E’ famosa, anzi, è di più, è planetaria. E’ la Mazda MX-5, la sportiva senza tempo che dal Giappone ha conquistato tutti, giovanissimi, ma anche tanti padri di famiglia amanti delle sportive. La MX-5 è conosciuta in giro per il mondo anche con i nomi di Miata negli Stati Uniti, Eunos Roadster in Giappone che poi diventò Mazda Roadster dalla seconda generazione. Prodotta dal 1989 trae ispirazione dalle sportive inglesi e italiane degli anni ’60 e ’70, su tutte la Triumph Spitfire, l’Alfa Romeo Duetto e la Lotus Elan. La qualità di guida, la leggerezza, il fatto di essere compatta e agile sono tutte quelle caratteristiche che da ventisette anni ne fanno una spider DOC ormai unica, visto che tanti costruttori si sono allontanati da questo tipo di sportive.
Il 25 aprile scorso per la MX-5 è arrivato un nuovo traguardo storico, è stato prodotto, infatti, nello stabilimento di Hiroshima dove viene costruita, l’esemplare n. 1.000.000 che conferma il fatto di essere la vettura sportiva a due posti secchi più venduta al mondo, entrando di diritto nel Guinnes World Records. Giunta alla quarta generazione nel 2014, già nel 2000 aveva raggiunto la cifra record di 531.890 esemplari, nel 2002 quota 600 mila unità e 700 mila nel 2005. Infine 940 mila appena due anni fa. La MX-5 o Miata è stata così prodotta: dal 1989 al 1997 la prima serie definita dalla sigla di telaio NA; dal 1998 al 2005 la NB; dal 2006 al 2015 la NC; e quella attualmente in produzione la ND che monta due motori a benzina Skyactive, il 1,5 da 131 cv e il 2 litri da 160 cv. Il modello storico uscito dalla catena di montaggio andrà in giro per il mondo per alcune tappe promozionali e fra queste il 26 giugno sarà al Festival della Velocità di Goodwood
Carlo Antonio Rallo