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09/07/2017 06:25:00

Rifiuti. Nuovo bando a Campobello di Mazara: bocciata la Mirto di Mustacchia

 Finisce qui, almeno per il momento, il lungo braccio di ferro tra la ditta di Mustacchia ed il comune di Campobello di Mazara. Non sarà la Mirto dunque ad occuparsi ancora di rifiuti in città e nelle borgate.

 

E’ stata, infatti, prima sospesa e poi esclusa dalla partecipazione al bando per il servizio di raccolta rifiuti. Delle 7 ditte interessate, 4 non sono state ammesse a causa di una insufficiente capacità economica, mentre alla Mirto era stata chiesta un’integrazione della documentazione ed il pagamento della relativa sanzione di 190 euro.

L’integrazione della documentazione è arrivata, ma il pagamento della sanzione no.

Dai verbali si legge: “Il RUP e il gruppo di lavoro ritenendo, anche per i precedenti fatti verificatesi con la ditta F. Mirto relativamente alla risoluzione unilaterale dell’accordo di distacco con la SRR e il consequenziale mancato utilizzo dei dipendenti della stessa per lo svolgimento del servizio, tale dichiarazione essenziale in quanto doveva essere resa a pena di esclusione, come previsto nel disciplinare di gara, esclude dalla gara l’impresa F. Mirto srl in quanto non ha provveduto al pagamento della sanzione pecuniaria richiesta di € 190,00…”

 

A breve si dovrebbe conoscere l’esito finale della gara e la relativa ditta vincitrice che si occuperà del servizio, per i prossimi 50 giorni circa, con i lavoratori della Srr.

Il rapporto tra la Mirto ed il comune di Campobello di Mazara è stato abbastanza burrascoso, soprattutto nell’ultimo periodo, con un contenzioso in corso ed ipotesi di inadempienza contrattuale.

Inoltre, in un consiglio comunale aperto di qualche settimana fa, era emerso anche che qualcuno dei lavoratori della “nuova squadra” della Mirto, in sostituzione dei dipendenti della Srr, aveva dei legami con un consigliere di opposizione. In quell’occasione ci fu un acceso scontro verbale tra il consigliere Vincenzo Giardina ed il sindaco Giuseppe Castiglione che lo accusò pubblicamente di aver fatto sì che il suocero lavorasse presso la Mirto al posto dei dipendenti della Srr che invece ne avevano diritto.

 

Egidio Morici