Sono stati presentati oggi nel corso della Festa della polizia i nuovi gradi, che cambiano per la prima volta dopo 100 anni.
Di fatto i nuovi gradi segnano "uno spartiacque nella vista della polizia".
Dopo sette mesi di lavoro i nuovi "simboli" per indicare i gradi dei poliziotti sono pronti. Dal 2019 dunque sulle spalline delle divise dei poliziotti non ci saranno più le stellette e nemmeno le torri e le greche. Arriveranno formelle dorate che saranno disposte a volte a rombo altre a piramide secondo il gardo che indicano.
La torre che finora ha indicato i gradi di maggiore, tenente colonnello, vice questore aggiunto e primo dirigente nella polizia, sarà sostituita da un'aquila dorata e incoronata. L'aquila avrà tra le zampe il bastone del comando e accompagnerà lo storico motto "sub lege libertas".
Dal prossimo anno non ci saranno più nemmeno le greche: al loro posto ci saranno le aquile. E il prefetto Franco Gabrielli nel prossimo numero di Polizia Moderna commenta così il cambiamento dopo un secolo: "Con l’adozione di nuovi segni distintivi di qualifica la Polizia rimarca la sua natura di amministrazione civile, tagliando con la tradizione militare da cui storicamente proviene. Un mondo, quest’ultimo, che guardiamo con rispetto, ma con la consapevolezza e l’orgoglio di essere qualcosa di diverso”.
Questi invece alcuni passaggi dell'intervento del Questore di Trapani, Dr. Maurizio Agricola, in occasione delle celebrazioni del 166° Anniversario di Fondazione della Polizia di Stato, svoltesi nella mattinata odierna presso la locale Villa Margherita alla presenza del Vice Capo della Polizia Prefetto Nicolò Marcello D'Angelo.
Nel corso del 2017 importanti risultati sono stati conseguiti sia in termini di disarticolazione di organizzazioni mafiose sia in termini di aggressione ai patrimoni illeciti grazie all’operato incessante della locale Squadra Mobile, dei Commissariati di P.S e della Divisione Anticrimine:
• Il 21 febbraio 2017, la Squadra Mobile, insieme a personale della D.I.A. di Trapani e del Commissariato di P.S. di Alcamo, all’esito del progetto investigativo denominato “FREEZER”, ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal GIP di Palermo, che ha disposto la misura cautelare in carcere a carico di undici esponenti della famiglia mafiosa di Alcamo, a partire dal capo mandamento di quel centro, MELODIA Ignazio.
• In data 14 Dicembre 2017, la Squadra Mobile di Trapani, con l’ausilio di personale proveniente da diverse articolazioni della Questura, ha dato corso, a Castelvetrano, ad una massiccia attività di contrasto, concretizzatasi con l’esecuzione di decine di perquisizioni e controlli amministrativi eseguiti nei confronti di 25 soggetti gravemente indiziati di agevolare la latitanza di Matteo MESSINA DENARO.
Nel corso del 2017 sono stati, inoltre, disposti sequestri patrimoniali per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro a carico di un esponente di spicco della famiglia mafiosa di Marsala ed elemento di collegamento tra i vertici di quella consorteria mafiosa e quella di Castelvetrano.
ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO
L’attività repressiva non può esser disgiunta da una strategia di prevenzione e controllo del territorio, caposaldo ed importante strumento di contrasto alla recrudescenza dei reati c.d. predatori e di quelli che determinano particolare allarme sociale.
I risultati conseguiti hanno premiato tale strategia atteso che si è passati da 31000 controlli sul territorio a più di 42000 per l’anno 2017. Questa maggiore presenza ha permesso di determinare una progressiva diminuzione generale di tutti i reati, con un calo del 18.3% ( da 4238 a 3462). In particolare, poi, i reati contro il patrimonio, che continuano ad essere quelli che creano maggiore allarme sociale, hanno registrato una diminuzione rispetto allo scorso anno del 22.3% per i furti e del 9,4% per le rapine.