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30/03/2018 00:05:00

Erice, aumentano le tariffe Tari. Scontro in consiglio comunale

Nervi tesi nel consiglio comunale di Erice per l'approvazione del rendiconto finanziario 2016 e delle tariffe Tari.  Scontro duro tra opposizione e amministrazione.

I consiglieri della minoranza Mannina, Strongone e Barraco, hanno protestato contro l'amministrazione e il presidente del consiglio comunale perchè solo 24 ore prima della seduta è stata messa a disposizione dei consiglieri tutta la documentazione. Questo quindi non avrebbe consentito ai consiglieri di studiare a fondo il piano delle tariffe. Un piano che prevede aumenti nella tassa sui rifiuti e che doveva essere approvato entro il 31 marzo. In particolare la Tari è stata portata al 26-30% per le utenze domestiche e al 16% per le attività commerciali.
Scontro in aula tra Mannina e l'assessore Simonte, che segue quello fuori dall'aula per questioni interne al Pd. Sulla manovra finanziaria i consiglieri Barracco e Strongone del Movimento 5 Stelle e Simona Mannina, segretaria dei Giovani Democratici ma si trova al gruppo misto, hanno chiesto l'invio degli atti alla Corte dei Conti perchè lo strumento è stato approvato con un anno di ritardo.

Questa la nota dei consiglieri Barracco, Strongone e Mannina che ha fatto infuriare la sindaca Daniela Toscano:

Con un ritardo di un anno è stato approvato il Bilancio Consuntivo 2016 con il voto contrario del consigliere Barracco (MoVimento 5 stelle) e l'astensione dei consiglieri Mannina (Indipendente), Manuguerra (Nati liberi) e Augugliaro (PSI).
Soprassedendo sul cronico ritardo che ormai caratterizza l'Amministrazione Ericina, nel proporre al Consiglio gli atti di natura contabile finanziaria, con conseguente soppressione della possibilità di instaurare un confronto costruttivo con l'opposizione, nell'interesse dei cittadini ericini, nella seduta del Consiglio Comunale del 23/03/2018, il consigliere Barracco, ha depositato una articolata relazione che verte su due gravi criticità relative al Bilancio Consuntivo 2016.
La prima criticità riguarda la presenza in bilancio, di residui attivi risalenti a più di un ventennio fa, i quali riguardano, ad esempio, crediti che l'Ente vanta nei confronti della Regione Sicilia addirittura dal 1994, definiti, durante la seduta di Consiglio precedentemente richiamata, dal Ragioniere Capo assistito dal collegio dei revisori dei conti, come “soldi contanti che il Comune a breve incasserà”.
Orbene, la domanda sorge spontanea: ma se il Comune ci mette più di un quarto di secolo ad incassare un credito definito come “soldi contanti”, quanti decenni dovremo aspettare per vedere incamerati i crediti di difficile esazione? Altre perplessità sono sorte su crediti relativi a tributi locali, di anzianità ultra decennale, ancora non riscossi dal Comune, a maggior ragione considerando la prescrizione quinquennale che riguarda i crediti di tale natura.
Per ciò che concerne la seconda criticità rilevata, questa verte sulla esclusione del Comune di Erice, dalla approvazione del Bilancio Consolidato relativo all'esercizio 2016.
Durante la seduta consiliare del 23/03/2018, a fronte delle perplessità sollevate dal consigliere Barracco sulla effettiva esclusione del Comune dalla approvazione del Bilancio Consolidato 2016, il Ragioniere Capo assistito dal collegio dei revisori dei conti, ha inequivocabilmente confermato quanto statuito nella delibera di Giunta n. 42 del 28/02/2018, e cioè “che non ci sono organismi partecipati componenti del “Perimetro di consolidamento” del Comune di Erice” e che quindi “non si dovrà procedere alla predisposizione del bilancio consolidato…….dell’esercizio 2016 del Comune di Erice” nel pieno rispetto del disposto del D.lgs. 118/2018 ed in particolare dell'allegato 4/4, sui controlli effettuati relativi ai componenti del “Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Erice”.
La gravità di tale affermazione, consiste nel fatto oggettivo che la società partecipata “Funierice Service s.r.l.” rientra nel perimetro di consolidamento del Comune di Erice e dunque lo stesso è obbligato alla redazione del Bilancio Consolidato del 2016; lo si evince analizzando il bilancio d'esercizio 2016 della partecipata Funierice Service s.r.l., dove il totale dei “ricavi delle vendite e delle prestazioni” e il “totale altri ricavi e proventi” ammontano ad euro 2.007.579, somma che incide sui “ricavi caratteristici” (€ 17.965.783) dell'ente controllante Comune di Erice per l' 11,17%, valore superiore a quel 10% prescritto dall'allegato 4/4 al D.lgs. 118/2011 per non rientrare nel “perimetro di consolidamento” dell'Ente Locale e quindi non redigere il bilancio consolidato.
Da tutto ciò ne deriva che, non solo la Giunta ha deliberato in maniera errata l'esclusione del Comune di Erice dall'obbligo di redigere il Bilancio Consolidato per il 2016, ma soprattutto, a precisa domanda del consigliere Barracco, durante la seduta consiliare del 23/03/2018, rivolta al Ragioniere Capo, questi ha garantito a tutti i Consiglieri presenti, l'esattezza di quanto statuito nella delibera di Giunta evidentemente errata, tradendo il naturale rapporto di fiducia riposto dagli stessi Consiglieri su una figura cardine per l'Ente, come quella ricoperta dallo stesso; inoltre il collegio dei Revisori dei Conti, presente alla seduta di Consiglio Comunale, ha avallato quanto affermato dal Ragioniere Capo del Comune, non ottemperando alla propria funzione di terzietà, la quale avrebbe dovuto portare ad un approccio più critico e di verifica sulla questione sollevata dal consigliere Barracco.
Considerando la gravità dell'accaduto, non volendo sottrarci al nostro dovere Istituzionale, tradendo il mandato ricevuto dai cittadini ericini, abbiamo deciso di astenerci dall'approvazione del Bilancio consuntivo 2016. Per le stesse motivazioni quindi provvederemo a segnalare la violazione alla Corte dei Conti Sicilia, affinché intervenga per il ripristino della legalità su un atto di cruciale importanza come è il Bilancio Consuntivo.

