Quantcast
×
 
 
27/06/2017 10:01:00

Dopo le amministrative: quel vento di destra che soffia in tutta Italia

 di Rossana Titone - C'è un vento di destra fortissimo, soffia in tutta Italia. Le amministrative tenutesi nelle città italiane spacca il PD. Avanti Matteo Salvini e il centro destra che, ancora una volta, dimostra che uniti si vince.

Arresta il movimento Cinque Stelle, indietro il Partito Democratico che perde una delle città rosse per eccellenza: Genova. Il centro destra espugna la città al secondo turno, ma così anche l'Aquila e altre città dove il centro destra batte la sinistra a pieni voti. Una sconfitta inaspettata, dopo la riconferma a segretario nazionale di Matteo Renzi, che si sofferma sulle elezioni politiche “sono un'altra cosa”. Politiche a parte Renzi non ha spostato una virgola in queste amministrative, a Trapani non ha saputo gestire il caso, il partito romano non è stato incisivo. Trapani al turno di ballottaggio si è mostrata una città ostile alle politiche di sinistra, è una città di centro destra, se si sommano i voti dei due maggiori competitor, Mimmo Fazio e Tonino d'Alì, gli altri partiti scompaiono. A caldo Piero Savona parla di grande risultato, nonostante il mancato quorum, un risultato che era legato soprattutto a stoppare il senatore d'Alì. Savona salta un passaggio politico in questa sua analisi, senza d'Alì Mimmo Fazio avrebbe vinto a primo turno.

Più che spostare l'asse sugli altri candidati sarebbe bene interrogarsi sulle ragioni della sconfitta ma non solo a Trapani, situazione surreale, ma ovunque.

Cosa non convince più della politica renziana? Soprattutto le politiche dell'immigrazione che hanno portato in Italia il business delle cooperative, dei centri di accoglienza. Di fatto i cittadini si sono sentiti abbandonati, minati nella loro libertà, con dei problemi che sono stati lasciati alle città, che non hanno gli strumenti per risolverli.

La dinamica nazionale è molto chiara, cambiano i riferimenti europei anche per l'Italia.

Si rifletta per un attimo a cosa ha portato questa immigrazione, una massa di gente che viene stipata dentro i centri, ragazzi giovani che non hanno nessuna prospettiva. Non c'è alcuna programmazione per questi ragazzi se non quella di tenerli lì con un pasto e una misera paghetta, privati della dignità e della capacità di essere “persona”. Ammassati come fossero carne da macello.

E' questa la nuova tratta degli schiavi. Giovani donne che finiscono per le strade, sotto il padrone di turno, svendute per pochi euro. Gli uomini, e anche le donne in verità, vengono presi per i campi, raccolgono pomodori, fragole, quello che c'è. Nella maggior parte dei casi li vengono a prendere sul posto, la mattina presto, li pagano pochi euro dai quali sottraggono il passaggio, l'acqua, il panino. Quel che resta non sempre è pagato in euro ma in casse di raccolto, poca cosa.

Questo divagare, sulla questio immigrazione, per dire che questo tipo di politica voluta dal governo Renzi e dal Ministro Alfano è stata bocciata dalle città che vivono il problema e che non hanno avuto risposte.
Sono mancati i fatti conseguenziali alle chiacchiere , il PD ha pensato ad altro e non alle paure dei cittadini che vivono il problema dell'immigrazione non come forma di razzismo ma come forma impropria di accoglienza.

E poi il governo nazionale ha commesso un errore grossolano, parlare di ius soli a ridosso delle amministrative è significato dare il colpo di grazia alla tornata, così per la manovra di ottobre, dove pare inevitabile l'ennesimo aumento dell'iva.

Questo è stato un test nazionale per i sentimenti della politica, se è vero che le amministrative sono una cosa a sé è realistico che i cittadini hanno scelto.

Il PD vince quando tiene nascosta la propria bandiera, come nel caso di Palermo, è un segnale chiaro. Il centro destra nei ballottaggi prende il volo, Renzi voleva frenare i Cinque Stelle e invece si è ritrovato sulla strada il sempre verde Berlusconi. Si parla di grande sconfitta della sinistra ma veramente è dall'anno scorso che Renzi perde, si ricordino le elezioni di Roma e di Torino.

Qui i candidati centrano davvero poco, semmai gli elettori hanno voluto punire il PD. Punizione iniziata lo scorso 4 dicembre quando la sonora sconfitta del referendum avrebbe dovuto fare ritirare a vita privata Renzi.
Matteuccio è obbligato ad affrontare il problema perchè non è il suo pianeta che non funziona ma tutta la galassia.