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29/06/2017 13:09:00

Se l'assessore Ruggieri non capisce cosa vogliono i cittadini di Marsala...

  di Leonardo Agate -In un’intervista rilasciata a questo giornale, l’assessore alla Cultura, Clara Ruggieri, espone quello che il Comune ha fatto e quello che ha avviato nel settore che direttamente la riguarda. Invita anche i cittadini ad andare di più a teatro e, a un certo punto, si chiede: “Quando si portano spettacoli importanti e i cittadini non ci sono mi chiedo: ma i marsalesi cosa vogliono?”

Se l’assessore non ha ancora capito quello che vogliono i marsalesi, tenterò di spiegarglielo.

Chi guarda la città in tutti i suoi aspetti, non può ritenersi soddisfatto di come viene amministrata. C’è poco da gioire, anche se l’amministrazione comunale riesce a mettere in cantiere il “Cinema sotto le stelle” e gli spettacoli coordinati da Moni Ovadia.

I cittadini vorrebbero vivere in una città che, avendo una amministrazione decente in tutti i settori, producesse anche cultura. Pensare di fare buona cultura in una comunità che ha problemi evidenti di cattiva gestione complessiva, è un palliativo.

L’assessore Clara Ruggieri fa parte della giunta, sia pure con una particolare delega. Facendo parte della giunta è autorizzata a parteciparvi pure quando si trattino problemi non legati alla cultura ma ai servizi pubblici in generale. Ha pure facoltà di intervenire, e le decisioni della giunta alla fine sono prese a maggioranza, compreso il voto di chi ha deleghe diverse.

L’assessore Ruggieri non è al corrente del profondo disagio in cui versa l’intera popolazione marsalese, esclusi quel gruppo limitato che, in un modo o nell’altro, è legato a quest’amministrazione?

La rete idrica comunale è insufficiente ad assicurare l’acqua giornalmente a tutti gli utenti. I continui furti o rotture agli impianti mettono la città e le campagne in ginocchio per diversi giorni senza acqua corrente. Uno di questi episodi si è verificato di recente con intere zone prive di acqua potabile per più di una settimana. Successivamente si è ripetuto in forma meno estesa.

Il Comune non ha proceduto alla regolare lettura dei contatori idrici, o ha perso i dati, o se li è inventati a tavolino, così tanti utenti si sono visti recapitare bollette salate, anche di diverse centinaia di euro, quando il loro contatore segna centinaia di mc in meno di quelli fatturati. Una signora, che è andata a protestare all’Ufficio Acquedotto, si è sentita rispondere che aveva ragione ( e ci mancherebbe!), ma una disposizione sindacale impedisce di restituire quello che la signora aveva versato in più nel passato. Secondo la spiegazione di quell’impiegato, che riferiva della disposizione sindacale, le prossime bollette intestate alla signora avrebbero scalato il suo credito nei futuri due o tre anni. Ma nemmeno questo è avvenuto. La malcapitata signora si è vista arrivare di recente un’altra bolletta di circa 700,00 euro, in completa discrasia con i mc registrati dal contatore idrico.

Se passiamo a considerare la rete fognaria, un cittadino che gira per le vie del centro storico, e non solo nel Cassaro, vede che certi tombini sono coperti da cartone o altro materiale per non far salire la puzza. In assenza degli spurghi comunali, i cittadini provvedono loro a tamponare le falle.

L’illuminazione pubblica, di notte, in certe zone della città si spegne qualche ora prima di quanto avviene in altre zone. Non si riesce a capire perché una famiglia che sta in via Calogero Isgrò, secondo tratto verso Piazzetta Sant’oliva, debba avere meno illuminazione pubblica di chi abita in altre zone. La spesa comunale per la pubblica illuminazione viene spalmata ugualmente su chi resta al buio pubblico alle quattro della mattina e su chi usufruisce dell’illuminazione pubblica fino all’alba.

La rete del metano si dirama in alcune vie e in altre no. Certe vie, per esempio via Salinisti, hanno un tratto fornito della rete del metano e un tratto no.

La sporcizia della città è evidente a tutti coloro che non fanno soltanto il Cassaro e via Garibaldi. I cittadini non sono adusi al sistema di raccolta porta a porta? Certo. Sono menefreghisti? Può essere. Ma cosa fanno i Vigili Urbani per contrastare l’andazzo. In certi posti della città vengono depositati in pieno giorno i sacchetti della spazzatura, spesso nemmeno selezionata. Sono i soliti incivili, che basterebbe contravvenzionare perché cambiassero modo di comportarsi. E non sarebbe difficile ai Vigili Urbani fare gli opportuni appostamenti per sorprendere in pieno giorno il cattivo cittadino. Si tratta di solito delle stesse persone che abitano nei paraggi.

La Cultura, di cui l’assessore Ruggieri è titolare, è una aspetto importante della vita civile, ma contemporaneamente deve essere assicurato il rispetto delle regole di buona amministrazione, le cui redini sono in mano alla giunta. Vantarsi di portare avanti un buon programma culturale e chiedere un maggiore sostegno dei cittadini, è cosa buona e giusta, se l’amministrazione sapesse amministrare discretamente tutti gli altri settori della vita economico – sociale della comunità. Altrimenti è un vano parlare.