Quantcast
×
 
 
18/05/2017 06:00:00

Mazara del Vallo, l’autoparco del Comune è un cimitero di auto abusivo a cielo aperto

 Ci sono quindici autoveicoli abbandonati, tra cui anche tre pulmini per il trasporto dei disabili, che da anni marciscono all'interno dell'autoparco comunale di Mazara del Vallo. E, anziché essere rottamati, hanno prodotto un ‘risparmio’ tributario, si fa per dire, di circa 11 mila euro. Già, perché l’amministrazione per essi ha ‘dimenticato’ di pagare il bollo auto per parecchie annualità. La stragrande maggioranza di auto e furgoni esibiscono, ancora in modo visibile, le scritte ‘Città di Mazara del Vallo-Assessorato Solidarietà Sociale’ o ‘Mattatoio comunale’, ‘Servizi Sociali’(vedi foto n. 1,2,3). Nel cimitero delle vetture c’è un po’ di tutto: oltre a furgoni ed automobili, piccoli autocarri, pulmini da nove posti, tutti rigorosamente parcheggiati e non utilizzati.

I MEZZI PER DISABILISono tre i veicoli, che potrebbero aggiungersi ai due in servizio, per i diversamente abili e che invece fanno la ruggine all’aria aperta. Due sono furgoncini (foto n. 1 e 3) che erano adibiti al trasporto tra i sei ed i nove passeggeri. Uno di essi era dotato pure di una pedana mobile per agevolare il trasbordo delle carrozzine, ma si è scelto di lasciarlo in queste condizioni (vedi foto n. 4) piuttosto che ripararlo. C’è, infatti, un modo piuttosto curioso nel modo di realizzare alcune spese nel ‘sociale’ da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco, ex presidente dell’Ars ed ex deputato nazionale, Nicola Cristaldi (Fratelli d’Italia).

IL CALCIO IN CITTÀ SI FINANZIA COI SOLDI DEI SERVIZI SOCIALI – “Come già accaduto per l’ultima partita casalinga del Mazara Calcio – si legge nell’ultima nota stampa del portavoce del sindaco Cristaldi – anche per la partita di domenica 26 Marzo, il Comune di Mazara del Vallo per incoraggiare le fasce della popolazione dei disabili, degli anziani e dei giovani a partecipare alla vita sportiva della Città ha proceduto all’acquisto di biglietti d’ingresso di 500 biglietti (più altri 2000 per altre partite ed una spesa di circa 20.000 euro) allo stadio per la visione del derby con la Folgore di Castelvetrano”. Un operazione che era stata attuata anche negli anni passati, sempre ‘a colpi’ di 20 mila euro alla volta, e finanziata, come oggi, attraverso il settore ‘Solidarietà Sociale’ del Comune. Fatto sta che, nel 2011, sempre lo stesso settore, stanziava l’enorme somma di 1.500 euro l’anno come rimborso forfettario – per il trasporto disabili nei centri specializzati – a 85 richiedenti (importo medio di 17,65 € per ogni disabile).

E NON MANCANO LE AUTO – C’è pure un’automobile, tra le tante a marcire, che potrebbe diventare ‘d’epoca’ – si fa per dire, visto che dopo 20 anni dall’immatricolazione lo potrebbe diventare – tra i rottami dell’autoparco comunale di Mazara del Vallo: è una Fiat Tipo 1.4 (immatricolata il 16/2/94) di colore verde scuro (foto n. 5), le cui ruote anteriori e posteriori sinistre sono distrutte, con gli stop posteriori frantumati ed il cofano aperto. Per essa risultano 15 anni di ‘bolli’ non pagati (dal 1999 al 2001, poi il 2004 e dal 2006 al 2016) ed un mancato introito, per il fisco, pari a 1.975,50 euro.

DANNO ERARIALE – La mancata e, soprattutto tempestiva, rottamazione di questi mezzi del Comune produrrà sicuramente un danno erariale all’Ente stesso. Sono, infatti, decine le annualità di tasse automobilistiche non pagate entro i termini previsti. Ad esse, infatti, si dovranno aggiungere sanzioni (circa il 2% all’anno) ed interessi di mora. A meno che non vi sia stata, nei lungimiranti amministratori della cosa pubblica mazarese, la geniale ‘idea-risparmio’ per le finanze cittadine: puntare alla prescrizione (triennale) del bollo auto, evitando così di sborsare al fisco una discreta somma.

EVASIONE FISCALEAmmonta (per difetto) a quasi undici mila euro, l’importo totale dei ‘bolli’ non versati, tra il 1999 ed il 2016, dal Comune di Mazara del Vallo. Il record per i furgoni è detenuto da un ‘Ducato’ (foto n. 6 e 7) per il quale – interrogando il servizio ‘Bollo auto on line’ dell’Agenzia delle Entrate – si sono dimenticati 11 anni di versamenti. Solo nel 2005 risultano versati 232,41 euro, ma poi, dal 2006 al 2016, nulla più. La somma di 2.556,51 euro è rimasta, così, a ‘rimpinguare’ le casse comunali. Oggi il veicolo giace all’aperto, privo del paraurti anteriore destro, degli stop e dei segnalatori di direzione posteriori destri.

 

DANNO ALL'AMBIENTE – Alcuni dei mezzi sono pure divenuti, al loro interno, delle micro discariche. Il furgone che in passato era a servizio della ‘Segnaletica stradale’ del Comune (foto n. 8 e 9), custodisce, tra le altre cose, dei bidoni di vernice: alcuni aperti, altri no, e rifiuti di vario tipo. Lo si può chiaramente notare grazie al portellone scorrevole destro aperto. Eppure gli manca solo la ruota ed i fari anteriori destri, rimetterlo in funzione non pare una spesa proibitiva, ma tant’è. Per questo furgone risultano otto anni non pagati per un totale 1.032,96 euro. Incastrata tra una fila di veicoli, accanto al già citato furgone con pedana disabili, c’è pure un’altra auto (foto n. 10), modello e marca irriconoscibili, tanto è smembrata; è di colore scuro, ha la parte anteriore mancante ed il radiatore a vista, ma ha la targa capovolta e ancora leggibile. Pure per questa non è stato pagato il bollo, ma solo nel 2015 e nel 2016, con un ‘risparmio fiscale’ esiguo, di appena 258,24 euro. Le condizioni di tutta l’area necessitano di un intervento di bonifica e di disinquinamento ambientale poiché la componentistica interna dei mezzi: radiatori, batterie e altro si stanno lentamente degradando e decomponendo sull’asfalto.

NENTI SACCIU, NENTI VITTI’ – L’autoparco comunale si trova alla periferia della città in contrada ‘Affacciata’ ma l’impianto è quotidianamente frequentato da personale del Comune anche perché, a pochi passi, c’è pure il rifugio per i cani randagi. È mai possibile che, nessuno, in tutti questi anni, si sia mai accorto di questa situazione? Niente so, niente ho visto. E l’omertà regna sovrana.

 

Alessandro Accardo Palumbo

www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo
Twitter: @AleAccardoP