Francesco Messineo, Commissario per la città di Trapani, con quali progetti e sensazioni si insedia?
E' un po' presto per parlare di sensazioni e progetti, verranno dopo. Questa intanto è la strada che è stata proiettata certamente fino al 2018. io posso solo parlare delle mie intenzioni e speranze che sono quelle di fornire alla città un servizio al meglio delle mie capacità e del mio impegno personale. So che un capoluogo di dimensioni medio grandi come Trapani ha dei problemi che devono essere di volta in volta risolti nel modo migliore. Il mio auspicio è quello di svolgere la mia attività al meglio per la città, per ottenere risultati concreti ma è un po' presto parlare di problemi di dettaglio.
Ha avuto modo di verificare lo stato di salute del Comune?
Questo è un po' difficile rendersi conto dello stato delle cose, ho un programma di incontri con tutti i funzionari e le strutture comunali e anche di ascolto con le espressioni più significative della società civile, poi sarà possibile fare un bilancio della situazione e programmare gli interventi, l'intervento prossimo è approvare il bilancio che non è stato ancora approvato, il che determina delle criticità sul piano di spesa. Il resto verrà successivamente laddove ci siano situazioni che richiedano interventi immediati, per me è quasi impossibile adesso fornire esempi concreti.
E' stato paventato un aumento della tassazione, può rassicurare i cittadini trapanesi?
Vorrei rassicurare i cittadini ma purtroppo temo che la cosa sia impossibile, esiste una sfalsatura tra costi e ricavi nel sistema di raccolta dei rifiuti quindi io sarei felicissimo di iniziare la mia attività dicendo ai cittadini di non aumentare le tasse ma tradirei il mio mandato e renderei un pessimo servizio alla collettività. Dovrà essere riesaminata la questione dei costi della raccolta dei rifiuti e quindi dell'incindenza di essi sul piano tariffario.
Prima alla Procura della Repubblica di Palermo e poi al Comune di Castelvetrano, che idea si è fatto della città di Trapani soprattutto quando si parla di temi come mafia e massoneria?
Intanto io separerei la mia precedenza esperienza alla Procura di Palermo che è stata una esperienza definita nel tempo, di questo aspetto credo sia opportuno non parlare. Conosco superficialmente Trapani, da visitatore è una bellissima città ma non ne conosco i problemi. L'idea che mi sono fatto è che l'amministrazione di qualunque comune siciliano porti con se dei grossi problemi economico finanziari, credo anche per la crisi che incide sulle finanze comunali, problemi di bilanciamento tra entrate ed uscite. Spero che qui a Trapani, città che ha numerosi fonte di ricchezza con un turismo notevole e un commercio vivace, spero che questi problemi siano gestibili.
Prima di finire la sua sindacatura, Vito Damiano, ha parlato di ostruzionismi che ha subito nell'arco dei cinque anni del suo mandato. Le ha detto qualcosa al riguardo? L' ha allarmata?
Con il sindaco abbiamo avuto un contatto telefonico ed è stato molto cortese, tenuto conto della brevità della conversazione telefonica non abbiamo avuto scambi di opinioni più approfondite. Ho letto dalla stampa le sue dichiarazioni. In ogni caso per taluni aspetti questo problema non riguarda l'attività del commissario straordinario dato che riunisce tutti i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, non ci possono essere ostruzionismi. Per quanto riguarda problemi di altro genere con ingerenze non le metto nemmeno in bilancio, non sono un soggetto che proviene dalla politica, non avendo alcuna ambizione o idea di ricandidature o di percorsi politici sono difficilmente permeabile, non perchè io sia una persona diversa dalle altre ma perchè la natura dell'incarico lo determina. Ad influenza di qualunque genere, se dovessero verificarsi, le farei presenti nelle debite sedi.
Dottore Messineo, Lei arriva a Trapani dopo una campagna elettorale che è stata senza precedenti. Che idea si è fatto?
Si, ho seguito la campagna elettorale sulla stampa. Indubbiamente si è trattato di una vicenda inconsueta e singolare dovuta a una combinazione di fattori e a una legislazione che ha mostrato i suoi lati paradossali. Il problema è che la mancanza di una amministrazione liberamente eletta è certamente un fatto negativo, le comunità locali devono essere amministrate da amministratori espressi liberamente dalle elezioni. Comprendo il disappunto e il rammarico della comunità trapanese, spero di veicolare in modo idoneo la città da questa condizione critica ad una condizione di pieno ristabilimento del rapporto tra cittadinanza e amministrazione