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22/07/2016 10:21:00

Migranti: morte e orrore al largo della Sicilia

 Ancora morte nel Canale di Sicilia. Diciassette cadaveri sono stati recuperati su un barcone di legno carico di migranti in navigazione nel Canale di Sicilia, a circa 20 miglia dalle coste libiche. Le vittime - tutte di sesso maschile, tra loro un minore - si aggiungono, dunque, ai 22 morti recuperati, sempre nel canale di Sicilia, a poche miglia di distanza, dall'equipaggio della nave Aquarius di Sos Mediterranee.

Da quanto si è appreso, ricevuta la segnalazione di un barcone in difficoltà, la centrale operativa di Roma della Guardia Costiera ha inviato sul punto la nave militare irlandese James Joyce. Raggiunto il barcone, l'equipaggio ha tratto in salvo 452 migranti. Successivamente, su indicazione degli stessi migranti, è stata ispezionata la stiva, nella quale sono stati trovati i 17 cadaveri. Causa del decesso - secondo prime informazione - potrebbe essere stata un'asfissia provocata dai gas di scarico del motore del barcone.

Ieri sono stati complessivamente 1128 i migranti tratti in salvo nello Stretto di Sicilia nel corso di 8 distinte operazioni di soccorso, tutte coordinate dalla Guardia Costiera. I migranti, oltre che sul barcone con i cadaveri, si trovavano a bordo di cinque gommoni e due piccole imbarcazioni. Sono intervenute nelle operazioni Nave Grecale della Marina Militare, inserita nell'operazione "Mare Sicuro", la nave Enterprise di Eunavformed, la nave militare irlandese James Joyce e la nave Sea Watch 2 dell'omonima Organizzazione non governativa.

E intanto è arrivata a Pozzallo la nave di Medici senza Frontiere 'Bourbon Argos' con a bordo 628 migranti soccorsi ieri nel Canale di Sicilia su alcuni gommoni in difficoltà. Pronta la macchina organizzativa dell'accoglienza e gli agenti del gruppo interforze per procedere all'identificazione e al trasferimento in altre strutture di almeno 300 migranti e individuare i presunti scafisti.

ANCI. Quattromila migranti sbarcati in due giorni in Sicilia. E domani sono attesi nuovi sbarchi. Molti i minori non accompagnati. E l'Anci Sicilia lancia un nuovo allarme. "I numerosissimi sbarchi degli ultimi giorni aggravano in maniera esponenziale una situazione gia' molto difficile per i comuni siciliani luoghi di sbarco, una criticita' insostenibile specie sul fronte dei minori stranieri non accompagnati", dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario dell'associazione regionale dei Comuni. "Alla luce di quanto sta accadendo e' ancora piu' grave la mancata attuazione da parte del governo nazionale del promesso intervento di trasferimento di minori in altre regioni italiane", continuano, "ma fino a quando si caricheranno soltanto sui sindaci e Comuni siciliani le responsabilita' di accoglienza di minori? Come non tener conto delle condizioni di sovraffollamento e di rischio di violazione di elementari diritti dei minori stranieri non accompagnati?". I Comuni siciliani, sottolinea Orlando, hanno dato e continueranno sempre a dare il loro contributo, "ma l'assenza di interventi urgenti anche legislativi rischia di produrre gravissimi e irreparabili danni a piccoli stranieri. Ci attendiamo in queste ore particolarmente difficili un segnale chiaro".