassata, che nella sua arringa ha detto: “L’on. Adamo non ha offeso nessuno. Qualsiasi cosa lei abbia detto ai vigili presenti sul luogo era finalizzato a ristabilire il buon andamento, l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nel settore d’attività dei vigili urbani. La nuova fattispecie del reato di oltraggio a pubblico ufficiale non tutela in prevalenza l’istituto giuridico della reputazione dei rappresentanti delle forze dell’ordine, ma tutela principalmente in buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione. Giulia Adamo è intervenuta per caso in una situazione che vedeva quattro vigili individuare un consigliere comunale e si è permessa di intervenire non per offendere, ma per far si che la loro attività si concentrasse in un altro settore ritenuto più strategico per l’amministrazione”. Ovvero, in un’altra zona del centro storico più affollata di auto e scooters.