Trapani, autorità locali assenti alla conferenza sui combattimenti dei cani

 Oltre ottanta cittadini, nonostante il caldo, hanno partecipato alla conferenza sui combattimenti tra cani indetta da Enrico Rizzi, Presidente Nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali. Alla conferenza, che si è svolta all'Hotel Crystal, sono intervenuti anche il senatore Antonio D'Alì e  il deputato regionale Nino Oddo.

 Rizzi, molto deluso per la totale assenza delle Autorità Locali (Prefetto, Questore e Colonnello dei Carabinieri) che non hanno raccolto il suo invito a partecipare, ha comunque deciso di lanciare pubblicamente l'ennesimo appello proprio alle stesse massime autorità provinciali, affinchè intervengano nel più breve tempo possibile per togliere dalle mani dei pregiudicati, i cani in loro possesso, ripristinando la legalità nel territorio. Il leader animalista sperava in un confronto con i cittadini che pretendono risposte dalle Istituzioni, ma questo purtroppo non è avvenuto. Nessun delegato infatti, è stato da loro inviato.

Nino Oddo, ha ringraziato pubblicamente Enrico Rizzi per il suo impegno e ribadendo la volontà di istituire la figura del Garante dei Diritti degli Animali. Il Sen. Antonio D'Alì ha voluto precisare il fatto che lo Stato c'è, ma che certamente deve fare sempre di più per fermare un fenomeno barbaro, crudele ed altamente criminale, dove sicuramente vi è un giro d'affari non indifferente.

Qualche ora prima della conferenza, il Commissario Straordinario del Comune di Trapani, Francesco Messineo, ha scritto ad Enrico Rizzi che l'aveva invitato a partecipare. " Auguro ogni successo alla conferenza ma sono impossibilitato a partecipare per impegni istituzionali che mi trattengono in sede e che non sono delegabili ad altri. Posso assicurarle l'impegno degli uffici competenti a proseguire nell'attività di prevenzione e di contrasto del fenomeno affrontato già di recente con le locali forze dell'ordine" - si legge nel documento. 

SAN VITO LO CAPO. Un cacciatore di 72 anni è stato denunciato dal Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali per il reato di "detenzione illecita di animali che costituiscono pericolo per la salute e l'incolumità pubblica (Legge 150/92 art. 7 e D.M. 19.4.1996) nonchè per la detenzione dello stesso animale in condizioni incompatibili con la propria natura (Legge 189 art. 727 comma 2 del C.P.).

Il blitz è scattato a seguito di una segnalazione anonima giunta all'infoline dell'associazione animalista. Un cittadino infatti, segnalava la presenza dell'animale all'interno della proprietà privata del vicino di casa, cacciatore.

Sul posto è giunto il Presidente Nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, Enrico Rizzi, che ha chiesto l'intervento delle Autorità ed informando telefonicamente anche il sindaco Matteo Rizzo, quale Autorità Sanitaria, di Pubblica Sicurezza e Responsabile del benessere degli animali sul proprio territorio. In pochi minuti sono giunte sul posto le pattuglie della Polizia Municipale e dei Carabinieri. Rintracciato il cacciatore, quest'ultimo ha confermato di detenere l'animale da circa una settimana, provvedendo a sfamarlo e dissetarlo.

Considerato che l'animale proveniva da uno "stato di libertà" e in quell'ambiente inappropriato alla sua specie viveva da qualche giorno, Rizzi ha chiesto al sindaco di autorizzarne immediatamente la liberazione in natura. Il primo cittadino ha accolto la richiesta del leader animalista, assegnando l'incarico al giovane animalista.

Scortato dai Carabinieri pertanto, Rizzi ha provveduto alla liberazione del piccolo cinghiale (video allegato).

Il Presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, chiede adesso al Questore di Trapani, di provvedere all'immediata revoca del porto d'armi del soggetto che si è reso responsabile dei fatti penalmente esposti e lancia un appello ai cittadini: "Non esitate a contattare le forze dell'ordine al 112 o al 113 per segnalare reati commessi a danno degli animali o situazioni particolari che secondo voi vanno subito verificate".