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18/01/2016 20:10:00

Alcamo, scarcerato il pompiere accusato di aver tentato di uccidere la moglie

 E' stato scarcerato Vincenzo Aprile, il vigile del fuoco di Alcamo che era stato tratto in arresto con l'accusa di aver tentato di uccidere la moglie. Il tribunale del riesame di Palermo aveva respinto il ricorso. Ma il gip del tribunale di Trapani ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare.  Disposto il ricovero presso il reparto di psichiatria di un ospedale del Trapanese. L’avvocato Antonino Vallone  ha presentato nuove memorie difensive tra le quali perizie mediche, che attestano che le condizioni di salute di Vincenzo Aprile non sono compatibili con il regime carcerario e nel momento che colpì la moglie con un coltello “non era capace di intendere e di volere”. Il tentato omicidio è avvenuto, lo scorso Dicembre,in un appartamento di via delle Magnolie di Alcamo dove il pompiere abita con la moglie, colpita da diverse coltellate.

SENTENZA ANNULLATA. E’ stata annullata, dalla Corte di Cassazione, la sentenza di condanna per violenza sessuale nei confronti di un alcamese, P.A., accusato di aver abusato della cognata. I fatti risalgono ad alcuni anni addietro, quando l’uomo, approfittando dell’assenza della moglie (sorella della vittima), avrebbe avuto alcuni contatti fisici a sfondo sessuale con la propria cognata. Un altro episodio analogo sarebbe avvenuto nella stessa abitazione della coppia, mentre la moglie era intenta a preparare la cena. In primo grado, il giudice del Tribunale di Trapani, giudicò colpevole l’uomo condannandolo a 6 anni di reclusione. In quell’occasione la vittima aveva confermato in incidente probatorio al gip il proprio racconto contro il cognato. Per i legali dell’imputato il racconto risultava poco attendibile in quanto, oltre all’assenza di una conferma testimoniale, dalla visita ginecologica non si evidenziavano segni di violenza sulla vittima. Sebbene in secondo grado la Corte d’Appello di Palermo aveva confermato quanto stabilito dal primo grado, adesso la Cassazione, confermando in parte la tesi dei difensosri, si è pronunciata annullando la condanna e rimettendo gli atti del processo ad una nuova sezione.