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27/04/2018 07:23:00

Caso Angelo Patriarca, non ancora notificato dissequestro conto corrente moglie poliziotto

 “La situazione economica della famiglia Patriarca/D’Amico, alla luce dei conti sequestrati, è disastrosa”. E’ quanto scrive l’avvocato Francesco Vinci, uno dei due difensori del poliziotto Angelo Patriarca (l’altro difensore è Vincenzo Forti) nella nota inviata alla Procura di Trapani per sollecitare la notifica del provvedimento di dissequestro del conto corrente intestato alla moglie del poliziotto arrestato.

Il conto, infatti, dissequestrato lo scorso 3 aprile, su richiesta della difesa e conseguente provvedimento della Procura di Trapani datato 31 marzo, è di fatto ancora bloccato.

E questo perché la segreteria della Procura trapanese, a distanza di quasi un mese dal dissequestro, non ha ancora provveduto alla notifica del provvedimento.

Un adempimento senza il quale le Poste non possono dare neppure un euro alla moglie di Patriarca (Caterina D’Amico). Angelo Patriarca fu arrestato lo scorso 15 marzo, e poi posto ai domiciliari, per la vicenda dei permessi di soggiorno e dei 400 passaporti in bianco presi alla Questura di Trapani per essere immessi sul mercato clandestino. Con lui fu arrestato anche il 32enne marocchino Rachid Dalal. La mancata notifica del dissequestro del conto corrente sta creando non pochi problemi al nucleo familiare Patriarca/D’Amico, considerato che al poliziotto, a causa del procedimento penale in corso, lo stipendio è stato dimezzato. E non avendo altre fonti di sussistenza, la famiglia sta incontrando grosse difficoltà per tirare avanti. “Il dissequestro del conto corrente – spiegano gli avvocati Francesco Vinci e Vincenzo Forti, legali del poliziotto – è dovuto sia al fatto che la moglie di Angelo Patriarca non è indagata, che alla circostanza che si tratta di somme di provenienza assolutamente lecita. E cioè ad un mutuo concesso appena qualche giorno prima del sequestro del conto”. Sequestro avvenuto contestualmente all’arresto del poliziotto. Gli avvocati Vinci e Forti non si spiegano il motivo del notevole ritardo nella notifica del dissequestro del conto. “Soprattutto – dicono - alla luce del fatto che i provvedimenti di rigetto delle istanze difensive vengono notificati nell’arco di pochissimi giorni”. E per questo motivo, i due legali paventano la possibilità di presentare denuncia contro ignoti. L’avvocato Forti si è recato personalmente presso la segreteria della Procura di Trapani per tentare di sbloccare la situazione. “Mi è stato risposto – dice il legale marsalese – che il cancelliere che ha in carico questa pratica in questi giorni è assente e che lunedì si cercherà di provvedere. Ma quella famiglia, nel frattempo, come mangia?”.