Quantcast
×
 
 
15/11/2016 11:20:00

Trapani torna indietro nel tempo. Il fascino della rievocazione medievale

 Il 9 novembre del 1317, nel corso di una normalissima passeggiata a cavallo nelle campagne trapanesi, Manfredi, figlio di Federico III d'Aragona e di Eleonora D'Angiò, già duca di Atene dall'età di 6 anni, cadeva dalla groppa del suo destriero e perdeva la vita alla tenera età di soli 11 anni. Il suo corpo, per volontà della famiglia reale, venne seppellito all'interno della “Real Chiesa” di San Domenico a Trapani.
A distanza di quasi 700 anni la città falcata ha voluto rievocare per la quinta volta l’episodio legato al piccolo duca, dedicandogli la tradizionale manifestazione intitolata “Trapani Medievale Rievocazione Storica Manfredi di Trinacria". L’evento, organizzato dall’ Associazione “Trapani tradumari&venti”, presieduta da Claudio Maltese, in collaborazione con la Rettoria della chiesa di San Domenico, il patrocinio gratuito del Comune di Trapani e dell’Assessorato regionale Sport, Turismo e Spettacolo, ha visto per tre giorni il centro storico della città immerso nella magica atmosfera del Medioevo. Il tutto ha avuto inizio venerdì pomeriggio con l’uscita del piccolo Manfredi e della sua famiglia reale dall’ex convento dei Cappuccini. Il previsto arrivo dal mare con l’antica imbarcazione "Coccinella", a vela latina, non si è potuto effettuare a causa delle sfavorevoli condizioni meteorologiche. Ad attendere i reali c’erano i nobili e i popolani del gruppo medievale “Monte San Giuliano Erice”, dei “Tamburi Trinacria”, dei Cavalieri “Stella del Vespro” di Enna e dei Musici e Sbandieratori “Real Trinacria” Trapani-Erice. La folta schiera ha attraversato in corteo le vie Cappuccini, Piazza Scio e Corso Vittorio Emanuele per giungere alla chiesa di Sant'Agostino dove, tra una folla di spettatori “incantati”, si sono svolte la consegna delle chiavi e la cerimonia di benvenuto ai nuovi arrivati in città. Poi all'interno del Chiostro di S. Domenico è stato aperto il “Villaggio Medievale” che ha riportato tutti indietro nel tempo fra affascinanti scene, atmosfere, odori e sapori di quella che viene definita una delle quattro grandi epoche storiche dell’Europa. In serata, in onore di Re Federico III d’Aragona e della famiglia reale, si è tenuto il grande spettacolo di bandiere e musici del gruppo “Real Trinacria” tra squilli di chiarine, rullìo di tamburi e volteggio di bandiere in aria. Il Villaggio Medievale è rimasto aperto anche sabato con mercanti, cavalieri, artigiani, degustazioni varie, danze e musici. Ai visitatori è stata concessa la possibilità di accedere all’antica Torre Campanaria ottagonale con la particolare scala e la vista panoramica della città e di ammirare la “Real Chiesa” e la “Cappella dei Crociati”. Al Chiostro S. Domenico, in tarda serata, un ammaliante spettacolo di fuoco, realizzato con grande maestria dall’artista Ida Bruno, ha concluso la giornata del Medioevo che ha visto anche sfilate itineranti dei Tamburi, Musici e Sbandieratori. Domenica ancora visite al Villaggio e alla Torre Campanaria. Nel pomeriggio dalla Real Chiesa di S. Domenico si è mosso il grande Corteo Regale con la partecipazione di più di 200 figuranti e 10 gruppi storici giunti da tutta la Sicilia. Poi la “Grande Festa” finale all'ex “Mercato del pesce” con un novellatore a raccontare “Il Castello a mare (la Colombaia): oltre XX secoli di storia”, a cura dell’Associazione “La Calviniana”, e l’omaggio floreale nella “Real Chiesa” alla tomba del piccolo Manfredi.


Antonio Ingrassia