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22/02/2016 06:30:00

Alcamo, caos Pd. Saltano le primarie, c'è solo un candidato. Cosa si muove a Trapani

 Si vota quest’anno ad Alcamo. Dopo le dimissioni di Sebastiano Bonventre da sindaco, il periodo di commissariamento, si è scatenato il totocandidature, e ora la campagna elettorale entra nel vivo. Come al solito è il centrosinistra ad essere in fermento. Il Pd, che ha espresso gli ultimi due sindaci della città, deve stare attento a non mettersi nei pasticci. Le elezioni di quest’anno arrivano per le dimissioni di Bonventre dopo le inchieste per voto di scambio nell’ultima campagna elettorale del 2012 che hanno coinvolto l’ex sindaco e l’ex senatore Pd Nino Papania, ma soprattutto dopo l’indagine per abuso d’ufficio a carico dello stesso Bonventre. Ora si torna a battagliare. E il Pd è entrato nel vorticoso giro di candidature, autocandidature, e liti interne che ne compromettono la serenità mentale. Il tutto è legato alle primarie, che dovevano tenersi per dare alla città un candidato condiviso. Invece la questione Benenati ha fatto saltare tutto.
Il primo candidato del Pd alcamese è Vincenzo Cusumano, dirigente della Regione e già segretario cittadino del Pd ed assessore al Comune di Alcamo, appoggiato dal 60% dei tesserati nel Pd alcamese. L’altro 40%, quello riferibile all’ex Articolo 4 Paolo Ruggirelllo aveva proposto come antagonista l’avvocato Giuseppe Benenati. Una candidatura non andata a genio alla maggioranza dei dem, per i trascorsi politici di Benenati. L’avvocato infatti proviene da un’area politica praticamente opposta al Pd, nel 2007 sfidò Giacomo Scala nella corsa a sindaco con una coalizione di centrodestra. Nel 2012 Benenati figurava poi come assessore designato del candidato sindaco Francesca De Luca sostenuta da Pdl, Cantiere popolare e Grande sud. Ma se per Giacomo Sucameli, dominus di Articolo 4 ad Alcamo quella di Benenati era una candidatura di rottura, il resto del Pd non ne ha voluto sapere niente. Così il circolo cittadino, guidato da Massimo Ferrara, ha respinto la candidatura dell’avvocato. “Benenati è una persona degnissima – ha dichiarato Ferrara – ma politicamente inopportuna considerati i suoi trascorsi”. E poi c’era la questione dell’iscrizione al partito. Perchè Benenati non figurava tra i tesserati del Pd di Alcamo. E neanche in altre città, perchè nei giorni scorsi circolava la voce su una sua iscrizione al Pd di Campobello di Mazara, addirittura. A mettere la parola fine è stato Marco Campagna, segretario provinciale del Pd: “Benenati non risulta nell’anagrafe ufficiale del Pd di Campobello di Mazara ed il segretario cittadino non sa neanche chi sia”. Partita chiusa e niente primarie al momento, con Cusumano unico candidato, e Benenati che manda una lettera al veleno parlando di “ipocrisia” del Pd a proposito dei suoi trascorsi politici. E poi “chi subdolamente ha formulato la presunta irregolarità della mia candidatura – aggiunge Benenati – dovrebbe sapere che il regolamento regionale del Pd stabilisce, in maniera chiara ed inequivocabile, quali sono i requisiti per avanzare la candidatura alle primarie: non è richiesto, come ovvio, alcun tipo tesseramento. Allora dove sta il problema? Di quale furberia hanno blaterato alcuni improbabili luogotenenti locali, incluso l’unico candidato ufficiale del Pd alcamese?”.
Ora però il Pd esce intontito da questa querelle, e si deve mettere alla caccia di alleati. Ferrara chiude all’Udc e apre a Sel, chiude a Sicilia futura e apre al Psi.
Sugli altri fronti si fanno diversi nomi. In campo c’è l’avvocato Baldassare Lauria, con una vasta coalizione di centrodestra. Si lavora intanto anche in Abc e Movimento 5 Stelle, che ad Alcamo è molto presente. Ma la strada è ancora lunga. E molte liste civiche sono nate e devono posizionarsi. Intanto c'è stata anche l'ufficializzazione del candidato di "Progetto Alcamo", Antonino Vallone, docente di religione al liceo classico "Cielo d'Alcamo".
Vallone è stato anche presidente del MODi (Movimento Opinioni Differenti) di Alcamo. Con i suoi collaboratori Francesco Ruvolo e Marco La Rocca, Vallone tiene a precisare che le due realtà "MODi" e "Progetto Alcamo" seguono due binari separati, anche se l'impulso per creare "Progetto Alcamo" viene da parecchi soci di MODi che già nel 2012 avevano percorso insieme l'avventura elettorale con ABC - Alcamo Bene Comune. "Ad Alcamo i soliti volti della politica ci hanno deluso e hanno combinato parecchi disastri, quindi vogliamo scendere dal balcone e non stare a guardare ma mettere mano a questo impegno bellissimo che è l'attività politica", dichiara Vallone.

TRAPANI. A Trapani si pensa già al 2017. Lo si è cominciato a fare l’indomani del voto di sfiducia a Vito Damiano, con il sindaco salvato dai ruggirelliani.
Mimmo Fazio, sindaco per un decennio, ora deputato regionale e consigliere comunale, è pronto a ricandidarsi. Con quale allegra compagnia sarà da vedere. Lui è pronto anche da solo, con le proprie forze, solo contro tutti. Ma nel tempo della concretezza e del centrosinistra accogliente la sua candidatura dalla parte opposta di quello che è sempre stato il suo schieramento non è più fanta politica. Allora Fazio, che ha tanto consenso, potrebbe essere il candidato sindaco del centrosinistra. O di una parte di questa, dal sindaco di Erice Giacomo Tranchida al Psi di Nino Oddo. Una corazzata in grado di sbaragliare la concorrenza, e di mettere in imbarazzo il Pd, che per logica dovrebbe fare le primarie. Fazio ha completamente rotto con il senatore di Forza Italia Antonio D’Alì. E proprio D’Alì potrebbe essere il candidato di peso che il centrodestra vuole per continuare a governare il capoluogo, per non morire, e perchè, anche, nel centrodestra a Trapani è rimasto poco, in pratica solo D’Alì. L’ago della bilancia per tutte le operazioni potrebbe essere Paolo Ruggirello, come lo è stato nella vicenda della mozione di sfiducia a Damiano. Si fa infatti il nome di Bice Ruggirello, sorella del deputato regionale che è un iscritto nel Pd ma continua a non entrare nelle logiche politiche e nelle alleanze dei dem. Bice Ruggirello potrebbe essere la candidata in grado di raggruppare anime di centro, di centro destra, di centro sinistra. Il tutto per contrastare la candidatura dell’ex sindaco Fazio. Il 2017 è ancora lontano.