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15/01/2018 12:32:00

Scrive Carla Caimi, sulla dislessia e la sua prevenzione

 Nessuno e nulla ti indica una strada per capire, allora con molta umiltà, quando nulla è ancora così ricorrente, cominci ad informarti.. leggere e a formarti su cosa e come affrontare quella stessa condizione, decidi di portare il tuo ragazzo in un centro specializzato dove, dopo una valutazione con un neuropsichiatra e una serie di test, emerge una diagnosi e la certificazione di “DSA con comorbilità”… difficile e dura da accettare.  Fino ad allora era riuscito ad utilizzare tutte le sue “strategie compensative” , (tali rimangono a questa età, perché non potenziate nel momento giusto) , ma di fronte alla crescente complessità che lo studio richiede, non si riesce più a farlo ed inizia ad esplodere la sensazione di disagio, a lungo celata, generando ansia e nervosismo e bassa autostima, lasciando spazio a quell’emozione chiamata “ sconfitta.”

Queste sono le parole di una mamma di un figlio dislessico che mi hanno portato a fare una riflessione che converge appieno su quanto detto. Sono Carla Caimi, una pedagogista e terapista in disturbi specifici dell'apprendimento.  

La Dislessia non è un deficit, ma un disordine delle funzioni esecutive. Essa non costituisce una patologia ma una “condizione umana”. Il potenziamento di quelle funzioni esecutive, mediante processi intensivi di attivazione di sequenze d'azione in costanza e fluidità,  le  quali generano il potenziamento della funzione e dell'organo, serve a migliorare le competenze, non a bypassarle.

Secondo il Professore Crispiani la Dislessia è un Disturbo dell’esecuzione del leggere, scrivere, contare, incolonnare, comprendere il testo dei problemi, ecc. e, per effetto di ciò, può disturbare gli apprendimenti scolastici; essa tuttavia in genere è alquanto più pervasiva, dal momento che comporta disordine nella esecuzione di molti comportamenti organizzati nel tempo e nello spazio e nelle giuste sequenze. Le Pratiche Ecologico-Dinamiche favoriscono i processi cognitivi impegnati nelle criticità: parte-tutto, induzione-deduzione, ipotesi-conferma, perseguiti con crescente velocità e multi modalità, con opportuna pressione (continuità di esercizio) e fluidità.

Il dislessico è intelligente ma manca di “Cognition” ossia di quella capacità che regola l’ordine dei processi cognitivi.

Compito di un bravo terapista “Itard” consiste nel  condurre un processo formativo che congiunge le 12 Azioni cognitive del Trattamento Ecologico-Dinamico, con l’Activity Gym e con il Motor Training Program (mette insieme cognitività e motricità in modo simultaneo/dinamico).

Io credo che la prevenzione risulterebbe un buon mezzo utile ad una migliore consapevolezza e al raggiungimento del proprio benessere psico-fisico, pertanto bisognerebbe identificare precocemente quei sintomi primari utili ad attivare interventi mirati, specifici e funzionali .

 

Dott.ssa Carla Caimi

 



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