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05/04/2018 06:00:00

Sicilia, Musumeci: "Basta furbetti della 104"

 Tredicimila i dipendenti  che battono cassa da mamma Regione, 2350 usufruiscono delle agevolazioni prevista dalla legge 104.

Un dato allarmante, la fotografia di una  Sicilia ammalata che studia ogni escamotage per sfuggire alle ore di lavoro.

Lo dice il presidente Nello Musumeci in conferenza stampa, ironicamente ma lo dice: “ I dipendenti si sono fatti adottare da qualche vecchietto pur di avere riconosciuta la 104”.

Battaglia dura quella che assicura Musumeci,  intende parlare della grottesca situazione con i sindacati di riferimento.

In conferenza stampa il Governatore  dell'isola è affiancato da Giusi Savarino e da Marco Falcone, assessore alle Infrastrutture.

 Da lì si parte, chiedendo di accellerare sulla spesa dei fondi per  rimettere in sesto tutto il sistema viario sicialiano: 2 milioni di euro destinati all'ammodernamento delle strade esistenti.

E ieri si è tenuta l'ennesima seduta lampo all'ARS, si ritornerà in Aula il 10 aprile ma

per la finanziaria c'è tempo fino alla fine del mese.

Solo una seduta tecnica quella di ieri pomeriggio che doveva indicare il calendario dei lavori. Alla fine manco quello.

Nel frattempo un'altra batosta arriva dalla Corte dei Conti, i magistrati contabili bloccano i pagamenti degli stipendi per i portaborse che sono assunti dai deputati.

Lo stipendio pesante non corrisponderebbe al curriculum,   c'è chi arriva a guadagnare 60 mila euro annui con appena la terza media.

In totale all'ARS, a carico dei cittadini siciliani,  ci sono  200 portaborse per  appena   70 deputati.

Un freno lo pone Gianfranco Miccichè, presidente dell'ARS, che sottolinea la necessità di rivoluzionare il sistema bloccando le assunzioni. Niente più spreco di danaro pubblico per l'assunzione di collaboratori esterni e somme tagliate ai singoli deputati.

La Corte dei Conti ha convocato tutti i capigruppo martedì 10 aprile per rispondere alle contestazioni che sono state mosse.

I magistrati  hanno sottolineato come all'ARS siano stati sottoscritti dei contratti assegnando il massimo della retribuzione, senza tenere conto di mansioni e titolo di studio, attribuendo i superminimi e gli scatti di anzianità, compresa la quindicesima mensilità.

La pioggia di assunzioni ha fatto lievitare i costi  per un totale di 8,3 milioni di euro annui.

Lo spreco di danaro pubblico è enorme, stop alle assunzioni a partire dal 2019 ma l'imbarazzante situazione ha portato alle dimissioni da capogruppo dell'UDC di Margherita La Rocca Ruvolo.

 La deputata aveva già contestato ai suoi colleghi di gruppo il modus operandi. I deputati dell'UDC, infatti, hanno proposto due assunzioni a testa per un totale di dieci assunti che si aggiungevano ai stabilizzati. La Rocca Ruvolo è entrata in forte contrasto con il proprio gruppo,ha rifiutato di firmare i contratti e si è dimessa dalla carica di capogruppo  all'ARS.