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15/03/2018 17:29:00

Marsala, vendeva passaporti e permessi di soggiorno. Arrestato un poliziotto

 Un agente di polizia del Commissariato di Marsala e un cittadino marocchino, residente a Marsala, sono stati arrestati, oggi, nell'ambito di un'indagine della Polizia di Stato su un giro di passaporti e di permessi di soggiorno in bianco, rubati e rivenduti nel mercato clandestino. Erano spariti più di 400 tra passaporti e permessi di soggiorno. 

Il poliziotto arrestato è Angelo Patriarca, ha 57 anni.  Con lui arrestato ache un cittadino marocchino, Rachid Dalal, 32 anni, mentre la moglie di quest’ultimo è stata solo denunciata. I reati contestati quelli di associazione a delinquere, peculato, corruzione, furto e ricettazione.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal GIP di Trapani, su richiesta della Procura ed è stata eseguita, a Marsala, dagli uomini della Squadra Mobile di Trapani e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

Sono stati gli stessi colleghi dell'agente di polizia arrestato a indagare e a scoprire che c'era la mano di un poliziotto infedele dietro al furto di numerosi permessi di soggiorno e di passaporti in bianco, avvenuto un anno fa in a Trapani.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile trapanese e del Servizio Centrale Operativo, l'agente di polizia consegnava i documenti in bianco al cittadino marocchino che, con la complicità della donna denunciata, si occupava di "piazzarli" all'estero sul mercato clandestino. I documenti, poi, venivano contraffatti e venduti a cittadini extracomunitari, per consentire loro di fare ingresso in Italia o in altri Paesi europei.

Le indagini della Squadra Mobile trapanese e degli uomini del Servizio Centrale Operativo sono state particolarmente complesse e si sono dovute svolgere con la massima cautela, proprio perché il principale indagato era un agente di polizia.

L'agente di polizia infedele si trova ora nel carcere romano di Regina Coeli ed è stato subito sospeso dal servizio, mentre il cittadino marocchino è stato condotto nel carcere di Trapani.

L'indagine nasce quando, tempo fa, ci fu il fermo  in due aeroporti, quello di Milano e quello di Roma, in circostanze di tempo diverse, di due extracomunitari. I due isultarono in possesso di passaporti perfettamente veri, autentici, con tanto di marchio in filigrana della Repubblica Italiana, con la composizione classica, firme, foto e numero di serie.

Solo la lettura informatica del microchip  ha svelato che quei passaporti non erano stati legalmente rilasciati. Uno dei due extracomunitari ammise di avere pagato circa 3 mila euro quel documento. Nel frattempo i numeri di serie dei documenti rimandavano i poliziotti dei due commissariati di frontiera a chiedere alla Questura di Trapani come mai quei passaporti fossero finiti in mano a quei due extracomunitari. E a Trapani si scoprì che facevano parte di una partita di 400 passaporti che erano stati presi e portati via da un soggetto che adesso è stato individuato nel poliziotto in servizio al commissariato di Marsala

Poliziotto e coniugi marocchini, gestivano il mercato dei documenti. Il prezzo? dai mille ai novemila euro. Dei 400 passaporti solo una decina sono stati recuperati. 

Patriarca è difeso da Francesco Vinci. Mentre Rachid Dalai e la moglie, marsalese, sono difesi dagli avvocati Diego e Massimiliano Tranchida.