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28/03/2018 06:00:00

Trapani, oggi funerali solenni per Giorgio Grammatico, vigile del fuoco morto a Catania

 Si terranno oggi i funerali di Giorgio Grammatico, il vigile del fuoco di Erice morto in un'esplosione per una fuga di gas nel centro di Catania. 

Il funerale sarà  alle ore 16.00, in forma solenne, nel Santuario della Madonna di Trapani, in via Conte Agostino Pepoli. La cerimonia funebre sarà officiata da S.E. Rev.ma Pietro Maria Fragnelli Vescovo di Trapani.

Dalle 07 e sino alle ore 13 i parenti, gli amici e la cittadinanza possono rendere l’ultimo saluto a Giorgio presso la camera ardente, allestita presso l’Aula Didattica della Sede Centrale del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani in c.da Milo, dove il feretro è arrivato ieri sera alle 23, e si è separato dal suo compagno di lavoro, Dario (oggi per lui i funerali in Duomo a Catania alla presenza del Ministro Marco Minniti) con il quale è morto nello stesso tragico destino. 

Alle ore 14.00 partirà il feretro posto sull’autoscala dalla Sede Centrale; il corteo funebre si costituirà in prossimità dell’incrocio tra via Marconi e via F.lli La Commare.

Per oggi l’Amministrazione Comunale di Erice ha proclamato il lutto cittadino e parteciperà al corteo con il gonfalone della città. E' stata disposta l’esposizione a mezz’asta per l’intera giornata delle bandiere esterne agli uffici pubblici e di osservare un minuto di silenzio prima dell’inizio di ogni manifestazione pubblica in programma nel territorio comunale nella intera giornata di oggi, mercoledì 28 marzo 2018.

Saranno presenti alle esequie, oltre a numerosi Comuni della provincia con i propri Gonfaloni e tutte le Autorità Civili e Militari della provincia di Trapani, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Bruno Frattasi, il Capo del Corpo Nazionale dei VV.F. Gioacchino Giomi, il Direttore Centrale per l'Emergenza Giuseppe Romano, il Direttore Regionale dei VV.F. per la Sicilia Marco Cavriani.

Sin da subito si sono fatte le ipotesi più disparate sulle cause e la dinamica dell'esplosione che ha ucciso i vigili Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico oltre al pensionato Giuseppe Longo. E sebbene prenda sempre più corpo l'ipotesi che sia stato quest'ultimo a provocare l'esplosione per portare a termine quello che sembra un progetto di suicidio, si rincorrono ancora le voci che vigili del fuoco esperti abbiano potuto agire con leggerezza usando strumenti non adeguati che avrebbero causato lo scoppio. Si è parlato di un flex, di una motosega, di una mototroncatrice e di attrezzi che possano aver acceso la scintilla fatale. Ma appare davvero improbabile che operatori esperti si approccino a una fuga di gas in maniera così sprovveduta.