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08/02/2017 06:00:00

Se nelle nostre città, per strada, vince il buio

 Provate ad andare a San Vito Lo Capo. E' la principale località turistica della nostra provincia. Fa più di 500.000 presenze l'anno. Provate ad andarci d'inverno, però,  di sera, non di notte per forza, di sera.  E' tutto buio. La strada che porta a San Vito, e che passa per Custonaci, Purgatorio, poi Makari è molto pericolosa. Ed è buia. Chi ci vive mi dice che sia così da anni. Tante segnalazioni al Comune, all'ex provincia, all'Enel. Tanti rimpalli di responsabilità. La strada è al buio. 

Provate ad andare in giro a Marsala, dopo le venti, in centro. Provate, se avete coraggio. Dovreste farvi accompagnare. E' tutto buio. Buie le stradine del centro, le viuzze dietro Porticella o Via XI Maggio. Giovanni Gaudino, noto avvocato in città, l'altra volta ha espresso sui social pubblico ringraziamento agli amici che ogni sera, finito il lavoro allo studio, gli fanno scorta fino alla macchina posteggiata. Al buio. Dice: ma che ti può succedere, Marsala è sicura. Certo. Ma il buio è il buio, è quella cosa nera dalla quale può uscire di tutto, reale o irreale che sia. Ed è sempre meglio essere accompagnati.

Se vivete in una delle cento contrade di Marsala, cosa sia il buio lo sapete già. Funziona un lampione si e tre no. Ma non bisogna andare lontano, anche Via Trapani è al buio, la rotonda di Via Vita lo è da anni, per non parlare di Strasatti, o San Leonardo, dalla parte opposta. Neanche si può dire: si aspetta solo che ci scappi il morto. Perché il morto c'è scappato già. I bambini vivi per miracolo messi sotto dalle macchine con la bicicletta in strada, il ragazzo investito e ucciso in Via Trapani a metà Dicembre, con i vigili del fuoco che sono dovuti intervenire, di notte, per fare luce: gli operatori dell'ambulanza non riuscivano a vedere nulla. 

Provate ad andare a Palermo, lungo l' autostrada. Si pagherà il pedaggio, tra qualche mese, sulla A29 Palermo - Mazara del Vallo. Così dicono. Ma prima dovrebbero quanto meno illuminare gli svincoli. Sono tutti al buio. 

Anche l'aeroporto di Trapani Birgi è rimasto al buio qualche giorno fa. Lo abbiamo raccontato. E' l'aereo Ryanair che provenvia da Bergamo è stato dirottato a Catania. I passeggeri il buio lo hanno vissuto tutto, il buio siciliano: sono arrivati a Trapani solo all'alba dell'indomani. L'aeroporto non era al buio, si era fulminata una lampadina della pista d'atterraggio. Anche loro stanno cominciando a cedere, magari, vedono l'andazzo, queste lampadine intelligenti, si uniformano al contesto. 

Ha vinto il buio.

Io sono un tipo curioso, lo so. Pensate: ogni volta che mi chiedono un parere sulla sanità,  ad esempio, se è meglio potenziare l'ospedale a Mazara o a Marsala, o a Salemi, e cose così, io, che di pareri ne ho sempre pochi, dico una delle poche cose certe che penso: la sanità si migliora con le strade. Nel senso che, secondo me, non è importante se l'ortopedia sia a Salemi o Mazara, è importante che da Marsala all'ospedale di questa o quella città ci sia una strada sicura, efficente, veloce. Cosa che non è. E allo stesso modo quando penso al problema della sicurezza, alla microcriminalità, penso sempre al buio, al fatto che costerebbe molto poco mettere una buona illuminazione nel centro storico per scoraggiare i rapinatori. 

Invece siamo al buio. E di chi sia la colpa non è dato sapere. Per i politici, soprattutto quelli locali, il buio è un alibi. Fai una bella interrogazione, parli di "corpi illuminanti", di "vibranti proteste", di "pubblica incolumità" e sei a posto con la coscienza. Ma il problema non si risolve. Se chiedi al Comune, oppure all'Anas, ti dicono: i ladri di rame. La colpa è sempre loro. Ma nel resto del mondo come fanno? Il rame, dico, ce l'abbiamo solo noi? O abbiamo i migliori ladri di rame del mondo? 

E ancora, che fine hanno fatto tutti i piani energetici dei quali abbiamo straparlato in passato? Stando ai comunicati stampa di un paio di anni fa la provincia di Trapani, da Paceco a Marsala, doveva essere tutta illuminata a led, la luce del nuovo millennio, quella che a noi manca. Chi li ha visti? 

Ha vinto il buio. Ha vinto facile. Nei decenni abbiamo tenuto su una rete della pubblica illuminazione inefficente e malmessa, pensata per foraggiare clientele con la manuntenzione, più che per fare luce. E adesso ci troviamo con lampioni vecchi, tanti, rotti. In un contesto in cui non ci sono soldi nè intelligenze per provvedere. Vince il buio proprio per questo, e non possiamo farci nulla. L'Italia spende il doppio per l'illumnazione pubblica rispetto agli altri paesi europei. Lo sapevate? Il doppio, stando comunque al buio.

Non è buio di scena che precede la magia di uno spettacolo, il nostro. E' buio paludoso e acre, che disorienta e che può uccidere.
Siccome ci siamo abituati - perché siamo siciliani e ci siamo abituati sempre: alla bruttezza, alla costa mangiata dalle case abusive, alle attese eterne per una Tac, al lavoro precario -  ci abitueremo presto anche a questo: al buio. Come nel racconto apocalittico di Josè Saramago, Cecità, in cui tutta l'umanità perde completamente la vista, anche noi perderemo la vista, almeno quella notturna. E non sarà per malattia o caso, sarà per abitudine, per lasciar fare. Per indolenza, perchè tanto "chiu scuro di mezzanotte un po' fare".

E allora, dateci altro buio.

Giacomo Di Girolamo



Editoriali | 2024-12-11 06:00:00
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