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14/11/2017 06:00:00

Dalla sanità all'agricoltura, valzer di nomine in vista con Musumeci a Trapani e non solo

Passate le gioie e i dolori legati agli esiti delle ultime elezioni regionali sono partite ai diversi livelli territoriali le riflessioni sulle conseguenze del voto del 5 Novembre.

Tutti provano ad immaginare Musumeci Presidente da dove parte per caratterizzare la propria azione di governo ma soprattutto da quali mani passa la ricostruzione dopo le macerie crocettiane. Nel nostro esame partiamo a ritroso: dalla provincia ai palazzi palermitani.

La sanità è da sempre l’area amministrativa con la maggiore spesa di bilancio. A Trapani si è chiusa la precedente legislatura con l’assessorato in mano al salemitano Baldo Gucciardi, record di preferenze in provincia di Trapani.

Bavetta era il suo uomo alla guida dell’ ASP nel ruolo di Commissario. Non pare probabile che il mandato commissariale possa avere un seguito, ma visti i buoni rapporti fra l’ex assessore alla Sanità e il Presidente Musumeci è pensabile che l’ eventuale nuova nomina del manager, e non più del commissario, possa avere anche un gradimento ampio anche dalla minoranza PD dove Gucciardi avrà un suo peso. All’ Ispettorato Agricoltura di Trapani c’è un uomo di Paolo Ruggirello, il dott. Giuseppe Spartà. Molto dipenderà dalla rivoluzione complessiva di quell’area di governo a Palermo, ma Spartà che è parso molto allineato all’ assessore uscente Cracolici, è probabile che risulti penalizzato proprio dalla sua poca autonomia. Cracolici infatti lascia una serie di difetti d’uso delle risorse comunitarie in area agricola. Per ultimo una misura del Piano di Sviluppo Rurale destinata agli investimenti in macchinari e infrastrutture delle aziende agricole con molti esclusi pronti a far ricorso e a far saltare i tempi dei finanziamenti comunitari. All’agricoltura è probabile che guardi interessato Mimmo Turano, rieletto deputato e in predicato di essere il nuovo possibile assessore agli enti locali, ed infatti già in campagna elettorale numerosi erano i funzionari in cerca di un posto al sole che avevano abbandonato le segreterie politiche di Cracolici, Ruggirello e soci e con pari intensità iniziavano l’adulazione del più avvicinabile in un centro destra targato Musumeci. In quest’ambito voleva farsi spazio un cognome già noto sin dai tempi dell’ assessorato agricoltura in mano a Cuffaro: Calvanico, ma la giovane mazarese Silvia, ispirata dal padre, a fronte di una campagna elettorale di grande evidenza ha portato a casa ben poco. In Forza Italia tutto molto fumoso. Il sen. Tonino D’Alì partito a sostegno dell’ avvocato Stefano Pellegrino in corso di campagna elettorale ha cambiato cavallo o meglio ha cercato di far confondere tutti andando su una posizione super partes a cui in pochi hanno creduto. A Trapani ha lasciato solo un suo fedelissimo, l’ avvocato Gino Bosco a sostenere Stefano Pellegrino, ma 300 voti a fronte dei 1200 della Calvanico sono stati ben poca cosa. Va detto che D’ Alì nella corsa a candidato presidente tifava senza nascondersi per Gaetano Armao. Potrebbe quindi ben succedere che al di là dei comunicati stampa del Senatore trapanese inneggianti ad una vittoria condivisa, Musumeci lo terrà lontano da decisioni importanti.

Il 3 Marzo prossimo già saranno elezioni politiche e a Musumeci toccherà far presto a dare la sua impronta per meglio incidere sul voto. I suoi alleati glielo chiedono e lui ne approfitterà per chiedere mani libere. Insomma da qui a Natale ne vedremo delle belle.