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10/04/2018 06:00:00

Sanità a Marsala, molte cose non vanno. Bavetta promette soluzioni ma rischia il posto

 La settimana scorsa abbiamo posto l'attenzione sull'ospedale Paolo Borsellino di Marsala e sulla sanità di tutta la provincia.

L'ospedale marsalese è un'imponente struttura che potrebbe essere il fiore all'occhiello di tutta la provincia ma combatte quotidianamente per la sopravvivenza.

Ci sono delle eccellenze, ci sono le risorse umane fatte di medici ed infermieri e di tutto il personale che lavora in sinergia e con abnegazione.
Inutile nascondersi e dire che va tutto bene, è la lezione che dobbiamo sorbirci tutte le volte in cui si scrive di sanità.
Immediata all’articolo di Tp24.it arriva la replica dell'ASP che dice : “Va tutto bene”.
Eppure è lecito, un diritto, sapere se il DEA di primo livello esiste solo sulla carta o se concretamente è un vanto per il Paolo Borsellino.
Ad oggi si assiste ad un organico mai completato per il Pronto Soccorso, ad una ortopedia che è costretta ad operare due volte al mese, ad una pediatria con i medici al collasso, ad una chirurgia plastica che lascia il tempo che trova perché mancano gli anestesisti ed in ultimo al reparto di Urologia, divenuto nel frattempo unità complessa, quindi con primario, che non è messo nelle condizioni di operare a pieno regime.
Abbiamo sottolineato come gli uffici amministrativi e i magazzini di rifornimento siano a 7 chilometri di distanza dall'ospedale e non certamente per mancanza di posto. 
Scelte strategiche, spesso politiche.
La sanità da sempre è fortemente politicizzata. 

Poi a queste carenze si aggiungono quelle dell'ambulatorio Asp in piazza Francesco Pizzo (ex Inam), dove ci segnalano code interminabili per prenotare una visita. Ci hanno segnalato che addirittura c'è chi va alle tre di notte per mettere il proprio nome in coda per prenotare una visita, e che se vai all'apertura degli uffici trovi tutto pieno.

Ed ecco arrivare dopo le nostre segnalazioni il comunicato dell'ASP: assunte 99 unità negli ultimi mesi. Siamo sicuri che vada tutto così bene? I cittadini che si lamentano sono dei visionari?

Venerdì scorso i medici dell'ospedale hanno incontrato Salvatore Requirez, direttore sanitario dell’ASP, insieme a Francesco Giurlanda, nuovo direttore medico di presidio. La richiesta avanzata è quella di assumere anestesisti per meglio utilizzare, sempre e tutte, le sale operatorie dell'ospedale che in totale sono cinque.
E' soddisfatto, invece, Requirez per le assunzioni che finora sono state fatte 35 medici, 47 infermieri e 13 operatori sociosanitari.
Ma i numeri delle assunzioni non sono confortanti per il bacino di utenza, lo sa bene lo stesso direttore sanitario che ha palesato la reale carenza d’organico.
Ma siccome la dotazione organica è mancante in tutta la provincia, e non solo a Marsala, siamo autorizzati a piangere con un occhio.
Resta il caso ortopedia, in ginocchio da troppo tempo, l'ASP fa sapere che:
“L' amministrazione ha provato tutte le procedure per il reclutamento di ortopedici ma fino ad ora con esiti negativi. Tutti i primari però hanno concordato come, rispetto allo scorso anno, ora possono effettuare maggiori prestazioni e offrire più servizi all’utenza”.
C'è un controsenso, se l'esito di reclutamento è negativo come è possibile che ci siano più servizi all'utenza? E come? Cosa significa aver provato tutte le procedure? Esiste il “comando” che spesso, almeno in passato, è stato utilizzato per avvicinare alla città di origine chi ne aveva fatto espressa richiesta. Non è importante lavorare vicino o sotto casa, è importante che si faccia il proprio dovere bene, ovunque.
Fabrizio De Nicola è stato manager dell'ASP di Trapani per anni, non ci pare sia trapanese.

Sulla strumentistica l'Azienda sanitaria assicura che le procedure verranno velocizzate per l'acquisto. E' compreso l'angiografo digitalizzato? In cardiologia lo aspettano da mesi, tutto è fermo nei palazzi della burocrazia. Si tratta di uno strumento importante per salvare vite umane.

Giovanni Bavetta, attuale commissario dell'ASP trapanese, rassicura sull'attivazione della camera bianca e dell'oncologia. Ha poi concluso: “Chiedo scusa infine, oltre che agli operatori sanitari - che ringrazio per aver lavorato finora in queste condizioni e in particolare quelli del pronto soccorso - e ai cittadini tutti per il disagio, e li prego di avere ancora pazienza per qualche mese, quando finalmente attraverso mobilità e concorsi, completeremo gli organici di centinaia di altri medici specialisti, infermieri , oss e personale amministrativo”.

Ma il manager Bavetta potrebbe lasciare presto la guida dell'Asp di Trapani: è iniziato infatti l'iter di revoca in seguito a delle ispezioni che sono state inviate dalla Regione. Bavetta, uomo per tutte le stagioni politiche, dopo aver appoggiato Baldo Gucciardi e il Pd alle ultime elezioni regionali, si è buttato sul centrodestra e Francesca Intorcia (Forza Italia) alle ultime politiche. Servirà a salvare la poltrona?
Il caso è stato sollevato in commissione Sanità all'ARS, dalla presidente Margherita La Rocca Ruvolo, durante la quale si sono segnalati dei problemi per i pazienti oncologici. I funzionari dell'assessorato si sono mossi con una ispezione e hanno rilevato che i pazienti dopo avere effettuato uno screening oncologico restano in attesa dell'esito per mesi interi. Un ritardo grave che ha indotto l'assessorato a diffidare Bavetta e a minacciare la revoca dall’incarico. Toccherà a Bavetta adesso presentare le sue controdeduzioni.



Sanità | 2024-05-22 06:00:00
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