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16/02/2018 16:00:00

Mercato auto, inizia bene nel 2018 quello euopeo. Segni postivi per Alfa Romeo e Jeep

Il mercato dell'auto europeo comincia il nuovo anno con un segno positivo. Le vendite nell'Europa dei 28 più Paesi Efta sono state 1.286.378, il 6,8% in più dello stesso mese del 2017. I dati sono dell'Acea, l'associazione dei costruttori auto.

Quasi tutti i principali mercati europei - spiega l’Acea - sono in crescita, a eccezione del Regno Unito (-6,3%), in calo per il decimo mese consecutivo. Spagna (+20,3%) e Germania (+11,6%) registrano incremento più forte, seguite da Italia (+3,4%) e Francia (+2,5%).

Fca ha venduto a gennaio 84.953 auto nei Paesi dell'Europa dei 28 più Efta, con una crescita dell'1,2% rispetto allo stesso mese del 2017. La quota è del 6,6% a fronte del 7% di gennaio dell'anno scorso.


Fca, forte crescita per Jeep e Alfa Romeo in Europa

"Gennaio con segno positivo": così Fca commenta i risultati del gruppo in Europa, in una nota, nella quale sottolinea anche "la forte crescita" di Alfa Romeo (+24,4% le immatricolazioni) grazie a Giulia e Stelvio e soprattutto di Jeep (+68,1%), trainata da Renegade e Compass. La 500 e la Panda, con quasi 30 mila vetture immatricolate e una quota insieme del 28,5% - spiega Fca - confermano nel segmento A la consolidata leadership, ma aumentano anche rispetto a un anno fa le vendite di 500L (+5%), 500X (+21,8%) e Tipo (+4,5%). Maserati a gennaio ha immatricolato 774 vetture. Oltre alla lieve crescita registrata in Italia (+0,5%), tra i maggiori mercati Fca ottiene risultati positivi in Francia (+9,6% a fronte del +2,5% del mercato) e in Spagna (vendite in crescita del 30,6% rispetto al +20,3% del mercato). Jeep, oltre al +107,8% in Italia, cresce del 40,2% in Germania, del 47,3% in Francia e del 124,9% in Spagna.

 

Ottimo inizio per mercato Europa

Ottimo inizio per il mercato auto dell'Unione Europea. Come negli ultimi anni, anche a gennaio quasi tutti i mercati dell'Unione sono in crescita. Mancano all'appello soltanto Svezia (-1,3%), Cipro (-3,5%), Irlanda (-4,9%), e Regno Unito (-6,3%). Lo sottolinea in una nota il Centro Studi Promotor. Il contributo più importante al buon risultato del 2017 - spiega il presidente Gian Primo Quagliano - viene dalla Zona Euro (+8,7%), mentre l'area non euro cresce soltanto del 2,8% appesantita dal negativo andamento del mercato del Regno Unito.

Secondo Quagliano, anche in Europa, come in tutto il mondo, il mercato è fortemente influenzato dalla forte crescita dell'economia mondiale e dal formidabile impatto dell'innovazione tecnologica che sta cambiando l'automobile. Decisivo - prosegue Quagliano - il peso dei cinque maggiori Paesi dell'Unione, dove le immatricolazioni complessive sono state 869.373, il 69,3% del totale.

Brilla soprattutto per tasso di crescita il risultato spagnolo. Molto interessante il risultato della Germania che cresce dell'11,6%, buono il risultato della Francia, che cresce del 2,5% e quello italiano con 177.822 immatricolazioni e un tasso di crescita del 3,4%. Il mercato del Regno Unito infine, dopo aver fatto registrare nel 2016 il record di immatricolazioni e un calo nel 2017, accusa ancora un calo in gennaio (-6,3%). Le cause sono i timori per la Brexit e l'introduzione nell'aprile 2017 di una nuova tassazione che colpisce le emissioni di CO2 delle autovetture. 

 

Da Ansa