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17/03/2018 06:00:00

Quegli anziani maltrattati nelle case riposo lager in provincia di Trapani

Sono vittime spesso silenziose, sono vittime dell’età che avanza, delle forze che mancano, della lucidità persa. Sono vittime anche di chi dovrebbe aver cura di loro. Invece, in provincia di Trapani ci sono anziani finiti in case di riposo abusive, o sotto le “cure” di badanti, che subiscono maltrattamenti, soprusi, costretti a vivere in condizioni disumane.


Nelle ultime settimane ci sono stati già diversi episodi di maltrattamenti ad anziani in provincia di Trapani. L’ultimo qualche giorno fa, a Nubia, frazione di Paceco dove è stata scoperta una casa di riposo totalmente abusiva, tenuta da due coniugi, arrestati dalla Guardia di Finanza, dove gli anziani ospiti, le cui famiglie pagavano una retta (in nero) di ben mille euro al mese, erano maltrattati, e, giusto per dirne una, venivano sedati la notte, con farmaci somministrati senza alcun controllo medico.


La casa di riposo era totalmente abusiva,
non aveva nessuna licenza comunale o sanitaria. Eppure, come è stato scoperto dalle indagini coordinate dalla Procura di Trapani, i gestori somministravano medicinali con lo scopo di sedare gli anziani nelle ore notturne, soprattutto. Il tutto senza alcun controllo medico. Violenze fisiche, verbali, psicologiche. Gli anziani vivevano in un incubo, in una struttura totalmente sconosciuta al fisco. I due coniugi arrestati sono accusati di lesioni aggravate, maltrattamenti e abbandono di persone incapaci. Devono rispondere anche dell’esercizio abusivo della professione sanitaria e l’immobile è stato sequestrato. Inoltre la Finanza sta cercando di capire l’entità dei proventi illeciti percepiti per sottoporli a tassazione. Una casa di riposo totalmente abusiva, dicevamo, nella frazione di Paceco, di cui gli inquirenti non hanno dato ulteriori indicazioni. Di certo c’è che non si tratta della Comunità Padre Pio da Pietralcina, che opera regolarmente, la cui rappresentante legale ha dovuto chiarire che la comunità oggetto di indagine non era la sua. Lo ha detto anche ai familiari delle persone lì alloggiate.


Poi ci sono le percosse a domicilio.
Un'anziana di 75 anni di Trapani è stata picchiata e minacciata dalle due badanti che si sarebbero dovute occupare di lei. Le violenze fisiche e psicologiche sono durate settimane e sono state documentate dagli uomini della Polizia che hanno fatto irruzione nella casa della donna, nel centro storico della città e arrestato le due badanti nei giorni scorsi.


Si tratta di due donne Maria Guarino e Giuseppina Barresi, di 36 e 53 anni, italiane, che invece di assistere e curare la signora malata e bloccata , a letto, la picchiavano in particolare durante il cambio delle lenzuola o durante i pasti.
E nonostante la donna ogni volta urlasse per le violenze subite, nessuno dei vicini ha mai chiamato la polizia. La picchiavano mentre la vestivano o mentre le davano da mangiare, in una specie di secchio che era postato vicino l'immondizia. Grazie alle microspie e alle telecamere nascoste, i poliziotti hanno assistito a diversi episodi di violenza, fino a quando hanno fatto irruzione nell'appartamento.


“Da noi gli anziani si divertono come bambini”,
scriveva su Facebook la titolare della Comunità alloggio per anziani Rossana a Castellammare del Golfo. Poi però è stato scoperto che si trattava di una casa "degli orrori" con violenze quotidiane agli anziani ospiti della struttura. Si tratta di una struttura, tra l'altro, molto nota e molto costosa, che invece, secondo le indagini, era una sorta di lager. Così a novembre quattro persone sono state arrestate. Sono, appunto, il gestore e i tre dipendenti di questa casa di riposo dove degli anziani subivano violenze e vivevano in condizioni di estremo disagio.
Una donna anziana, in particolare, veniva legata la sera al letto con le maniche del pigiama, e coperta con un piumone. E poi veniva scoperta la mattina successiva. Tutto è stato scoperto grazie all'utilizzo di micro video camere per le intercettazioni ambientali. La casa di riposo sequestrata è la "Comunità alloggio per anziani Rosanna" di via Segesta a Castellammare del Golfo. Si trova all'interno di un condominio, il palazzo Quadrifoglio. In manette sono finiti i due titolari della struttura, Rosanna Galatioto e Matteo Cerni, e altri due operatori.



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