E questo il commento della sindaca di Erice e dell'assessore alle Finanze Gian Rosario Simonte:

Apprendiamo dalla stampa di un comunicato a firma dei consiglieri ericini Barracco e Strongone del M5S e di Mannina (indipendente d’opposizione e iscritta PD … !?), contenente gravi affermazioni in relazione all’approvazione del Bilancio Consuntivo 2016 da parte del consiglio comunale, rivolte soprattutto all’operato degli uffici finanziari e dell’Amministrazione comunale, mettendo financo in forte dubbio il ruolo di terzietà del Collegio dei Revisori del Conti e riuscendo incredibilmente a mettere in discussione la legittimità dell’atto affermando senza mezzi termini “bisogna ripristinare la legalità”.

I Consiglieri, peccando sicuramente di inesperienza e poca conoscenza di fatti e norme, non sanno che comunque gli atti del rendiconto vengono trasmessi obbligatoriamente alla Corte dei Conti entro trenta giorni dall’approvazione dallo stesso collegio dei revisori che nel comunicato, senza mezzi termini, viene accusato di mancata terzietà. In merito ai rilievi tecnici espressi, dapprima rappresentati in Consiglio Comunale con una lunga nota, confusionaria e lacunosa a cui è stata data puntuale risposta e riscontro nel corso della seduta, ed adesso ripetuti nel Comunicato Stampa, ancora in maniera non corretta si precisa quanto segue:

Premesso che i Conti del Comune di Erice sono da sempre in equilibrio finanziario e che l’Ente risulta essere uno dei Comuni meno indebitati d’Italia e con Avanzo di Amministrazione costantemente monitorato e utilizzato per finalità di sviluppo economico e sociale viste le numerose opere pubbliche svolte negli anni come ad esempio nelle scuole, riguardo ai contestati residui attivi in argomento questi discendono da un contenzioso con l’EAS e, a seguito di definizione del contenzioso medesimo, sono stati già incassati in data 12.02.2018, mentre quelli c.d. “soldi in contanti” sono già disponibili sotto forma di liquidità per essere incassati presso la Tesoreria Regionale.

In riferimento alla mancata presentazione del Bilancio Consolidato, poi, atteso che, a parere degli Uffici, il Comune di Erice ex lege è stato esonerato da tale adempimento per l’annualità 2016, si precisa che con delibera giuntale n. 42 del 28.02.2018 è stato comunque riesaminato il perimetro di consolidamento aggiornandolo ai dati del 2016 e che la Funierice Service S.R.L., società peraltro partecipata al 50% assieme al Libero Consorzio di Trapani, è stata esclusa dal consolidamento per “irrilevanza”, in quanto oltre al perimetro dei ricavi caratteristici, devono superare il 10% anche quelli relativi al patrimonio netto e al totale dell’attivo così come previsto dal paragrafo 3.1 dell’allegato 4/4 al Dlgs. N. 118/2011.

“Si rimane basiti dalla gravità delle affermazioni prodotte dai Consiglieri Mannina, Barracco e Strongone, prive tra l’altro di qualsivoglia fondamento, per le quali l’Ente si riserverà di intraprendere tutte le opportune iniziative volte a non ledere l’immagine del Comune, dei propri organi, e dei propri Funzionari che giornalmente, visto l’organico ridotto all’osso, svolgono un lavoro fatto con sacrificio e spirito di abnegazione nel rispetto naturalmente della legge e del principio della legalità che non può essere patrimonio solo di una parte politica, ma di tutti gli uomini e donne che operano per il bene e nell’interesse della comunità ericina, come peraltro, ampiamente dimostrato, negli ultimi 11 anni in cui abbiamo amministrato questo Ente grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno rinnovato in occasione delle consultazioni elettorali”.