Dopo il lancio sul mercato della Giulia, Alfa Romeo prosegue il suo piano di rinnovamento con il progetto del futuro Suv Stelvio che verrà presentato a novembre, in anteprima, negli Stati Uniti e nel mese di marzo del 2017 a Ginevra. Tra i diversi progetti in cantiere che i tecnici della Casa di Arese stanno sviluppando attorno alla piattaforma “Giorgio”, sulla quale nascerà una gamma completa sia a due ruote motrici che integrale, tra cui la nuova Giulietta, un modello Coupè e, forse, anche una versione wagon della Giulia, nonchè altri due SUV, si sta lavorando anche ad un’ammiraglia che andrà ad occupare il vuoto lasciato nel 2007 con l’uscita di scena dell’ultimo modello della 166.
La futura Alfa, il cui nome potrebbe essere Alfetta, proprio per ricordare il successo dell’antenata costruita fino a meta anni ‘80, segnerebbe una svolta per il brand e riporterebbe la Casa milanese a confrontarsi con le berline premium Mercedes Classe E, Audi A6, BMW Serie 5 e Jaguar XF. L’arrivo sul mercato è ancora lontano, la priorità per il momento va alla Suv, ma sono diversi i rendering che si sono succeduti negli ultimi tempi che non possono che stuzzicare la curiosità e la passione sia degli “Alfisti Doc”, che degli stessi uomini dell’Alfa. L’ultimo progetto grafico in ordine di tempo sull’ammiraglia del Biscione è quello di uno dei designer più bravi in circolazione, il tedesco Thorsten Krisch che, già in passato si era occupato del rendering della Giulia. Il suo progetto si chiama Alfetta Concept, riprende lo stile della Giulia, ma è ancora più aggressivo per via di dimensioni più importanti e slanciate.
Cuore Sportivo con il Quadrifoglio Verde
La ricostruzione grafica di Krisch si basa sulla versione più potente e veloce della futura ammiraglia del Biscione. Il cuore sportivo Alfa Romeo non poteva mancare anche sulla futura Alfetta Quadrifoglio, che, nella visione del designer tedesco dovrebbe adottare lo stesso propulsore da 2.9 V6 biturbo della Giulia più sportiva, ma molto probabilmente rivisitato nella mappatura per garantire una potenza aumentata attorno ai 600 cavalli. Qui, viste le prospettive, potrebbe avere come concorrente diretta anche la nuova Porsche Panamera. Stilisticamente la nuova Alfetta appare con paraurti inedito nel frontale, nuove prese d’aria laterali e nuovo disegno per il paraurti posteriore. La vettura del rendering ha in dotazione grandi cerchi bruniti nel tipico disegno Alfa Romeo e l’immancabile logo con il Quadrifoglio. I fari dell’Alfetta si distinguono da quelli della Giulia perché più sottili e lunghi e, soprattutto, perché si collegano allo scudetto centrale con una griglia/linea orizzontale.
Per quanto riguarda i motori, sull'Alfetta potrebbe fare il suo debutto il turbodiesel a 6 cilindri, ma potrebbe essere la volta buona per una versione ibrida, dotata di motorizzazione plug-in, elettrica e termica. Settore, quello ibrido, in cui Alfa entrerebbe necessariamente per la prima volta, dal momento che le rivali tedesche sono già da anni sul mercato con diverse auto che utilizzano questo tipo di doppia propulsione votata al rispetto dell'ambiente e alla riduzione dei consumi. Il piano industriale Alfa, che mira a riportare all’antico splendore i fasti della storica Casa automobilistica italiana, è solo all’inizio, e con l’Alfetta siamo sicuri ci sarà un grosso contributo alla sua realizzazione. Gli Alfisti, quelli veri, che sono sparsi in giro per il mondo non aspettano altro...
Carlo Antonio Rallo